Tadej Pogacar è già sulle prime pagine del Tour de France
Lo Stendino di Gambino

Tour de France: il vero avversario di Tadej è Pogacar!

Oltre a essere l'unico dei quattro pretendenti a non aver avuto intoppi in stagione, il vincitore del Giro sarà supportato da una squadra inaudita

27.06.2024 18:25

Fermo restando il suo primato assoluto tra gli eventi sportivi a cadenza annuale, il Tour de France 2024 che partirà sabato prossimo da Firenze è sicuramente il più atteso del terzo millennio al punto quasi da far dimenticare l'imminenza dei giochi olimpici parigini se non fosse che proprio questi lo hanno spinto a un inedito finale in riviera.

Da novembre scorso è in piena attività un tamtam mediatico sulla sfida inedita tra i quattro moschettieri del ciclismo contemporaneo che neppure il mega capitombolo del 4 aprile scorso al Giro dei Paesi Baschi, in cui sono stati coinvolti Athos, Porthos e Aramis, ha rallentato l'eco promozionale. Eppure, del sommo quartetto, solo uno arriverà al via in Piazza della Signoria nel rispetto della tabella di marcia prospettata: Tadej Pogacar.

Lo sloveno, infatti, ancor più degli avversari dovrà temere se stesso. A sua disposizione, per tentare di blindare l’accoppiata rosa-gialla, avrà una formazione di potenza inaudita, comprendente diversi corridori che, se schierati in altre squadre, avrebbero potuto legittimamente puntare al podio, la UAE Team Emirates. Le prime quattro tappe, tre delle quali muoveranno la classifica, ci forniranno una risposta quasi immediata su come il fuoriclasse di Komenda intenda interpretare la corsa.

Tadej Pogacar, tra i compagni, impenna sulla bici in allenamento © UAE Emirates
Tadej Pogacar, tra i compagni, impenna sulla bici in allenamento © UAE Emirates

Per Vingegaard una partecipazione che è un atto di fede

Per contro, il vincitore delle ultime due edizioni, Jonas Vingegaard, sicuramente quello uscito peggio dalla caduta d'inizio primavera, giunge in riva all’Arno pieno di interrogativi. La sua partecipazione alla Grande Boucle, non diversamente da quanto avvenuto con Pogacar un anno fa, appare più un atto di fede che una scelta basata sul buonsenso. In aggiunta a questa già difficile congiuntura, il danese dovrà fare a meno del fidato Sepp Kuss, il luogotenente cui l'anno scorso ha donato la vittoria alla Vuelta España in segno di gratitudine per quanto fatto nei due precedenti Tour.

Jonas potrà contare, però, su un altro statunitense, Matteo Jorgenson, l'unico capace di regalare una gioia ai calabroni nel 2024 con il suo successo alla Parigi-Nizza, pronto, eventualmente, anche a prendere il posto di uomo da classifica nel caso le prime tappe confermassero l’inadeguata forma del Re Pescatore.

Roglic all'ultima chance? Evenepoel di sicuro alla prima

Elevati al ruolo dei dioscuri, pur essendo oggettivamente a loro inferiori, Primoz Roglic e Remco Evenepoel arriveranno all'appuntamento giallo con stati d'animo opposti. Per il campione di Trbovlje, questo Tour offrirà l'ultima occasione di agguantare l'unica grande corsa a tappe mancante al suo palmares, cancellando, come per magia, lo scippo subito quattro anni fa dal giovane connazionale sulle rampe della Planche des Belles Filles. Il campione olimpico contro il tempo dovrà, però, fare attenzione ad evitare le cadute, una costante che, ripetutamente, l'ha colpito in carriera.

Diversamente, Remco affronterà il suo primo Tour in maniera spensierata. Arrivare nei primi cinque in classifica generale, magari vincendo anche un paio di tappe, sarebbe già per lui un ottimo risultato all'esordio. Con questo presupposto, potrebbe anche raccogliere più di quanto da lui stesso preventivato.

Escluso Jorgenson, sempre che le circostanze di corsa glielo consentano, è altamente improbabile che qualcun altro possa inserirsi nella lotta per la maglia gialla finale. Al contrario, non mancheranno gli spunti d'interesse per le vittorie di giornata. Il duo Alpecin-Deceuninck, formato dal campione del mondo Mathieu van der Poel e dal velocista fiammingo Jasper Philipsen, saprà essere dominante come lo è stato 12 mesi fa? Mark Cavendish riuscirà a trovare un ultima giornata di gloria che gli permetterà di conquistare il 35° scalpo staccando definitivamente Eddy Merckx nella classifica dei plurivittoriosi di tappa? Infine, per il minuscolo contingente italiano, numericamente una squadra seppur sparpagliata, ci sarà un giorno di gloria? Lo scopriremo presto sulle strade della corsa più prestigiosa del mondo.

Come funziona il ciclismo su pista alle Olimpiadi?
La Visma-Lease a Bike lancia la Control Room, l'UCI manda subito le guardie