Matteo Moschetti vince la quinta tappa dell'AlUla Tour 2025 ©AlUla Tour
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AlUlA Tour, riecco Moschetti! La Q36.5 completa la festa di Pidcock

Dopo una tappa finale animata dai ventagli, Tom Pidcock trionfa all'AlUla Tour 2025, mentre Matteo Moschetti conquista l'ultima tappa battendo Groenewegen e Molano

Finisce con la ciliegina sulla torta su un AlUla Tour 2025 che poteva già considerarsi sbancato dalla doppia affermazione di Tom Pidcock nelle due tappe decisive per la classifica generale: il britannico della Q36.5 aveva 29" di vantaggio da gestire, benché ieri nel dopo tappa lo stesso Pidcock avesse messo le mani avanti visto il finale di oggi ancora mosso e battuto dal vento, che nei suoi timori prestava il fianco a possibili colpi di mano e ventagli.

Niente di tutto ciò ha intaccato la sua leadership, anzi la trama della corsa ha permesso alla Q36.5 di chiudere in bellezza trovando il terzo successo di tappa con Matteo Moschetti: il milanese ha trovato una vittoria che mancava da quasi un anno e mezzo, visto che l'ultima risaliva al settembre 2023. Il primo dei battuti è stato Groenewegen, con il quale Moschetti aveva un conto in sospeso dal Tour of Slovenia 2023, quando per pochi centimetri non completò una clamorosa rimonta sul neerlandese. In mezzo un'annata, il 2024, rovinata da un brutto incidente con un camion a luglio che gli aveva provocato la frattura alla clavicola e a due vertebre del collo, di fatto terminandogli la stagione salvo un'apparizione fugace a ottobre al via del Gran Piemonte, ma oggi finalmente è arrivata per il classe 1996 la decima vittoria in carriera

Per gli amanti delle statistiche, Moschetti è per la seconda volta il primo italiano a vincere nella nuova stagione (lo era già stato nel 2022), e cinque delle sue 10 vittorie in carriera sono arrivate entro il 17 febbraio: le gare di inizio stagione sembrano essere le sue predilette.

AlUla Tour 2025, la cronaca della quinta tappa

La quinta e ultima tappa dell'AlUla Tour 2025 prevedeva 169.6 km con partenza e arrivo all'AlUla Camel Cup Track.  Gli attaccanti di giornata, Mikkel Bjerg (UAE Emirates) e Aivaras Mikutis (Tudor), avevano guadagnato 1'30" di vantaggio dopo 30 km, ma il gruppo ha iniziato a recuperare dopo essere esploso in diversi tronconi sotto l'impulso della Uno-X Mobility, che con il trio di corridori Fredrik Dversnes, Johannes Kulset e Ådne Holter virtualmente ai piedi del podio, formato da Tom Pidcock (Q36.5), Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorious) e Alan Hatherly (Jayco AlUla), cercava di aprire ventagli per far soccombere gli avversari. La stessa Bahrain collaborava cercando di attaccare Pidcock, riuscendo nell'intento di aprire un ventaglio di 29 corridori comprendente il britannico, ma senza Alan Hatherly, costretto a inseguire nel secondo gruppo.

Ripresi i fuggitivi a -130 km dall'arrivo, il divario tra i due gruppi era sui 35", assestandosi a 45" nei successivi 10 km: la prima ora di corsa era trascorsa a 51.5 km/h di media. Dopo altri 10 km una foratura appiedava Rainer Kepplinger, che aiutato dal compagno di squadra Nicolò Buratti cercava disperatamente di rientrare sul gruppo di testa.

Il gruppo di testa a metà corsa nella quinta tappa dell'AlUla Tour 2025 con Tom Pidcock , Tim Merlier e Matteo Moschetti ©AlUla Tour via X
Il gruppo di testa a metà corsa nella quinta tappa dell'AlUla Tour 2025 con Tom Pidcock , Tim Merlier e Matteo Moschetti ©AlUla Tour via X

Ai -90 però anche il gruppo di testa ha dovuto rallentare, permettendo la fusione con il gruppo di Hatherly. Qui si è staccato un quartetto con Ceriel Desal (Wagner Bazin WB), Nicolò Garibbo (JCL UKYO), Diego Uriarte (Kern Pharma) e Mathias Breghnøj (Terengganu). I quattro avevano meno di un minuto di vantaggio negli ultimi 40 chilometri, cosa che faceva presumere un finale in volata a ranghi compatti.

La Uno-X ci riprova nel vento, Moschetti mette le ali

A 30 chilometri dal traguardo però una nuova azione di Uno-X e Tudor era fatale non solo ai quattro attaccanti, ma anche a Kepplinger e Hatherly.

Nell'ultimo sprint, ai -8 dall'arrivo, Fredrik Dversnes guadagnava 3’’, Johannes Kulset 2’’ e Tom Pidcock 1’’, e il margine sul secondo gruppo era ormai sui 40", ed era ormai incolmabile quando gli uomini della Jayco AlUla, senza curarsi di Haterly, hanno lavorato per la volata per Dylan Groenewegen.  A lanciare lo sprint è stato però Juan Sebastián Molano (UAE Emirates), rimontato da un Matteo Moschetti che sfoderava una progressione senza appello, andando a prendersi la decima vittoria in carriera davanti a Groenewegen e a Molano: nulla da fare per Tim Merlier, chiuso in volata e fuori dai 10 (è pesata molto l'assenza del fido Bert Van Lerberghe nel gruppo di testa), mentre ottavo è giunto Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious).

Tom Pidcock ha vinto dunque la generale con 1:09 su Fredrik Dversnes, primo del trio Uno-X completato da Johannes Kulset e Ådne Holter, terzo e quarto. Alessandro Fancellu (JCL UKYO), stamattina decimo, ha chiuso ottavo in generale.

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