Sorpresa Gudmestad a Veenendaal, Groenewegen battuto nel suo feudo
Vittoria in volata per il norvegese della Uno-X davanti a Dehairs e al bicampione uscente. Piazzati anche Mozzato e Moschetti
Veniva da due vittorie consecutive e cinque complessive, ma oggi Dylan Groenewegen ha dovuto abdicare alla Veenendaal-Veenendaal, accontentandosi del terzo posto. A uscire a sorpresa dal mazzo di velocisti presenti è Tord Gudmestad, norvegese classe 2001 della Uno-X Mobility, al primo successo tra i professionisti. Una volata risolta da un testa a testa con Simon Dehairs, altro classe 2001 alla caccia della prima vittoria a questo livello, dopo una prima parte di stagione da rivelazione con la squadra development della Alpecin-Deceuninck. Una volata che respinge molti dei possibili favoriti, al termine di una corsa indurita da una giornata meteorologicamente molto neerlandese e da un finale difficile da leggere, che ha favorito la squadra arrivata con più numeri nel momento decisivo.
Veenendaal-Veenendaal 2024, la cronaca della gara
Circuito di poco più di trenta chilometri da ripetere cinque volte, per un totale di 171.6 chilometri. Gli unici due strappi ravvicinati sono il Grebbeberg (600 metri al 6.5%) e il Paardeveld (500 metri al 4.4%), da affrontare per l'ultima volta ai -12 dall'arrivo. Proprio qui prova a prendere vantaggio già dal primo giro una fuga di sei abbastanza pericolosa. Il primo a scattare è uno specialista come Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling), raggiunto da Bart Lemmen (Team Visma Lease a Bike), Niklas Larsen (Uno-X Mobility), Axel van der Tuuk (Metec Solarwatt p/b Mantel), Jan-Willem Van Schip (Parkhotel Valkenburg) e Max Kroonen (VolkerWessels Cycling Team). Prova a unirsi anche Tosh van der Sande per dare una superiorità numerica alla Visma in un gruppo che può prendere il largo, ma il gruppo non gli lascia spazio.
Nemmeno i sei attaccanti riescono mai a guadagnare un grande margine, con Jayco AlUla e Intermarché-Wanty tra le squadre più attive a controllare, avendo in Dylan Groenewegen e Gerben Thijssen i due principali favoriti. Il distacco oscilla a lungo intorno al minuto e mezzo, mentre la pioggia continua incessante per quasi tutta la gara. All'ultimo giro il vantaggio scende di nuovo sotto il minuto, ma non è facile andare a chiudere sui sei ottimi pedalatori. Anche Alpecin e Arkéa B&B Hotels partecipano all'inseguimento e allungano la fila sugli ultimi due Berg, insieme anche alla Lotto Dstny. Il gruppo di testa rimane compatto fino ai -4, con ancora una decina di secondi di margine, quando Pellaud prova ad allungare un'ultima volta.
Discorso a tre in volata, Groenewegen battuto
All'ultimo chilometro e mezzo la fuga è neutralizzata, con Kelland O'Brien a prendere la testa per favorire Groenewegen. Nel finale ci sono un paio di restringimenti e di spartitraffico che rendono più complicato l'avvicinamento dei treni, e che costano caro in particolare a Thijssen, che non viene portato nella posizione migliore all'ultima curva dal leadout di Biniam Girmay.
All'ultima curva prende il comando Stian Fredheim, con Gudmestad in seconda posizione e tutti gli altri velocisti alla sua ruota. Matteo Moschetti prova ad anticipare sulla sinistra, ma il norvegese trova la linea migliore a centro strada, mentre Dehairs trova strada libera dalla parte opposta, con Groenewegen che trova spazio solo negli ultimi metri. Ne viene fuori un photofinish, con Gudmestad che la spunta di mezza ruota su Dehairs e Groenewegen a completare il podio da grande sconfitto. Moschetti e Luca Mozzato si piazzano tra i primi cinque, mentre Thijssen è solo dodicesimo.