Al Tour of Utah prova da dominatore di Sepp Kuss: a Snowboard stacca tutti e ipoteca la corsa
La quinta frazione in linea del Tour of Utah si è disputata sulla distanza di 157.7 km fra Canyons Village e Snowboard Resort, tradizionale traguardo della prova statunitense. Come di consueto si forma una numerosa fuga della prima ora: tra i presenti anche Ivan Santaromita (Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini) e Kilian Frankiny (BMC Racing Team), il quale scatta a 13.5 km dalla conclusione.
Dietro, all'imbocco della lunga salita finale, inizia a lavorare il Team EF Education First-Drapac prima con Brendan Canty e poi con Nathan Brown, che hanno il merito di selezionare il gruppo e ridurlo a una ventina di elementi. Tra gli assenti illustri vi è Neilson Powless: il secondo della generale viva una giornata difficile e deve abbandonare ogni velleità.
Chi sta, ancora una volta, benissimo è il suo compagno di squadra nonché capitano, vale a dire Sepp Kuss: il capoclassifica risponde ad un debole tentativo di Michael Woods e uno un po' più significativo di Joe Dombrowski. L'alfiere del Team LottoNL-Jumbo decide di levarsi da ogni impiccio e dalla possibile inferiorità numerica nel modo migliore: attaccando in prima persona, ai meno 8.2 km: Dombrowski prova a rispondere, mentre Tejay van Garderen scoppia subito.
Il neopro' in un battibaleno va a riprendere e staccare il battistrada Frankiny, iniziando una bellissima cavalcata: l'unico che cerca di rifarsi è Ben Hermans, ma il belga si avvicina al massimo a 10", prima di rinculare. Perché l'ex biker Kuss splende, dimostrando di essere un talento ancora da sgrezzare ma con doti non indifferenti: ai meno 3 km vanta 25" su Hermans, 45" su Peter Stetina e 1'05" sul trio composto da Hugh Carthy, Jack Haig e Luis Villalobos.
Gli ultimi km sono una passerella che il buon Sepp Kuss si gode meritatamente, tagliando il traguardo già festeggiando. Seconda piazza a 39" per Ben Hermans, terza a 1'18" per Peter Stetina, mentre a 1'27" chiudono il detentore della corsa Rob Britton (Rally Cycling), Jack Haig (Mitchelton-Scott), Joe Dombrowski e Hugh Carthy. Crisi nerissima per Tejay van Garderen, giunto trentunesimo a 6'52".
In classifica Kuss, come ovvio che sia, allarga a dismisura il proprio margine: il nativo di Durango ha ora 1'21" su Hermans, 2'05" su Dombrowski e Carthy, 2'07" su Haig. Domani la chiusura, niente fatto semplice: partenza e arrivo a Park City, per complessivi 122.3 km, con la salita tradizionale di Empire Pass come ultima ascesa prima dell traguardo da raggiungere in discesa.