Quella del 2025 sarà l'edizione numero 71 della corsa a tappe che si disputa nel sud della Spagna © via X @VCANDALUCIA
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Vuelta Andalucía 2025, si torna a correre in Spagna dopo la (non) edizione del 2024

Nella stagione scorsa la protesta degli agricoltori costrinse gli organizzatori a cancellare quasi interamente la corsa. Quest'anno si torna a pieno regime: Pidcock e Wellens si presentano in gran forma

Un anno dopo il forzato stop alla corsa per la manifestazione di protesta degli agricoltori - conosciuta come la “rivolta dei trattori” per il modo in cui si è svolta e che impedì il regolare svolgimento della gara a tappe spagnola - si torna a parlare di Vuelta Andalucía per l'edizione 2025, la numero 71 della sua storia. Visto che nel 2024 è stata disputata solo una cronometro di 5km vinta da Maxim van Gils, la quale non assegnò la vittoria della classifica generale, anche quest'anno si cerca l'erede di Tadej Pogacar, che nel 2023 vinse tre delle cinque tappe previste, dominando la competizione in lungo e il largo.

Il percorso

Le consuete cinque frazioni che caratterizzano la corsa andalusa prevedono un'altimetria alquanto esigente, in cui nessuna tappa sembra garantire arrivi in volata, se non a ranghi alquanto ristretti. Dipenderà poi chiaramente da come verrà interpretata la gara.

I profili altimetrici delle 5 tappe della Vuelta Andalucía 2025 © via X @ammattipyoraily
I profili altimetrici delle 5 tappe della Vuelta Andalucía 2025 © via X @ammattipyoraily

La tappa inaugurale, da Torrox-Costa a Cueva de Nerja per quasi 163km, prevede ben cinque GPM (due di 2ª e tre di 3ª categoria) che potrebbero selezionare e non poco il gruppo prima di un arrivo che presenta l'ultimo chilometro al 4% di pendenza media.

La breve 2a frazione, da Alcaudete e Torredelcampo per un totale di circa 133km, vede un GPM di 1ª categoria (Puerto Viejo, 8.8km al 5.8%) da ripetersi due volte nella fase centrale della corsa, che porterà a un finale di tappa mai veramente pianeggiante e con gli ultimi 1200 metri per arrivare a Torredelcampo piuttosto esplosivi (8.2% di media).

Le successive due tappe, da Arjona a Pozoblanco la 3a (162km) e da Córdoba a Alhaurín de la Torre la 4a (194km) sono quelle sulla carta più adatte a uno sprint, data l'assenza di GPM se non nella prima metà di gara. Il profilo non è comunque così piatto, perciò attenzione alle fughe da lontano ed eventualmente ai Big che vorranno fare corsa dura.

La tappa conclusiva, da Benahavís a la Línea de la Concepción (168km), racchiude nella prima metà di gara un'altimetria molto impegnativa, con la presenza dell'interminabile Puerto del Madroño (20km al 4.9%) in apertura che potrebbe fare male a tanti dando il là a un'ipotetica fuga di uomini forti, con l'inserimento di qualche pedina pericolosa in ottica classifica generale. Tuttavia, gli ultimi 50 chilometri della corsa saranno probabilmente i più piatti della settimana, dunque potrebbe esserci modo di ricompattarsi dietro.

La startlist

In una settimana densa di appuntamenti tra penisola iberica (Andalucía e Algarve) ed Emirati Arabi (UAE Tour), soltanto 6 squadre World-Tour saranno presenti al via della corsa a tappe andalusa: UAE Team Emirates - XRG, Decathlon-AG2R, INEOS Grenadiers, Jayco-AlUla, Movistar Team e Red Bull BORA Hansgrohe. Seguono 11 team Professional e infine una squadra di livello Continental, la messicana Petrolike.

Osservando l'elenco dei partecipanti, soltanto un ex-vincitore è presente quest'anno: il veterano Tim Wellens (UAE), apparso come suo solito brillante nei primi giorni di corsa della stagione, che però stavolta potrebbe recitare il ruolo di gregario di Pavel Sivakov, senza dimenticare l'imprevedibile Marc Soler e il talentuoso classe 2006 Pablo Torres. Per la classifica generale altri nomi da tenere d'occhio sono i seguenti: Thomas Pidcock (Q36.5), protagonista di un avvio smagliante all'AlUla Tour; Enric Mas (Movistar), al debutto stagionale; Maxim van Gils (Red Bull BORA), vincitore dell'unica tappa disputatasi nel 2024); Ivan Sosa (Equipo Kern Pharma), subito brillante con la nuova maglia); infine, come potenziali sorprese, attenzione a Johannes Staune-Mittet (Decathlon-AG2R) e il trio della Jayco formato da Hatherly, Double e Foldager.

Visto il percorso mosso, ci sono diverse ruote veloci capaci di resistere in profili di tappa tutt'altro che pianeggianti: ci proverà in primis a tenere botta Alexander Kristoff (Uno-X), che insegue quest'anno il grande traguardo delle 100 vittorie in carriera (è a 96); merita poi menzione l'azzurro Davide Persico (Wagner Bazin) così come Axel Laurance (INEOS Grenadiers), uno dei puncheur più dotati che figurano nella startlist. Altri corridori che potrebbero fare cose bellicose, data la buona condizione mostrata finora, sono Jordan Labrosse (Decathlon-AG2R), Markus Hoelgaard (Uno-X) e Ruben Guerreiro (Movistar).

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Dove vedere la corsa

Da mercoledì e domenica la corsa sarà visibile in streaming su Discovery+ ed Eurosport 2, quest'ultimo disponibile anche su Now TV. La messa in onda sarà dalle 14 alle 16 per la 1ª e 3ª tappa, mentre verrà anticipata di mezz'ora (13.30-15.30) per la 2ª, 4ª e 5ª frazione.

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Michele Moretti
Cresciuto a pane e sport. Nato con l'amore per il basket, mi sono avvicinato al ciclismo grazie ai pomeriggi passati a guardarlo in tv con i miei nonni. Accumulatore seriale di statistiche sportive a tempo perso.