Ritardo nei pagamenti: l'UCI bacchetta l'Intermarché
Il massimo ente internazionale di ciclismo avrebbe rimproverato la società belga per aver pagato gli stipendi a staff e corridori con alcune settimane di ritardo
Il corretto pagamento degli stipendi, si sa, è alla base di qualsiasi rapporto lavorativo e, quando questo non avviene, è possibile che ci siano delle conseguenze. Come riferito da Het Laatste Nieuws, l'Intermarché-Circus-Wanty avrebbe effettivamente pagato staff e giocatori per i mesi di luglio, agosto e settembre, ma questo sarebbe avvenuto con un ritardo di alcune settimane rispetto al solito. La conferma è arrivata del general manager Jean-François Bourlart che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della testata belga.
“Un certo numero di sponsor è in ritardo con i pagamenti trimestrali, cosa che può succedere, e questo significa che anche noi siamo un po' in ritardo. Ma questo è solo un ‘trou de trésorerie’, un deficit di tesoreria, questo non ha nulla a che fare con il nostro bilancio o con qualsiasi problema per il futuro. Abbiamo un problema di liquidità per un po' e quindi un problema di puntualità, niente di più. Si parla di qualche giorno”.
Quando, poi, gli è stato chiesto di quanti giorni di ritardo di parlasse, Bourlart ha risposto: “Dieci giorni? Potrebbe essere. Come ho detto, qualche giorno. Il pagamento è stato effettuato con un po' di ritardo, ma tutti gli importi sono stati pagati correttamente. Che sia una cosa seria? È grave quando le persone non vengono pagate".
Infine, secondo HLN, nonostante l'avvenuto pagamento, il ritardo avrebbe creato disordini, con addirittura dieci membri della squadra che sarebbero alla ricerca di un'altra sistemazione. Certo è che i corridori e lo staff hanno contattato l'UCI, come confermato dallo stesso Bourlart: “Ci sono stati contatti con l'UCI, è corretto. L'UCI effettua controlli continui, fa un audit ogni anno. Circus scomparirà come sponsor ufficiale, ma rimarrà parte della nostra squadra. Non abbiamo contanti al momento, ma questo non ha nulla a che fare con Circus”.