João Almeida ha conquistato di forza il suo primo successo dell'anno all'itzulia Basque Country © Sito ufficiale Itzulia Basque Country/SprintCycling
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Itzulia, ne è rimasto uno solo: Joao Almeida sbaraglia tutti a Markina/Xemein

Il 26enne portoghese della UAE Emirates-XRG stacca tutti sull'Izua e scalza Schachmann (3° all'arrivo) dalla vetta della generale. La fuoriserie del World Tour brinda anche al 2° posto di Isaac Del Toro. Bravo Velasco, 7°

10.04.2025 19:07

La testa di un veterano, l'energia di un caterpillar: le qualità conclamate di João Almeida. Che - ove mai ce ne fosse ancora bisogno - ha confermato di essere un formidabile specialista delle rimonte: il 26enne portoghese è venuto fuori alla distanza sull'ultima, temutissima salita della 4ª tappa dell'Itzulia Basque Country. Dopo aver lasciato a Santiago Buitrago l'onere di scandire il passo nel primo chilometro dell'Izua - posizionato a due passi dal traguardo di Markina/Xemein - Almeida ha ripreso quota fino a portarsi in testa al gruppetto dei migliori. Non uno scatto, non una progressione per distanziare gli avversari: il ragazzo dell'Estremadura li ha staccati tutti con un passo vertiginoso, che gli ha consentito di guadagnare (e di difendere in discesa) mezzo minuto sui rivali, in testa l'ex capoclassifica Maximilian Schachmann. Pur avendo lasciato la maglia gialla al capitano della UAE Emirates-XRG, il tedesco della Soudal Quick-Step si è gestito con grande intelligenza su un terreno tutt'altro che congeniale alle sue caratteristiche, rientrando al momento giusto sui primi inseguitori di Almeida. In ogni caso, la corsa sembra indirizzata in favore del portoghese, che ha condiviso il podio di giornata con Isaac Del Toro, 2° nella volata dei battuti davanti a Schachmann. Bella prova di Simone Velasco: l'elbano della XDS-Astana è rimasto agganciato al treno buono per poi chiudere al 7° posto. 

La cronaca della 4ª tappa dell'Itzulia Basque Country

La tappa di cartello del 64° Itzulia Basque Country per dislivello (poco meno di 3000 metri) e difficoltà altimetriche: la Beasain-Markina/Xemein propone 7 GPM nello spazio di 170 km, l'ultimo dei quali - l'Izua, un 1ª categoria di 3,5 km al 10,5% medio che si arrampica fino al 20% - dista appena 11 km dall'arrivo. Riavvolgendo il nastro, la carovana sale subito per una ventina di chilometri, alleggeriti da un tratto di falsopiano che precede l'agevole Asentzio, un 3ª categoria di 9,7 km al 3,8% con un breve tratto al 6%. Pochissimi tratti per respirare fino al trittico di metà corsa formato da Muniketagane - un 3ª categoria di appena 2,9 km al 7,1% medio - Bizkaiko Begiratokia (un altro 3ª categoria, 2 km al 3,6%) e Gontzagaraigana (3ª categoria, 2600 metri che si arrampicano al 6,4% medio). Ai -71 dal traguardo, poi, il menu prevede il Lekoitzegane, un Gran Premio della Montagna di 3ª categoria che misura appena 3,6 km (pendenza media leggermente superiore al 7%), piuttosto impegnativi a ridosso della cima, dove si supera il 14%. Una manciata di chilometri di fondovalle prima di scalare il morbido Milloi (3ª categoria, 3,5 km che superano a malapena il 4% di media), che precede un nuovo tratto di alleggerimento di circa 20 km. Infine, la sortita sull'Izua che deciderà il vincitore della tappa e, con tutta probabilità, sgranerà la classifica generale.

Un effimero attacco al via dello spagnolo Diego Uriarte (KERN Pharma) precede la sortita dei francesi Julian Alaphilippe (Tudor) e Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels), a loro volta inseguiti dal campione nazionale svizzero Mauro Schmid (Jayco-AlUla) e dal tedesco Juri Hollmann (Alpecin-Deceuninck). Il quartetto al comando si allarga con l'ingresso del colombiano Harold Tejada (XDS-Astana), dell'italiano Andrea Bagioli (Lidl-Trek) e dello statunitense Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike). Tuttavia, la loro sortita si esaurisce ai piedi dell'Asentzio. La fuga giusta salpa nella successiva discesa: Schmid in compagnia dell'irlandese Ben Healy (EF EasyPost), sui quali provano a rientrare invano il francese Thibault Guernalec (Arkéa) e lo spagnolo José Manuel Díaz (Burgos Burpellet-BH). Va meglio, invece, ai francesi Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale) e Alex Baudin (EF), al neozelandese Finn Fischer-Black (Red Bull-BORA-Hansgrohe), allo spagnolo Marc Soler (UAE Emirates-XRG) e allo statunitense Quinn Simmons (Lidl), in cordata con i ripescati Bagioli e Kuss. Alle loro spalle, si muovono gli spagnoli Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi) e Ander Okamika (Burgos), che raggiungeranno gli altri uomini al comando poco prima di scollinare il Lekoitzegane. Gli 11 battistrada accumuleranno un vantaggio massimo che supererà di poco i 2' (2'06" ai -50 da Markina/Xemein) sugli inseguitori, pilotati a passo controllato dai Red Bull-BORA-Hansgrohe e dai Soudal-Quick Step del leader della generale, il tedesco Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step).

La situazione in gruppo cambia radicalmente quando si portano al comando i Bahrain-Victorious, al servizio del colombiano Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), in compagnia dei Cofidis: distanze pressoché dimezzate nel lungo tratto di raccordo in vista della salita finale. Nel frattempo, la collaborazione tra i primi sembra vacillare, tant'è che Simmons proverà senza successo ad allungare ai -33 dal traguardo. Pur ritrovando l'intesa in pianura, gli attaccanti - il cui vantaggio è ormai sceso sotto il livello di guardia - rientrano sotto coperta ai -16 dal traguardo. A questo punto, i Lidl-Trek - schierati per il danese Mattias Skjelmose (Lidl) remano a tutta forza fino ai piedi dell'Izua, dove prendono il comando delle operazioni i Bahrain. L'australiano Jack Haig (Bahrain) lancia la progressione di Buitrago nel primo chilometro di salita, ma il colombiano non riesce a fare la differenza, perdendo poco dopo contatto dai primi. Alle sue spalle, risale con decisione il portoghese João Almeida (UAE Emirates), seguito dal belga Ilan Van Wilder (Soudal-Quick Step), dallo spagnolo Enric Mas (Movistar) e dal tedesco Florian Lipowitz (Red Bull). Il ritmo imposto da Almeida sgretola poco a poco la concorrenza, al punto che il corridore dell'Estremadura rimane tutto solo al comando a 1500 metri dalla vetta. Al suo inseguimento si portano il francese Clément Champoussin (XDS), lo spagnolo Alex Aranburu (Cofidis) - a segno tra le polemiche nella tappa di Beasain - e il già menzionato Lipowitz. Tuttavia, il terzetto viene raggiunto poco prima di scollinare da altri 10 corridori, tra i quali Schachmann - che aveva affrontato la salita a passo regolare, senza seguire le accelerazioni degli scalatori puri - Skjelmose, il britannico Oscar Onley (PicNic Post NL) e il messicano Isaac Del Toro (UAE Emirates).

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Maximilian Schachmann battuto da Isaac del Toro nella volata per il 2° posto a Markina/Xemein © GettySports via profilo X Soudal Quick-Step

Dopo aver fatto il vuoto in salita, Almeida affronta senza risparmio anche la tortuosa discesa che conduce al traguardo con l'obiettivo di guadagnare il più possibile sui rivali per la vittoria finale. Per intanto, il 26enne di casa UAE conquista il suo primo successo stagionale (il 15° da professionista) e strappa la maglia di leader a Schachmann, poi 3° nello sprint dei battuti (attardati di 28") alle spalle di Del Toro. A seguire Champoussin, Aranburu, l'altro transalpino Clément Berthet (Decathlon) e il primo degli italiani, Simone Velasco (XDS).

Come anticipato poc'anzi, Almeida è il nuovo leader dell'Itzulia con 30" su Schachmann e 38" su Lipowitz. 

L'ordine d'arrivo

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Venerdì l'arrivo a Gernika-Lumo

L'Itzulia proseguirà venerdì con la 5ª e penultima tappa: 172,4 km da Urduña a Gernika-Lumo (la Guernica del celeberrimo dipinto di Pablo Picasso, per intenderci). Percorso al solito vallonato con 4 GPM, ma non per questo ostile ai passisti resistenti, che dovranno superare lo strappo di Las Campas (3ª categoria, 1400 metri al 7,6%) e le salite di Sarasola (3000 metri al 3,7%), Aretxabalgane (poco più di 4,5 km al 5,6% di media) e Errigoiti (4,9 km che sfiorano il 6%), tutte di 3ª categoria. Ultimi 90 km di corsa abbastanza nervosi, ma che concederanno comunque ai corridori attardati la possibilità di rientrare. Con tutta probabilità, gli uomini di classifica resteranno alla finestra in vista del gran finale a Eibar.

Diretta su Eurosport 1 e streaming su Discovery+ a partire dalle 15.30.

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20