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Tour de France 2024, 1a tappa: il richiamo del monte Appennino

Al primo giorno arrivano "de botto" 3000 metri di dislivello; il finale più blando lascia la corsa aperta a più soluzioni, ma i big devo stare con gli occhi aperti

29.06.2024 10:29

Il Tour de France 2024 comincia subito con una 1a tappa tostissima, di difficile interpretazione, resa un po' meno temibile solo dall'ultima quindicina di km pianeggianti che potrebbero scoraggiare gli attacchi. La tappa è decisamente lunga e il dislivello complessivo è superiore ai 3000 metri (un po' meno dei 3600 indicati ufficialmente) e viene accumulato con una serie di salite sull'Appennino Tosco-Romagnolo, molte delle quali con pendenze piuttosto cattive. Dopo aver risalito la Val di Sieve fino a sfiorare il Mugello si sale al Valico dei Tre Faggi (12 km al 5.6%; tratto di 4 km al 7.2% dopo San Godenzo). 10 km di discesa molto tecnica e un fondovalle molto veloce portano ai piedi del Monte delle Forche (2.5 km al 6.2%) seguito da un'altra discesa insidiosa e soli 6 km di fondovalle, peraltro molto ondulato. Tocca adesso al Passo del Carnaio (10.5 km al 4.6%; tratto di 2 km all'8% quasi subito; ultimo km all'8%, max 10%) con il GPM seguito da altri 1400 metri di salita (2.5% di media) prima della discesa ripida e tecnica su San Piero in Bagno. Si incontra adesso una fase più semplice di circa 25 km in fondovalle a favore, prima della serie di salite conclusiva. Riapre la lotta il Barbotto (4.6 km all'8.2%, ultimo km al 12%), in vetta al quale si svolta a destra salendo di ulteriori 1300 metri fino al GPM (complessivamente 5.9 km al 7.8%). Si sale ulteriormente fino a Perticara (circa 3 km al 3%) prima di scendere a Novafeltria e raggiungere velocemente i piedi della salita a San Leo (4.6 km al 7.7%, max 12%), cui seguono immediatamente (intervallate da discese insidiose) le salite a Montemaggio (4.2 km al 6.6%, max 10% a inizio salita) e San Marino (7.1 km al 4.8%, max 7%). Mancano ormai soltanto 26.3 km al traguardo e almeno 10 sono di discesa. Gli ultimi 16 sono quasi completamente rettilinei, sicuramente non favorevoli ad eventuali attaccanti, ma tutti in lievissima discesa, dunque molto veloci. Più tortuosi sono gli ultimi 3.5 km con molte rotonde e una doppia curva a sinistra dopo la flamme rouge; il rettilineo di arrivo misura 850 metri. La durezza c'è tutta, ma l'ultima salita non è sicuramente durissima e comunque relativamente distante dall'arrivo, soprattutto essendo la 1a tappa. In ogni caso a Rimini non ci sarà una volata a ranghi compatti.

Planimetria ultimi km

 

Fari puntati su…

Una tappa così complicata collocata in apertura paradossalmente apre la possibilità di indossare la prima maglia gialla ad un più ampio ventaglio di corridori: se da un lato sono esclusi i velocisti più puri, il resto del lotto (dai velocisti resistenti agli scalatori) può tranquillamente ambire al successo se dotato della giusta condizione fisica. Come abbiamo ben descritto più su, la tappa è praticamente di montagna, anche se il finale in pianura potrebbe suggerire un gruppo ristretto ma comunque ben nutrito a giocarsi alla tappa allo sprint. Peraltro alla prima tappa del Tour saranno tutti carichissimi e freschissimi, quindi anche salite piuttosto impegnative come queste potrebbero in realtà non creare particolare selezione. Quindi può sia ricompattarsi un gruppo relativamente folto, sia sganciarsi un'azione di pochi uomini di forza. Inoltre non è da escludere, se ci fossero pochi gregari per tener chiusa la corsa nel finale, che qualcuno azzardi un colpo da finisseur in pianura approfittando di una fase di rilassamento.

Ne consegue che fare un pronostico è assai complicato, quindi approfittiamo per rimettere insieme un po' tutte le migliori da carte da giocare di ciascuna squadra. Il Team Visma | Lease a Bike dovrà da un lato proteggere Jonas Vingegaard nella speranza che sia in buona condizione e magari anche la seconda carta Matteo Jorgenson; altrimenti ha in Wout Van Aert, sempre se tornato ad un livello sufficientemente alto, e forse anche Cristophe Laporte, due uomini veloci che potrebbero resistere in gruppo a seconda dell'andamento nella gara; infine potrebbero spendere anche un nome versatile come Tiesj Benoot che anche quest'anno ha ottenuti buoni piazzamenti in molte classiche di primavera.

La vera variabile impazzita è chiaramente la UAE Team Emirates al completo servizio di un Tadej Pogačar innamorato dell'Italia che potrebbe anche decidere di far subito confusione. Dopotutto essendo molto veloce, potrebbe anche cercare di fare più selezione possibile per provare a vincere la tappa dopo aver staccato tutti i velocisti. Al suo fianco Adam Yates, João Almeida e Juan Ayuso non sono solo uomini che possono fare una buona classifica, ma anche competitivi su percorsi misti di questo tipo; potrebbe essere anche una tappa buona per Tim Wellens, in base a come si mette.

Anche per Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) la possibilità di giocarsi la tappa in una volata molto ristretta potrebbe essere accattivante; d'altronde anche lui ha a supporto fior di corridori, partendo da Jay Hindley ed Aleksandr Vlasov. Più interessato a scongiurare la volata e probabilmente anche il più folle di tutti è Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), l'altra variabile impazzita che potrebbe anche azzardare mosse strane sulle dure salite poste nel finale di tappa.

Una squadra che invece potrebbe essere più interessata ad un andamento tranquillo è la Alpecin - Deceuninck, che si presenta senza uomini da salita e che deve sperare nella resistenza di Mathieu van der Poel per il quale forse le salite appenniniche sono già un po' troppo lunghe. Con un andamento particolarmente blando non è da escludere a priori nemmeno che possa stringere i denti il velocista Jasper Philipsen che ha dimostrato di essere molto più di un semplice sprinter, ma appare comunque un'opzione poco probabile. Una possibile carta di riserva potrebbe essere Axel Laurance, forse il più forte in salita e comunque molto veloce. Un discorso simile si può fare per la Lotto Dstny, dove il velocista Arnaud De Lie può provare a stringere i denti se la corsa procedesse in modo lineare; altrimenti la carta Maxim Van Gils potrebbe essere molto utile in una tappa del genere, alla luce degli eccezionali risultati accumulati quest'anno dal giovane belga. Stesso vale per la Lidl-Trek, con Mads Pedersen che potrebbe essere il velocista in grado di tenere in salita più di tutti gli altri, ma anche Giulio Ciccone pronto a giocarsi le carte se la corsa uscisse molto selettiva.

Molto forte, ma forse troppo focalizzata sulle salite è la INEOS Grenadiers di Carlos Rodriguez ed Egan Bernal, che potrebbe sperare in un buon piazzamento di Tom Pidcock, ma non ha ruote veloci da spendere se la corsa non risultasse particolarmente impegnativa.

Per non dilungarci troppo chiudiamo elencando velocemente uomini interessanti delle altre squadre, sia che siano corridori da classifica da tenere d'occhio a prescindere, sia che siano corridori adatti a giocarsi il successo di tappa; non citiamo invece consapevolmente altre ruote veloci anche se qualcuno potrebbe anche resistere: Simon Yates e Michael Matthews (Team Jayco AlUla); Felix Gall e Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team); un po' tutta la Bahrain - Victorious partendo da Matej Mohorič; David Guadu, Romain Grégoire, Lenny Martinez e Valentin Madouas (Groupama - FDJ); Richard Carapaz, Alberto Bettiol e Ben Healy (EF Education - EasyPost); Stephen Williams e Derek Gee (Free Palestine - Premier Tech); Guillaume Martin e Axel Zingle (Cofidis); Enric Mas, Davide Formolo e Oier Lazkano (Movistar Team); Clément Champoussin e Kévin Vauquelin (Arkéa - B&B Hotels); Louis Meintjes e Biniam Girmay (Intermarché - Wanty); Romain Bardet, Warren Barguil e Oscar Onley (Team dsm-firmenich PostNL); Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team); Tobias Halland Johannessen e Magnus Cort (Uno-X Mobility).
 

Tour de France 2024, gli orari della prima tappa

La partenza ufficiale è prevista alle 12:40 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:30 e le 18:00. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro sui canali Rai (prima su Rai Sport dalle 12:40 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:10), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 11:45 alle 18:15).

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Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.