Sepp Kuss tra Jonas Vingegaard e Primoz Roglic sul podio finale della Vuelta a España 2023 © Jumbo-Visma
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Zeeman: "Vuelta? Tutti volevano Kuss vincitore. Roglič ha tentennato"

Il direttore sportivo della Jumbo-Visma ha rivelato l'esito dell'incontro avuto tra i corridori avuto al termine della tappa dell'Angliru nella Vuelta a España 2023

26.10.2023 15:06

Uno degli aspetti più controversi o che comunque hanno creato maggiore discussione nel corso della stagione ciclistica 2023, è stata la gestione della Jumbo-Visma della Vuelta a España. In modo particolare nei giorni immediatamente successivi si è parlato di un incontro di squadra al termine della fatidica tappa dell'Angliru, in cui i corridori e le alte sfere del team olandese si sono riuniti al tavolo per decidere la tattica da adottare da quel punto in avanti.

Di questo aspetto prevalentemente, ma anche di altri temi interessanti da analizzare ha parlato Merijn Zeeman nel corso di una puntata del podcast di Wielerflits, spiegando anche come ad un certo punto si sia smesso di correre di squadra.

Primož Roglič e Jonas Vingegaard in cima all'Angliru

Merijn Zeeman parla della tappa dell'Angliru

In effetti sull'Angliru è andato tutto come volevamo. Eravamo rimasti solo in tre e proprio quello fu il momento in cui le cose non andarono bene. A un certo punto Sepp Kuss non è più riuscito a seguire Primož Roglič e Jonas Vingegaard. Poi non c'è stato più lavoro di squadra. Tutto quello successo fino a quel momento era un lavoro di squadra, ma sull'Angliru avrebbero dovuto restare insieme. Attaccare per far lavorare gli altri corridori è qualcosa di diverso che attaccarsi a vicenda. Dobbiamo dirlo però: si pedala su salite che toccano il 20% con una frequenza cardiaca di 200, non possiamo aspettarci che i corridori pensino lucidamente”.

Zeeman, poi, ha spiegato con quale mentalità è stato costruito il team: “Il modo in cui abbiamo costruito l'intero team è chiedere alle persone dal basso verso l'alto come vedono una certa situazione. Esprimere la propria opinione, parlare insieme invece che l'uno dell'altro. Abbiamo iniziato nel 2016 e sono state gettate solide basi. Questo è essenzialmente ciò di cui è composto il nostro team. Per noi il ciclismo non è uno sport individuale, ma di squadra". 

La spiegazione dell'incontro avuto dopo l'Angliru

E, infine, la spiegazione di quanto successo dopo la tappa dell'Angliru: “Quella stessa sera ho messo i corridori tutti allo stesso tavolo. Ho parlato in anticipo con Jonas Vingegaard, Primož Roglič e Sepp Kuss e ho ascoltato le loro opinioni. Poi ho riunito otto uomini adulti e ho detto loro: ‘Ragazzi, questo è quello che è successo oggi. Ho i miei pensieri a riguardo, ma penso che sia molto più importante quello che pensate voi. Cosa facciamo adesso?'. Sette corridori hanno concordato all'unanimità: Kuss avrebbe dovuto vincere la Vuelta. Primož ha tentennato, ma si è adattato al tutto, anche perché i compagni lo volevano con forza. Alla fine ha detto: ‘Sepp deve vincere e può contare su di me’”.

 

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