Gaviria Ganador y Campeón: sua la prima tappa al Tour Colombia
Il colombiano vince sulle strade di casa battendo Davide Persico (che arriva recriminando) e Mark Cavendish
Sono passati nove anni da quel Tour de San Luis 2015 in cui un ventenne imberbe Fernando Gaviria, in forze alla selezione nazionale colombiana, batteva un Mark Cavendish che allora aveva già scritto la storia dei velocisti. La Etixx-Quick Step del velocista britannico vide in Gaviria il nuovo astro dello sprint mondiale, e Lefevere, che non ha mai temuto scelte drastiche, lo scelse per soppiantare proprio sua maestà il Cav.
La prima volta sulle strade di casa
Nove anni dopo a duellare sulle strade del quarto Tour Colombia 2.1 sono stati nuovamente loro, Fernando Gaviria, ora in casacca Movistar, e Mark Cavendish, che nonostante compirà a maggio 39 anni, ha avuto quest'anno dall'Astana Qazaqstan la chance di aggiungere altri record a una carriera già fenomenale. Da quel gennaio 2015 hanno accumulato qualche osso rotto in più ma anche una novantina di vittorie in due. A spuntarla è stata nuovamente il colombiano, che sulle strade di casa ha mandato in visibilio il pubblico e i telecronisti: Fernando Gaviria ganador y campeón, hanno urlato all'arrivo. Lo sprinter si era presentato al via, oltre che con un vistoso baffo a rimpiazzare il solito pizzetto, dicendo di essere in ritardo di condizione per i postumi della frattura alla clavicola rimediata a settembre durante il Tour of Britain, la cui infiammazione sembrava aver inficiato la preparazione invernale
Secondo un ottimo Davide Persico
La corsa, da Paipa a Duitama 155.8 km, è stata animata dalla fuga di sette corridori: Brayan Sánchez (Medellín), Ignacio Prado (Canels Java) Lauro Moro (Swift Carbon), Diego Ochoa (Saitel), Cristian Muñoz (nazionale colombiana), David Gómez (Sistecrédito) e Iván Ojeda (Colombia Potencia de Vida). A inseguirli ovviamente la Movistar di Gaviria e l'Astana di Cavendish, oltre alla Bingoal WB per Davide Persico e la Corratec-Vini Fantini per Niccolò Bonifazio. I sette sono stati ripresi intorno ai -12, quando hanno cominciato ad organizzarsi i treni dei velocisti, oltre a quelli degli uomini di classifica: anche la EF Education-EasyPost cercava infatti di proteggere Andrea Piccolo. Tra i treni ha prevalso con decisione quello della Movistar, con Albert Torres a lanciare Gaviria sul lato sinistro della carreggiata. Dall'altra parte invece è stato Michael Mørkøv a lanciare Mark Cavendish, che non è mai apparso in grado di rimontare Gaviria. Chi invece sembrava poter quantomeno affiancare il colombiano è stato Persico, che ha cercato di infilarsi alla sua sinistra senza però mai trovare spazio contro le transenne, e staccando le braccia dal manubrio in segno di protesta negli ultimi metri: la giuria non ha però ravvisato alcun cambio di direzione da parte di Gaviria, che ha così raccolto un successo che non arrivava dal Tour de Romandie 2023. Dietro di lui, oltre a Persico e Cavendish, Andrea Piccolo si è buttato nella mischia ottenendo la settima posizione davanti a Niccolò Bonifazio, ottavo.