UAE Emirates, stop all'uso del monossido di carbonio
Lo ha confermato Jeroen Swart, Performance Coordinator del team, durante la prima conferenza stampa ufficiale della stagione che si è tenuta oggi ad Alicante
Nel pomeriggio di martedì la UAE Team Emirates ha organizzato una conferenza stampa ad Alicante, in Spagna, dove è iniziato il primo ritiro ufficiale in vista della prossima stagione. L'evento è stato utile per annunciare l'ingresso come title sponsor di XRG, business lanciato dalla compagnia petrolifera emiratina ADNOC. Non solo: i membri del team hanno parlato degli obiettivi per la prossima stagione, annunciando, tra le altre cose, il programma stagionale di Tadej Pogačar.
Monossido di carbonio, arriva lo stop
C'è però un altro tema che è stato affrontato, ed è quello delle inalazioni di monossido di carbonio. Questa tecnica, nota come rebreathing e conosciuta nel mondo degli sport di durata da molto tempo, aveva catturato l'attenzione dei media nel corso del Tour de France perché utilizzata da alcune squadre, tra cui Visma-Lease a Bike e, appunto, UAE Emirates. Entrambe le squadre, con tempi e modi diversi, avevano poi confermato l'uso del monossido di carbonio, ma solo come metodo di misurazione.
Nel corso della conferenza stampa, Jeroen Swart, Performance Coordinator della UAE Emirates, ha confermato che la squadra non farà più uso di questa tecnica.
“Abbiamo deciso di utilizzare la respirazione artificiale del monossido di carbonio per 18 mesi in modo da valutare la massa emoglobinica e gli effetti dell'allenamento in quota. I nostri risultati mostrano che i ritiri di allenamento sono molto adatti per massimizzare il rendimento dei nostri corridori, e lo vediamo anche nelle prestazioni. Ora abbiamo completato questo esperimento: non lo utilizzeremo più in futuro.”
Swart ha voluto chiarire che la tecnica del rebreathing non è una novità negli sport di durata.
“Il rebreathing del monossido di carbonio è una tecnica che esiste da almeno vent’anni, ormai è molto standardizzata e fa uso di attrezzature specifiche. Gli atleti di tutto il mondo usano il rebreathing per misurare la massa di emoglobina e valutare gli effetti dell'allenamento in quota."
UCI e WADA, presto un intervento sul rebreathing?
Sebbene non sia illegale, l'inalazione di monossido di carbonio aumenta la viscosità del sangue, garantendo effetti paragonabili a quelli dell'allenamento in quota o dell'uso di eritropoietina (EPO): sfrutta, insomma, una zona grigia del regolamento.
Per questo motivo, due settimane fa, il presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale David Lappartient aveva chiesto alla WADA, l'agenzia mondiale antidoping, di prendere una posizione sulla tecnica del rebreathing, invitando al contempo le squadre a sospendere l'utilizzo del monossido di carbonio, se non per una sola volta e sotto lo stretto controllo di un medico. Nelle prossime settimane è atteso un intervento congiunto da parte di UCI e WADA.