Dopo le positività di Evenepoel e Urán, la direzione del Giro corre ai ripari
Obbligo di indossare la mascherina in tutte le aree di contatto con i corridori. L'ormai ex maglia rosa, intanto, ha già fatto ritorno a casa
Non solo Remco Evenepoel. Per ovvie ragioni, la notizia è passata un po' sottotraccia, ma ieri sera anche Rigoberto Urán ha lasciato il Giro. 22esimo in classifica generale a 6'23" dal belga, il 36enne scalatore colombiano della EF-Easypost non si era praticamente mai visto nelle prime 9 frazioni del Giro d'Italia 2023, in attesa delle tappe più adatte a lui, quelle sulle Alpi della prossima settimana. Con quello di Urán, i ritiri dalla Corsa Rosa a causa del covid salgono dunque a sei: oltre al sudamericano, hanno già lasciato la corsa rosa Russo, Conci, Aleotti, Ganna ed Evenepoel.
A fare più rumore, ovviamente, è stato il forfait del campione del mondo, vincitore delle due cronometro disputate fin qui e di nuova maglia rosa, solo per una manciata di ore, ieri pomeriggio. Dopo aver salutato compagni di squadra e staff, Evenepoel ha fatto i bagagli per tornare a casa e prepararsi per i prossimi obiettivi della stagione, ancora da definire.
I casi manifesti di positività al covid degli ultimi giorni hanno spinto la Direzione di corsa del Giro a prendere la decisione di rendere obbligatorio “l'uso della mascherina in tutte le aree di contatto con i corridori” che, prosegue la direzione nel comunicato diramato nel pomeriggio di oggi, saranno, “a titolo esemplificativo e non esaustivo”, il parcheggio bus delle squadre, tanto alla partenza quanto all'arrivo, le aree podio firma e premiazioni, la mixed zone, l'area della linea di arrivo, quella della conferenza stampa e, infine, l'area antidoping.
Queste disposizioni, è bene sottolinearlo, non hanno alcun valore di legge, ma è facile immaginare che verranno rese effettive con grande attenzione da parte degli organizzatori. Nella mattinata di oggi, tra i membri delle squadre che stavano trascorrendo la giornata di riposo a Reggio Emilia, praticamente nessuno indossava alcun tipo di mascherina, segno che la preoccupazione in tema covid tra i protagonisti della Corsa Rosa non è così alta come si potrebbe pensare.