Girmay, dopo tante cadute finalmente il sorriso: suo il Circuit Franco-Belge
Bini s'impone in uno sprint non compatto, battuti Axel Zingle e Marc Hirschi. Sesto Vincenzo Albanese. In precedenza bell'attacco di Lorenzo Rota
Bini Girmay sta tornando: dopo il secondo posto nella Rund um Köln domenica, oggi al Circuit Franco-Belge il 24enne eritreo è tornato al successo a quattro mesi dalla Surf Coast Classic, sua prima e finora unica affermazione in un 2024 in cui - come da sua tradizione purtroppo - il corridore della Intermarché-Wanty è caduto qualche volta di troppo. Tutti ricordiamo il suo essere coinvolto nel flipper della Dwars door Vlaanderen (quello di Wout van Aert), ma anche al Giro Bini ha saggiato l'asfalto, dovendosi ritirare dopo nemmeno quattro tappe.
In attesa di misurarsi col Tour de France il mese prossimo, Girmay ha centrato in Belgio la 13esima vittoria da professionista al termine di una gara dominata dalla Intermarché, brava a gestire tutte le fasi della corsa, a giocarsi al meglio la carta Lorenzo Rota e poi a colpire con l'uomo più veloce del team, per quella che è la sesta stagionale per la formazione guidata da Jean-François Bourlart.
Circuit Franco-Belge 2024, la cronaca della gara
190.6 km da Tournai a Mont-de-l'Enclus per il Circuit Franco-Belge 2024, gara caratterizzata da un circuito comprendente il muro del Trieu-Knokteberg, ultimo passaggio a 13 km dal traguardo. La fuga del mattino si è composta di cinque uomini nei primi chilometri; Victor Vercouillie (Flandes-Baloise), Nathan Smith (Novo Nordisk), Maximilien Juillard (Van Rysel-Roubaix), Martijn Rasenberg (Parkhotel Valkenburg) e Theo Bonnet (Philippe Wagner-Bazin). Johan Meens (Bingoal WB) per un po' ha provato a rientrare sui primi, poi si è arreso.
Il quintetto è arrivato ad avere 5' di vantaggio massimo ai -135, poi il lavoro della Alpecin-Deceuninck (che confidava in Kaden Groves, fresco reduce del Giro d'Italia) ha cominciato a ridurre lentamente il gap del gruppo, quando poi si è aggiunta anche la Intermarché-Wanty (che invece lavorava per Biniam Girmay) il margine dei battistrada ha preso a essere eroso più sensibilmente. Al terz'ultimo passaggio dal traguardo (ai -68) Vercouillie e Smith si sono staccati, ma non è che agli altri restasse tanto di più: il plotone li ha ripresi ai -60.
Dopo il tentativo di Lorenzo Rota, la volata di Bini Girmay
Si è entrati in una fase piuttosto tirata, tra i vari attacchi lo stesso Groves ha azzardato un allungo; più efficace è stato Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), che ai -57 se n'è andato via, per essere raggiunto ai -49 da Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny) e Jérémy Leveau (Van Rysel); poi quest'ultimo si è presto staccato (al penultimo passaggio dal traguardo ai -46), gli altri due hanno invece guadagnato un mezzo minutino ma la loro azione è stata poi annullata ai -24. La Intermarché dominava la scena e ancora non avevamo visto niente.
Infatti ai -13 è partita l'ultima azione d'attacco della giornata animata da Lorenzo Rota (Intermarché), partito con Sjoerd Bax (UAE Emirates) e Rasmus Tiller (Uno-X); il tentativo ha raggiunto un margine di 20" ma è appassito in prossimità della flamme rouge, per essere annullato a 800 metri dalla conclusione.
Tiller ha avuto ancora la forza di lanciare lo sprint, poco dopo essere stato ripreso, ma Bini Girmay, lanciato da Hugo Page, non ha lasciato scampo a chicchessia, uscendo prepotente sul lato destro della strada (tutti gli altri erano dall'altra parte) e imponendosi su Axel Zingle (Cofidis), Marc Hirschi (UAE), Jenno Berckmoes (Lotto), Emilien Jeannière (TotalEnergies) e Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels), sesto e primo degli 8 italiani in gara. Solo decimo alla fine Kaden Groves.