Un continente o l'altro per Fem pari sono
A Tabor, terza tappa di CDM, Van Empel sigla la tripletta dopo le due vittorie americane. Salgono sul podio anche la spettacolare Puck Pieterse e Annemarie Worst. Ottimamente undicesima Sara Casasola
Con il grande ritorno della Coppa del Mondo in Europa, più precisamente a Tabor, in Repubblica Ceca, località ormai storica per il ciclocross che negli ultimi anni ha ospitato più volte la rassegna iridata (lo farà anche nel 2024), si apre un'altra pagina di questa stagione che solamente a novembre e dicembre verrà illuminata dai fari più abbaglianti: Mathieu van der Poel, Wout van Aert e i due campioni del Mondo Thomas Pidcock e Marianne Vos. Già oggi, però, con l'inizio della CDM per le categorie giovanili, juniores donne e uomini e under 23 uomini, e con il ritorno in campo di molte crossiste di altissimo livello, ad iniziare da Puck Pieterse, Shirin van Anrooij, Kata Blanka Vas (tutte e tre han già fatto il proprio esordio in competizioni di seconda fascia) si entra nel vivo delle competizioni. Sabato prossimo e martedì 1 novembre inizieranno poi anche Superprestige e X2O e il cross entrerà a pieno regime.
Il percorso è come ogni anno molto veloce, ma non per questo tecnicamente semplice, anzi, contiene diversi tratti in salita dove chi ha gamba può fare la differenza, seppur minima, un po' come nei tracciati statunitensi. Peculiarità di Tabor le tavole, posizionate in un segmento in salita dopo la curva dei box dove possono risultare decisive perfino per il risultato finale. La prima gara del mattino è riservata agli under 19. Ad aggiudicarsela il poliedrico francese della AG2R Léo Bisiaux, il quale relega al secondo posto il ceco Vaclav Jezek, favorito di giornata. Terzo e quarto i due belgi Viktor Vandenberghe e Yordi Corsus, che nel prosieguo di stagione rappresenteranno il riferimento per la categoria. Quinto il solido canadese Ian Ackert, ottavo Guus van den Eijnden, neerlandese di cui sentiremo ancora parlare. Italiani leggermente sotto le aspettative, con il solo Samuele Scappini che chiude in top 20, sedicesimo.
Al femminile trionfo di Lauren Molengraaf che riesce nel finale a regolare la primo anno Viktória Chladonová. Terza la belga Fleur Moors, quarta Ava Holmgren e quinta Célia Gery. Un po' deludenti Xaydee Van Sinaey e Federica Venturelli, sesta e settima. L'altra azzurra Valentina Corvi chiude lontana, appena diciassettesima.
La prova élite
Parterre di grande livello tra le donne, manca però la campionessa europea Lucinda Brand, che nella ricognizione di ieri si è rotta il metacarpo della mano destra. Il recupero non ha ancora tappe ben delineate, ma il rientro in tempo per difendere il titolo a Namur è improbabile. Per il resto tutte le big meno Vos al via, lo spettacolo è assicurato.
Partenza al fulmicotone per Marie Schreiber, un po' staccate tutte le altre, partendo da Inge van der Heijden, Pieterse, Fem van Empel, Vas, Ceylin Del Carmen Alvarado e Annemarie Worst. Leggermente attardate Denise Betsema e Van Anrooij. Come l'anno scorso l'unica a saltare le tavole in bici è Pieterse, che sfruttando l'inerzia supera Schreiber e si porta in testa alla corsa. Al termine del primo giro il gruppo delle favorite è ancora ben compatto: dieci le battistrada. Nella seconda tornata è Van Anrooij a cercare la selezione ma da Alvarado e Worst in poi rimangono tutte attaccate. Pieterse viene chiusa prima delle tavole e non riesce a saltarle, Van Empel è attentissima e prende il comando solo sul finire del giro, cercando di spendere il meno possibile in queste prime fasi. A livello visivo, dopo un terzo di gara, le più brillanti appaiono la stessa Fem e Puck, avvantaggiata anche da una tecnica sublime. Data la scarsa selezione nei primi due giri nel drappello di testa rientrano anche Marion Norbert-Riberolle e Sara Casasola.
Avviandosi verso il giro di boa Pieterse aumenta il passo e seleziona un terzetto con Worst e Van Empel; Vas cerca di chiudere il buco ma più passano i metri più il gap si apre. Dietro la magiara Aniek van Alphen (anch'ella in grado di saltare in bici le tavole) e Van der Heijden, poi Betsema e Van Anrooij. Alvarado staccata paga lo scotto del breve stop a cui è stata costretta a causa di una botta al manubrio. Le tre leader si fermano a guardarsi l'un l'altra sul rettilineo d'arrivo nonostante il largo vantaggio, favorendo il ritorno di Kata, Denise e Ceylin in avvio di quarto giro. Il sestetto procede a scatti transitando unito al termine del round numero quattro, ma Alvarado sembra tra le battistrada quella più affaticata.
Betsema detta il passo nella prima parte della tornata, quella più adatta all'agile neerlandese, seguita da Vas e Van Empel-Pieterse. Dopo poco l'ungherese sferra l'attacco, stoppata dalla stessa Puck, da Fem e da una sempre attenta e reattiva Worst. Le quattro in questione scavano un piccolo buco su Ceylin e Denise, le quali riescono a rientrare ad inizio di sesto giro dopo aver però speso moltissimo. Ad una sola tornata dalla fine la favoritissima è Van Empel, la più veloce del lotto e quella tatticamente più accorta. Poche volte, infatti, si è vista in testa a menare, ma non ha mai perso di vista (e di ruota) la testa della corsa.
La sfida per gran parte del drappello delle big è evitare di far prendere le tavole in testa a Pieterse. Le sue avversarie sono infatti ben coscienti che se Puck riuscisse a scavare un piccolo gap in quel tratto risulterebbe poi imprendibile. L'unica che invece rimane tranquilla è Van Empel, consapevole della propria forza. Worst spinge forte sui pedali e affronta a tutta le due scalinate per selezionare il gruppetto. Subito alle sue spalle c'è proprio Pieterse e poi la leader della generale. Più indietro Vas e Betsema, fuori dai giochi Alvarado e una Van Anrooij in ripresa rispetto al terzo e quarto giro. Puck tenta di operare il sorpasso davanti ai box, appena prima delle tavole, e sorpassa esternamente Annemarie, che però risponde con una secca entrata interna alla curva immediatamente successiva che non lascia scampo alla giovane coetanea, costretta a rallentare e superata anche dalla furbissima Fem. Grazie all'ausilio delle tavole Pieterse si riporta davanti, ma avendole prese dalla terza posizione invece che dalla prima non ha margine sulle due rivali.
Le tre si studiano per qualche secondo, poi Worst attacca. Puck e Fem rispondono presente e anzi, Van Empel contrattacca subito. Per Annemarie e Pieterse le speranze di vittoria tornano nel cassetto, la superiorità della portacolori della Pauwels è netta. Van Empel continua a rilanciare fino all'arrivo, dove esulta per il terzo successo consecutivo in CDM. Seconda Pieterse a 3", terza Worst a 4", poi a 8" Betsema a precedere Vas. Fuori dalla top five Alvarado, sesta a 26", e Van Anrooij, settima a 30". Van der Heijden e Van Alphen concludono rispettivamente ottava e nona (+42" e +45" i distacchi), la lussemburghese Schreiber difende la decima piazza dall'attacco dell'azzurra Casasola. Per l'italiana l'undicesimo posto è comunque un'iniezione di fiducia in vista della stagione che l'attende.