Sivakov: "Bernal è il capitano, ma al Giro d'Italia avrò più libertà che al Tour de France"
Pavel Sivakov guarda con ottimismo al Giro d'Italia. Dopo il nono posto del 2019, il 23enne del Team Ineos vuole giocarsi le sue chance nella corsa al via l'8 maggio. Consapevole che il capitano sarà Egal Bernal, il russo ritiene di poter avere più libertà di quanto accaduto nell'ultimo Tour de France, decisamente complicato sia per lui che per il colombiano: erano al primo grande giro come compagni di squadra.
Sivakov ha rilasciato delle dichiarazioni a Cyclingnews.com. "Penso sia positivo avere diverse opzioni - ha detto - Ovviamente, Egan sarà il capitano. E' fuori discussione. Ha vinto il Tour de France e ha ottenuto molte più vittorie di me. Sono consapevole che sarà lui il leader, ma se mostrerò progressi, sarà positivo per la squadra avere qualcun altro su cui fare affidamento. La lotta al Giro è più aperta, quindi anche avere due leader può essere utile. Se dovrò sacrificarmi per aiutarlo a vincere, lo farò, senza dubbio, ma potrebbero esserci anche per me delle opportunità. È il ciclismo e tutto può succedere".
"Il Giro è una parte importante del mio sviluppo in chiave grandi giri - ha proseguito Sivakov - Dopo il Tour dell'anno scorso, pensavo di voler tornare alla Grande Boucle e avere una sorta di vendetta, ma ovviamente abbiamo così tanti campioni nella nostra squadra che sarei stato di supporto per le salite. Abbiamo ragionato col team, capendo che il Giro sarebbe stata un'opzione migliore perché c'è più libertà e maggiore possibilità di provarci. È una buona chance per me. Tanti pensano che abbia le qualità necessarie, penso anch'io di averle, ma ora devo dimostrarlo. Ma ovviamente le condizioni potrebbero cambiare se Egan indossasse la maglia di leader; in ogni caso, mi preparerò al 100 per cento".