UAE Tour, quarta tappa - Quote e pronostici
In terra emiratina, tornano in scena i velocisti. Come nella prima frazione, poniamo la nostra fiducia in Sam Bennett e nel treno della Bora-Hansgrohe.
Sono stati Einer Rubio e Remco Evenepoel i vincitori morali del primo arrivo in salita dell’edizione 2023 dell’UAE Tour, a Jebel Jais, il meno impegnativo dei due in programma. Il 25enne colombiano ha approfittato della libertà concessagli dal gruppo dei migliori, in cui nessuna squadra è riuscita a prendere seriamente in mano la situazione e a condurre un inseguimento degno di questo nome; evidentemente, le forze in campo quando la strada sale non sono di primo livello, ancor di più dopo che la UAE Emirates, la squadra che doveva essere il faro della corsa, ha perso Jay Vine, fermato da un problema al ginocchio. Della situazione, oltre a Rubio, hanno approfittato Soudal-QuickStep ed Evenepoel, con il campione del mondo che ha controllato senza problemi la situazione, per poi piazzare un allungo negli ultimi 200 metri; allungo che gli ha permesso di guadagnare 7” complessivi (6 di abbuono, più uno di distacco) e, così, la testa provvisoria della corsa. Lo scatto in avanti di Remco ha convinto i bookmaker, che offrono ora la vittoria del fuoriclasse belga a 1.25, con le quote assegnate agli inseguitori Plapp e Bilbao arrivati in doppia. La corsa è ancora lunga, Jebel Hafeet ne sarà il giudice ultimo, ma per quello che si è visto oggi la valutazione degli allibratori è da considerarsi corretta.
Non vanno nemmeno sottovalutate le frazione dedicate – almeno in teoria – ai velocisti, come quella di domani, il cui finale si dipanerà sulle strade di Palm Jumeirah, una delle isole artificiali a forma di palma, costruite a Dubai a partire dai primi anni del 2000. Il tratto più delicato potrebbe essere proprio quello che si dipanerà all’interno della Palma, dove le strade si faranno più strette, andranno a lambire il mare aperto (ma il vento non dovrebbe rappresentare un’insidia) e non saranno asfaltate, ma pavimentate in autobloccante (come da foto). Uscito dall’isola, il gruppo affronterà un lungo rettilineo su strada a quattro corsie, poi un’ampia svolta a destra a circa 600 metri dal traguardo di Dubai Harbour.
L’approccio alla volata, dunque, potrebbe rivelarsi più complicato del previsto, con le (poche) squadre degli uomini di classifica impegnate a tenere lontani dai guai i propri capitani. Tra queste anche la Soudal-QuickStep, che quindi potrebbe dedicare a Tim Merlier un supporto parziale. Come nella prima tappa, all’apertura i bookmakers hanno riconosciuto nel campione belga il favorito, quotato a 5, poco meno dei vari Caleb Ewan (beffato di una frazione di copertone nella prima volata), Sam Bennett, Dylan Groenewegen, Sam Welsford e Olav Kooij. Con il passare delle ore, il mercato ha portato a una parziale modifica delle quote iniziali, con Bennett che è diventato – sempre di pochissimo – il primo favorito. Questo lievissimo movimento di quote non ha riguardato tutte le lavagne, solo quelle che ricevono più giocate, ed è presumibile che sia stato condizionato dalla valutazione fatta in precedenza e da quella che vede il velocista irlandese assistito dal treno sulla carta più forte.
Come scritto nel pronostico della prima tappa, un ultimo vagone come Danny Van Poppel è un lusso che in pochi possono permettersi e quella valutazione rimane valida, ovviamente, anche per lo sprint di domani. Non resta, dunque, che dare nuovamente fiducia a Bennett, sperando riesca a uscire da Palm Jumeirah in buona posizione; quota 6 su Eurobet. Per una ragione esclusivamente legata alla quota, merita un tentativo anche Arnaud Demare, disponibile sempre su Eurobet a 26: al contrario di Bennett, il transalpino non avrà un grande aiuto dalla squadra, anzi si può dire tranquillamente che dovrà cavarsela da solo, ma sui rettilinei finali, se riuscirà nell’impresa di indovinare la ruota giusta, la sua potenza potrebbe fare la differenza; verosimilmente, Arnaud non finirà nemmeno nei dieci, ma il gioco vale la candela.