Tour of Oman, tappa a Vansevenant e generale a Jorgenson
Il belga è il più forte sulle terribili rampe di Jabal Al Akhdhar, ma non riesce a staccarsi dalla ruota Jorgenson che chiude 2° e conquista la corsa. Vansevenant e Bouchard sul podio, Ulissi è 5°
Il Tour of Oman si è concluso con la tappa regina. I corridori sono partiti da Samail e hanno raggiunto la cima di Jabal Al Akhdhar dopo 152 chilometri. Ad animare la corsa è stata proprio la salita finale, unica difficoltà altimetrica del giorno con 5.7 chilometri al 10% di pendenza media e con una pendenza massima del 13%. Come prevedibile, una fuga ha preso subito il comando della corsa. Sette gli uomini presenti: lo spagnolo Ángel Fuentes (Burgos-BH), l'omanita Faisal Al-Mamari (Oman), il canadese Benjamin Perry (Human Powered Health), il malese Irwandie Lakasek (Terengganu Polygon CT), il giapponese Manabu Ishibashi (JCL Team UKYO) e i belgi Lawrence Naesen (AG2R Citroën Team) e Ceriel Desal (Bingoal WB). Il gruppo ha mantenuto a vista i fuggitivi concedendo un vantaggio massimo di poco superiore ai 2'.
Sono state tre le formazioni più attive in gruppo: oltre alla Movistar Team del leader Matteo Jorgenson si sono messe in mostra la Astana Qazaqstan Team e la BORA-hansrgohe. Negli ultimi 40 chilometri il distacco dai fuggitivi è sceso sotto al minuto. I sette battistrada sono presto rimasti in quattro quando Ishibashi, Al-Mamari e Lakasek hanno perso contatto soffrendo il ritmo imposto da Desal e Naesen, intenzionati ad arrivare il più lontano possibile. In vista della salita Intermarché-Circus-Wanty per Rein Taaramäe e Lotto Dstny per Maxim Van Gils hanno preso la testa del gruppo riprendendo tutti i fuggitivi, per ultimi Naesen e Desal a 4 chilometri dall'arrivo.
Il gruppo si è presto ridotto a una dozzina di unità, con Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a chiudere il gruppo tirato da Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty). L'attacco decisivo è stato lanciato da Taaramäe a due chilometri dall'arrivo: l'estone è stato seguito da Jorgenson, Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step) e Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën Team). In vista dell'ultimo chilometri Bouchard ha attaccato portando con sé Jorgenson e Vansevenant. A lanciare lo sprint è stato Jorgenson, ma Vansevenant ha fatto valere il proprio spunto veloce e ha sopravanzato lo statunitense vincendo la tappa. Alle loro spalle Bouchard (+12") ha preceduto Taaramäe (+22") Van Gils (+37") e Ulissi (+37"). A A chiudere la top 10, Cristián Rodríguez(Team Arkéa Samsic) e Jesús Herrada (Cofidis) a 58", Carlos Verona (Movistar Team) a 1' e Cian Uijtdebroeks (BORA-hansgrohe) a 1'12".
Jorgenson vince la corsa omanita con 1" su Vansevenant e 28" su Bouchard. 4° posto per Taaramäe a 46" che precede Ulissi a 48". In top 10 anche Van Gils (+58"), Herrada (+1'20"), Rodríguez (+1'22"), Uijtdebroeks (+1'36") e Verona (+1'37"). Jorgenson conquista anche la maglia a punti e quella di miglior giovane. Classifica a squadra conquistata, infine, dalla BORA-hansgrohe, forte di tre corridori in top 15 con Emanuel Buchmann 13° a 2'07" e Ben Zwiehoff 15° a 2'40".