Rivoluzione nel ranking UCI: Sagan guida su Viviani, il Belgio scavalca l'Italia
Lo avevamo detto, sarebbe stata una settimana fondamentale per definire la nuova classifica individuale dell'UCI World Ranking. La disputa delle due prove canadesi del massimo circuito, il Britain Tour e, soprattutto, la decadenza dei risultati ottenuti nell'edizione 2017 della Vuelta a España hanno determinato un radicale cambiamento.
Resta al comando della classifica Peter Sagan: lo slovacco della Bora Hansgrohe, che perde i punti ottenuti in Canada nel 2017, è primo con 3452 punti. Sale di una posizione pur perdendo punti Elia Viviani: il veronese della Quick Step Floors è secondo con 3012 punti ma, al termine della Vuelta, vedrà incrementare il proprio bottino, consolidando così la posizione. E considerando i pochi punti che deve difendere da qui a fine (258 contro i 600 di Sagan), non è neppure impensabile che possa occupare la vetta ad ottobre.
Paradossalmente il rivale più pericoloso è in casa e risponde al nome di Julian Alaphilippe: dopo il successo al Tour of Britain il francese è terzo con 2993.12 e, nel caso fosse ottenesse piazzamenti di primissimo piano fra Mondiale e Il Lombardia, potrebbe ambire al primato.
Quarta piazza a 2774.25 punti per il britannico Geraint Thomas (Team Sky) mentre quinto a 2631 è un Alejandro Valverde (Movistar Team) che, una volta terminata la Vuelta, sarà un altro pretendente per la testa della classifica. Rimangono stabili al sesto e al settimo posto i belgi Tim Wellens (Lotto Soudal) con 2568 e Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) con 2554.47. Una posizione guadagnata sia per Tom Dumoulin (Team Sunweb), ottavo con 2417.19, e per Primoz Roglic (Team LottoNL-Jumbo), nono con 2405.
Pesante discesa per Chris Froome: il britannico del Team Sky, senza più i punti della Vuelta 2017, passa dal secondo al decimo posto con 2311.68 punti. L'uscita dei risultati della passata edizione della prova iberica è dannosa per due italiani come Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che perde cinque posizioni fino al ventesimo posto con 1563, e soprattutto per Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), che da undicesimo diventa ventitreesimo con 1501 punti.
Questi due risultati, assieme alla mancata difesa del titolo a Montréal da parte di Diego Ulissi, provocano un cambio nella classifica per nazioni. Dopo aver mantenuto la leadership dall'ultima settimana di febbraio, l'Italia cede il passo in favore del Belgio che, grazie alle prestazioni di Naesen, Stuyven e Van Avermaet in Canada, va al comando con 12780.31 punti.
L'Italia, però, ha concrete possibilità di riprendersi lo scettro già la prossima settimana con i punti di Viviani alla Vuelta che entreranno nel computo e con le eventuali buone prestazioni di nomi quali Canola e Colbrelli a Coppa Agostoni e Coppa Bernocchi. Si avvicina pericolosamente la Francia con 12036.12 punti: e i transalpini sono una seria concorrente per le altre due rappresentative.
Cambio della guardia al quarto posto: i Paesi Bassi con 9883.45 punti scavalcano la Gran Bretagna con 9582.95 punti. Rimaongono invece sesta la Spagna con 9081 punti e settima la Colombia con 8642.66 punti.