
La Promenade des Americains: Jorgenson rivince la Parigi Nizza, a Sheffield l'ultima tappa
Magnus Sheffield si invola nell’ultima tappa, mentre il connazionale Jorgenson gestisce alla grande e conquista la generale
La tappa finale della Parigi-Nizza ha spesso riservato sorprese e capovolgimenti, e lo sapeva bene Matteo Jorgenson, che ieri aveva detto di dover fare attenzione a cosa sarebbe successo, benché confortato dall'aver già corso l'identica tappa nello scorso anno, blindando la vittoria nella generale. L'americano della Visma | Lease a Bike ha completato il compito alla perfezione, grazie a una condizione nettamente superiore a quella dei rivali, benché non avesse una squadra particolarmente in grado di proteggerlo (e pensare che il leader designato sarebbe dovuto essere Jonas Vingegaard, poi ritiratosi in seguito a una caduta) e ha concluso nuovamente al secondo posto, questa volta battuto dal connazionale Magnus Sheffield.
Parigi-Nizza 2025, la cronaca dell'ottava tappa
L'ottava e ultima tappa della Parigi-Nizza 2025 era identica a quella della scorsa edizione, dove Remco Evenepoel batté Matteo Jorgenson, che però conquistò la vittoria finale. Il percorso, con partenza e arrivo da Nizza, prevedeva 119.9 km con il Col de la Porte, la Côte de Peille, il Col d'Èze e il Col des Quatre Chemins, che scollinava a 9 km dall'arrivo posto sulla nota Promenade des Anglais.
Dopo l'arrivo di ieri ad Auron, la classifica vedeva Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike) in testa davanti a Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe) con 37" di vantaggio e Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) terzo a 1'20".
Pedersen senza freni
Il primo ad accendere la miccia in una corsa che ritrovava finalmente il bel tempo è stato Mads Pedersen (Lidl-Trek) che ha provato più volte ad andarsene senza successo. Gli attacchi nei primi due chilometri hanno messo in difficoltà Brandon McNulty (UAE Emirates-XRG), che era settimo in classifica ma ha dovuto abbandonare. Pedersen cercava di racimolare qualche punto per mettere al sicuro la maglia verde della classifica a punti da Jorgenson, che rischiava di sfilargliela a fine tappa visto il poco margine, ma per farlo avrebbe dovuto arrivare da solo sul Col d'Èze. Dopo un nutrito tentativo composto anche da Lorenzo Milesi (Movistar) e da Julian Alaphilippe (Tudor), si sono avvantaggiati Jhonatan Narváez (UAE Emirates-XRG), Matteo Sobrero (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Jack Haig (Bahrain Victorious), Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost) e di nuovo Pedersen. Sul Col de la Porte Pedersen ha cercato nuovamente di andarsene da solo, ma ai due chilometri dalla vetta è stato raggiunto dal gruppo dei migliori della classifica guidato dalla INEOS Grenadiers con Joshua Tarling.
Tornato all'attacco Mads Pedersen sulla discesa, il danese ha preso la Côte de Peille con circa un minuto di vantaggio. Qui, nel gruppo dei migliori, sono cominciate le schermaglie: dapprima Alexander Vlasov (Red Bull-Bora-Hansgrohe) ha cercato di andarsene, seguito da Ben O'Connor (Jayco AlUla). Matteo Jorgenson e la INEOS però hanno controllato tutti gli attacchi, compreso quello di Florian Lipowitz, mentre hanno dovuto lasciar andare Vlasov, che, seguito da Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), è rientrato su Pedersen.
I tre hanno scollinato con 40" di vantaggio, per poi essere inseguiti da Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) sulle rampe del Col d'Èze e poi raggiunti a un chilometro dal termine della salita, dove Pedersen ha conquistato gli agognati dieci punti per la maglia verde, ma ha proseguito la sua azione, andandosene con Sheffield. Dietro Jorgenson ha deciso di attaccare in prima persona, stanco di dover chiudere sugli attacchi a ripetizione dei rivali, raggiungendo Gall e Vlasov. Tra i due attaccanti e i tre inseguitori ai piedi del Col des Quatre Chemins (-12 km all'arrivo) c'erano quindici secondi, ma Sheffield se ne è andato lasciando Pedersen alla mercé di Jorgenson e Gall. Vlasov si era infatti staccato per aiutare Lipowitz, che nel terzo gruppo aveva a sua volta contrattaccato su Arensman.
Davanti Sheffield ha incrementato il vantaggio su Jorgenson, arrivando al traguardo con 29" di vantaggio sul connazionale statunitense, che a sua volta aveva staccato Gall, arrivato a 35".
Michael Storer (Tudor) ha regolato il gruppo della maglia bianca Florian Lipowitz, arrivato con Clément Champoussin (XDS Astana), Thymen Arensman e Aleksandr Vlasov a 1'01".
Il podio della classifica generale è rimasto dunque invariato rispetto alla mattina, mentre Magnus Sheffield ha scavalcato sia Storer che João Almeida terminando in quarta posizione. Il migliore degli italiani è stato Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), quattordicesimo di tappa e 22esimo in generale a 15'26".
