Astana Qazaqstan Development, quale sarà il futuro del vivaio kazako?
L'arrivo di sponsor cinesi per il team WorldTour lascia qualche dubbio sul destino della formazione di sviluppo, che quest'anno sta andando benissimo sia con i kazaki che con gli italiani
Ventiseiesimo appuntamento dell’anno con Mondo Continental. In questa puntata: Turul Romaniei, Campionati Ruandesi e Astana Qazaqstan Development, dominatrice delle corse rumene.
Le corse della settimana
Turul Romaniei
Dopo l’annullamento dell’edizione del 2023, il Turul Romaniei è tornato in calendario quest’anno, scendendo di categoria. La corsa a tappe rumena ha formato un interessante terzetto di gare nel paese, seguendo di qualche giorno la Cupa Max Ausnit e il Tour of Szeklerland. Al via erano presenti venticinque squadre: diciassette Continental, una selezione nazionale locale e sette formazioni dilettantistiche.
La prima tappa prevedeva uno strappo molto impegnativo nei primi chilometri e uno più semplice ai -40. Proprio sulla prima salita, a circa 150 km dal traguardo, è andato via un gruppo di una ventina di uomini, che ha rifilato distacchi pesantissimi a tutti gli altri. Tre dei battistrada si sono avvantaggiati nel finale e si sono giocati il successo in volata: lo spunto migliore è stato quello di Lukáš Kubiš (Elkov-Kasper), che ha preceduto nettamente Davide Toneatti (Astana Qazaqstan Development) e Cristian Raileanu (Nazionale Romania).
La seconda frazione era la più difficile, con l’arrivo in salita a Păltiniș, traguardo classico del Sibiu Tour. L’Astana Qazaqstan Development ha dominato, mettendo a segno la tripletta: Rudolf Remkhi e Ilkhan Dostiyev sono arrivati insieme, tagliando il traguardo in parata. Davide Toneatti, invece, ha completato il podio di giornata, con un ritardo di 1’20”. In assenza di abbuoni, il vincitore ha conquistato anche la maglia di leader.
La terza tappa era molto più semplice delle precedenti, con la presenza di diversi strappi, ma nessuno particolarmente duro. Le salite non hanno fatto selezione e tutto si è deciso in volata. A prevalere è stato Lewis Bower (Groupama-FDJ Continental), che ha avuto la meglio su Ivan Smirnov (Astana Qazaqstan Development) e Patryk Stosz (Felt Felbermayr). In classifica generale non ci sono state novità.
La quarta frazione presentava le principali difficoltà nella prima parte e diventava molto più semplice nel finale. Circa cinquanta corridori sono rimasti davanti e si sono giocati la vittoria allo sprint: Ivan Smirnov ha ritrovato il successo, che a livello UCI gli mancava da quattro anni, prendendosi la rivincita su Lewis Bower, secondo. Al terzo posto ha chiuso Lukáš Kubiš. A causa di una caduta, il leader Rudolf Remkhi è stato costretto al ritiro e, così, Ilkhan Dostiyev ha preso la testa della classifica generale.
L’ultima tappa era la più semplice della corsa. con sedici giri di un circuito di circa 6 km del tutto privo di difficoltà altimetriche. Come da pronostico, è stata volata di gruppo e la Groupama-FDJ Continental ha recitato la parte del leone: Lewis Bower ha centrato la sua seconda vittoria di tappa, precedendo il compagno di squadra Ronan Augé e il solito Lukáš Kubiš.
Ilkhan Dostiyev ha conquistato il successo finale (oltre alla maglia di miglior scalatore e a quello di miglior giovane), mettendosi alle spalle di 1’11” Davide Toneatti e di 1’29” il vincitore della classifica a punti Lukáš Kubiš e Cristian Raileanu, che si è consolato per il podio sfumato di un soffio con la maglia di miglior rumeno. Senza sorprese, l’Astana Qazaqstan Development ha stravinto la graduatoria a squadre, mentre il re degli sprint intermedi è stato Paul Wright (REMBE Sauerland).
Campionati Nazionali Ruanda
Poco dopo i Giochi Olimpici, in Ruanda si sono disputati i campionati nazionali. La prova a cronometro ha visto il dominio di Moise Mugisha (Pédale Pilotine), corridore che negli anni passati era riuscito anche a tenere testa ai professionisti nel Tour du Rwanda. Il ventisettenne si è imposto con 2’03” su Etienne Tuyizere, 2’08” su Patrick Byukusenge e 2’15” su Joseph Areruya (tutti e tre della Java-Inovotec).
Nella prova in linea, invece, non sono mancate le sorprese: Moise Mugisha è rimasto tagliato fuori dall’azione decisiva ed Eric Manizabayo, il corridore schierato dalla nazionale a Parigi, ha tentato un allungo ai -10, ma è stato ripreso e staccato. Lo sprint a tre che ha deciso la corsa è andato a Vainqueur Masengesho (Benediction), un giovane che quest’anno è cresciuto molto. Sul podio con lui sono saliti Samuel Niyonkuru (Amani) ed Etienne Tuyizere.
Le Continental tra i big
Le quattro Continental “pure” francesi hanno partecipato al Tour du Limousin insieme alla belga Philippe Wagner/Bazin, alla tedesca BIKE AID e alla britannica Trinity. A fare le cose migliori è stato Alexis Guerin, che ha regalato alla Philippe Wagner/Bazin un secondo posto di tappa, il settimo in classifica generale e la maglia di miglior scalatore.
Al Danmark Rundt hanno partecipato sette formazioni di terza divisione: alle tre locali si sono aggiunte la neerlandese Parkhotel Valkenburg, la norvegese Coop-Repsol, la polacca Mazowsze Serce Polski e la statunitense Lidl-Trek Future. Jelte Krijnsen ha vinto a sorpresa la quarta tappa, regalando alla Parkhotel Valkenburg un trionfo insperato. In classifica generale, invece, la ColoQuick ha sfiorato la top ten con Joshua Gudnitz, undicesimo. Anche la Lidl-Trek Future si è tolta una bella soddisfazione: Kristian Egholm ha conquistato la maglia di miglior scalatore.
Ben nove Continental hanno preso parte al Tour of Leuven-Memorial Jef Scherens, ma, anche se in diverse sono riuscite a inserire qualcuno nella fuga di giornata, nessuna di loro è riuscita a ottenere un risultato di prestigio. La Lotto Kern-Haus PSD Bank ha fatto meglio delle squadre di pari livello, piazzando Joshua Huppertz al quattordicesimo posto.
La tedesca Santic-Wibatech si è tolta, invece, una bella soddisfazione nel WorldTour, al Tour de Pologne: Michał Paluta, in gara con la maglia della nazionale, ha conquistato la maglia di miglior scalatore.
Il ritratto della settimana: Astana Qazaqstan Development
Nelle corse rumene disputate nel mese di agosto, una squadra si è dimostrata nettamente superiore alla concorrenza: l’Astana Qazaqstan Development. Il vivaio della WorldTour kazaka ha sfruttato male la superiorità numerica alla Cupa Max Ausnit (raccogliendo solo un secondo posto), ma si è rifatta con gli interessi vincendo la classifica generale sia al Tour of Szeklerland (con una vittoria di tappa), sia al Turul Romaniei (con due successi parziali).
L’avventura nell’est Europa ha portato a quattordici il conto delle vittorie UCI stagionali (a cui va aggiunto il successo di tappa di Ilkhan Dostiyev all’Orlen GP con la maglia della nazionale), un bottino già più che triplicato rispetto al 2023. Quest’anno il roster è composto da quattordici uomini, tra cui cinque corridori di casa e ben quattro italiani. A Davide Toneatti, fresco di secondo posto al Turul Romaniei, è già stato dedicato un ritratto.
Fra gli altri azzurri, quello che sembra pronto al salto fra i professionisti (e pare proprio che l’annuncio sia imminente) è Alessandro Romele. Nella trasferta rumena, il corridore lombardo ha centrato due secondi posti, ma in questa stagione ha trovato la vittoria in due tappe dell’International Tour of Rhodes e si è testato a livello superiore, disputando diverse corse con il team WorldTour. Lo scorso anno aveva già mostrato ottime cose, vincendo il GP Liberazione e una tappa del Giro Next Gen.
È ancora presto per pensare al salto tra i professionisti per Mattia Negrente. Il diciannovenne è alla prima stagione da under 23 e ha subito fatto vedere di che pasta è fatto: ha iniziato il 2024 con uno splendido terzo posto (con maglia di miglior giovane) al South Aegean Tour e dopo meno di un mese ha trovato la prima vittoria al GP Goriška & Vipava Valley. Gli manca ancora un po’ di continuità, ma le premesse sono eccellenti.
L’altro italiano in rosa è Simone Zanini, che finora non ha ancora ottenuto grandi risultati. Arrivato in squadra lo scorso anno, in questa stagione il ventenne non ha mai centrato la top ten (cosa riuscitagli nel 2023 in due occasioni). Relegato spesso a un ruolo di gregario, ha comunque potuto esordire nel team WorldTour, in occasione del Giro dell’Appennino. Sarà under 23 anche nelle prossime due stagioni, quindi ha tempo per crescere.
Fra i kazaki, il migliore sembra essere Ilkhan Dostiyev, vincitore quest’anno di una tappa dell’Orlen GP, di una frazione del Giro della Valle d’Aosta e della classifica generale del Turul Romaniei. Oltre che per il successo in Romania, il ventiduenne ha dimostrato di essere un prospetto interessante per le corse a tappe anche con i secondi posti finali al Giro della Valle d’Aosta e al Tour du Rwanda. Già lo scorso anno, con la maglia della Vino SKO, era stato capace di imporsi a livello UCI, in occasione del Tour of Bostonliq II.
Nel 2023, con la maglia dell’Almaty Astana Motors, Rudolf Remkhi si era messo in luce al Tour of Sharjah, chiuso al terzo posto con una vittoria di tappa, e all’Aziz Shusha, concluso in seconda posizione. Quest’anno, invece, non era ancora riuscito a ripetersi. Nella trasferta rumena ha riacquisito fiducia, arrivando a vincere la tappa più impegnativa del Turul Romaniei; quando sembrava ormai lanciato verso il successo finale, però, una caduta lo ha costretto al ritiro. Probabilmente non è ancora pronto per passare professionista (avrà comunque ancora un anno da under 23), ma il talento c’è.
Il quasi omonimo Andrey Remkhe è uno dei tre corridori a far parte del team dal 2022. Quest’anno il ventunenne ha vinto il titolo nazionale a cronometro fra gli under 23 e si piazzato secondo, sempre nella prova contro il tempo, ai Campionati Asiatici, battuto per 3” dal professionista Nicolas Vinokurov. Nel 2023, invece, era riuscito a vincere il titolo asiatico a cronometro e aveva ottenuto anche un paio di top ten in altre gare.
Il gruppo kazako è completato da due corridori classe 2002, ancora a secco di risultati internazionali di rilievo: Alexandre Vinokurov e Ruslan Yelyubayev. Il primo, figlio d’arte, ha disputato quest’anno un buon calendario, ma non sembra avere il livello del fratello gemello; il secondo, invece, ha corso molto meno, ritirandosi diverse volte.
Alexandre Vinokurov non è l’unico figlio d’arte della squadra: c’è, infatti, anche Artem Fofonov, figlio di quel Dmitriy che, oltre a essere DS ed ex corridore dell’Astana, è stato professionista ai massimi livelli anche con Cofidis e Crédit Agricole. Il giovane Artem andrà valutato nelle prossime stagioni perché nel suo primo anno da under 23 sta cercando principalmente di fare esperienza. A differenza del padre, il diciannovenne corre con la nazionalità francese.
Ingaggiato a sorpresa nel mese di febbraio, sebbene non sia più under 23, Max Walker si è dimostrato un colpo azzeccatissimo. Il britannico si è imposto in una tappa del Sibiu Tour e in due frazioni del Tour of Japan, ma non si è limitato alle vittorie: è andato sul podio in entrambe le prove dei Campionati Britannici (secondo a cronometro dietro Josh Tarling e terzo nella corsa in linea) e, in prestito al team WorldTour, ha chiuso al secondo posto la classifica finale dello ZLM Tour.
Dopo una buona stagione d’esordio tra gli under 23, Savelii Laptev sta leggermente deludendo le attese in questo 2024: si è sostanzialmente confermato sui livelli dell’anno scorso, senza fare il salto di qualità auspicato. Il mese di marzo aveva fatto ben sperare, ma dopo sei piazzamenti in top ten, non si è più ripetuto. Lo scorso anno il corridore russo era stato sospeso dall’UCI perché ritenuto un sostenitore del governo del suo paese, ma poi è stato scagionato: non è da escludere che questo episodio abbia un po’ frenato la sua crescita.
Completano il roster due corridori che non hanno ancora centrato la top ten a livello UCI: Nil Aguilera e Jonas Reibsch. Lo spagnolo, classe 2004, è arrivato in squadra nel 2023 e ha disputato un buon calendario, anche se la sua ultima presenza in gara risale a due mesi fa; il tedesco, nato nel 2005, è al primo anno nella categoria e, proprio in questi giorni, sta disputando il Lidl Deutschland Tour con il team WT.
Per il finale di stagione, l’Astana Qazaqstan Development ha deciso di ingaggiare uno stagista e la scelta è ricaduta su Lev Gonov. Il russo, fortissimo in pista, era un po’ sparito dalla circolazione a causa della poca fiducia nel suo paese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, e aveva trovato posto negli ultimi due anni in formazioni dilettantistiche spagnole. Alla prima corsa con la squadra kazaka ha subito dimostrato le sue capacità, vincendo il prologo e la classifica finale del Tour of Szeklerland.
L’Astana e la sua formazione di sviluppo sono solite scambiarsi i corridori di frequente e due delle vittorie della Continental sono arrivate da corridori della prima squadra: Nicolas Vinokurov ha vinto una tappa del Tour of Japan e lo stagista Ivan Smirnov si è imposto in una frazione del Turul Romaniei.
Ancora non si conosce il calendario per il finale di stagione dell’Astana Qazaqstan Development, ma i dubbi riguardano anche un futuro più lontano: con l’arrivo, ormai quasi certo, di nuovi sponsor cinesi per il team WorldTour, non è chiaro quale sarà il destino del vivaio e se sarà mantenuta la doppia anima kazaka/italiana.