Chloé Dygert torna a far paura: doppiato il titolo a stelle e strisce
La statunitense si impone in una volata ristretta e bissa il titolo a cronometro. Pfeiffer Georgi nuova campionessa britannica. La Uno-X vince in Norvegia con Andersen e in Danimarca con Koerner
Il mese di maggio ce l'ha restituita sana e vincente con le belle prestazioni nelle gare a tappe spagnole e quindi il ritorno al successo alla RideLondon Classique; il mese di giugno ce la rende ora per l'inesorabile corritrice che avevamo conosciuto prima del grave infortunio di Imola 2020: Chloé Dygert è la nuova campionessa degli Stati Uniti in linea, dopo essersi laureata anche nella prova contro il tempo giovedì. Oggi sui 109.4 km della prova di Knoxville la 26enne della Canyon//SRAM Racing ha battuto in uno sprint ristretto Coryn Labecki (Jumbo-Visma), Skylar Schneider (L39ION of Los Angeles) e Lauren Stephens (EF Education-TIBCO-SVB), non certo tre avversarie lente: segno che la gamba continua a migliorare per la formidabile passista e pistard la cui carriera è destinata a spiccare ancora una volta il volo.
Migliora la gamba di Chloé, e migliora tutto in Pfeiffer Georgi, tanto la qualità (che cresce a vista d'occhio) quanto il palmarès, il quale vede oggi l'aggiunta di un altro titolo nazionale della Gran Bretagna: a 22 anni è già il secondo per l'atleta della DSM, già a segno nel 2021. Oggi, al termine dei 132 km di gara, Georgi ha battuto - in un ordine d'arrivo di tutto rispetto - Claire Steels (Israel Premier Tech Roland), Anna Henderson (Jumbo-Visma) ed Elinor Barker (Uno-X).
In tema di Uno-X, dal Nord Europa arrivano i risultati dei campionati di Danimarca e di Norvegia. Il primo, 127.2 km ad Aalborg, è stato appannaggio di Rebecca Koerner, 22enne del team scandinavo che coglie la prima vittoria da élite, chiudendo in solitaria con 1'35" su Marie-Louise Hartz Krogager e Amalie Kvist Nybroe. A Sandnes, 108 km, è stata Susanne Andersen a laurearsi campionessa norvegese con 1" su Katrine Aalerud (Movistar) e 4" sull'altra ragazza della Uno-X, Mie Bjørndal Ottestad.