Professionisti

I team 2018: Groupama-FDJ

07.01.2018 16:24

Nuovo sponsor per i francesi, che si affidano sempre a Démare e Pinot. Vichot terza pedina, Gaudu e Thomas i gioiellini per il futuro


Squadra storica, da oltre vent'anni nella mischia, che vive una stagione di transizione. La ragione risiede nell'arrivo di un potente main sponsor a mercato già chiuso e con la volontà di internazionalizzare la formazione a partire dal 2019. La Groupama-FDJ è quindi sospesa in una sorta di limbo: in attesa di rinforzi, tocca a Démare e Pinot tirare avanti la carretta e macinare risultati e vittorie. Tanti i giovani, alcuni dei quali, Gaudu in testa, pronti a effettuare il salto di qualità, in un roster che presenta sette volti nuovi.

ROSA
Bruno Armirail (Fra, 1994), William Bonnet (Fra, 1982), Davide Cimolai (Ita, 1989), Mickaël Delage (Fra, 1985), Arnaud Démare (Fra, 1991), Antoine Duchesne (Can, 1991), David Gaudu (Fra, 1996), Jacopo Guarnieri (Ita, 1987), Daniel Hoelgaard (Nor, 1993), Ignatas Konovalovas (Ltu, 1985), Matthieu Ladagnous (Fra, 1984), Olivier Le Gac (Fra, 1993), Tobias Ludvigsson (Swe, 1991), Valentin Madouas (Fra, 1996), Rudy Molard (Fra, 1989), Steve Morabito (Sui, 1983), Thibaut Pinot (Fra, 1990), Georg Preidler (Aut, 1990), Sébastien Reichenbach (Sui, 1989), Anthony Roux (Fra, 1987), Jérémy Roy (Fra, 1983), Marc Sarreau (Fra, 1993), Romain Seigle (Fra, 1994), Ramon Sinkeldam (Ned, 1989), Benjamin Thomas (Fra, 1995), Benoît Vaugrenard (Fra, 1981), Arthur Vichot (Fra, 1988), Léo Vincent (Fra, 1995)

L'ANALISI

Thibaut Pinot © FDJ Thibaut Pinot © FDJ[/caption]

CORSE A TAPPE: Un solo uomo al comando, verrebbe da dire. Thibaut Pinot è la guida indiscussa del team, colui sul quale vengono riposte ogni stagione le maggiori speranze. La presenza al "suo" Giro d'Italia nel 2017 è stata fruttuosa, con podio sfiorato e tappa vinta: il suo desiderio per il 2018 è di ripresentarsi al via della Corsa Rosa con elevate ambizioni, ma il gran capo Marc Madiot la vede diversamente e lo sta spingendo in via esclusiva sul Tour. Parteciperà alla sua prima corsa a tappe di tre settimane David Gaudu, fantastica sorpresa della passata annata e già competitivo con i migliori nelle brevi gare di alto livello. Stagione a inseguire per Sébastien Reichenbach, ancora fermo per il chiacchierato incidente della Tre Valli Varesine: la sua speranza è di essere al top per il Giro e lottare, in caso di assenza di Pinot, per una comoda top 10. Esperienza a palate per Steve Morabito, gregario di provata affidabilità. Nel primo anno in squadra sono piaciuti molto per l'apporto fornito sia Tobias Ludvigsson che Rudy Molard. Da seguire la crescita futura di Romain Seigle, neopro' proveniente dalla MTB e che ha mostrato buoni numeri nelle categorie giovanili.

Arnaud Démare © FDJ Arnaud Démare © FDJ[/caption]

VOLATE: La tanto attesa prima vittoria in carriera al Tour è giunta, motivo per cui Arnaud Démare ha finalmente rotto questa maledizione. L'obiettivo per il 2018 è quello di ripetersi, provando a dar filo da torcere con maggior costanza ai grossi calibri della specialità. A pilotarlo, come nel 2017, Davide Cimolai e Jacopo Guarnieri, subito integrati alla perfezione nella rosa: il friulano potrà poi togliersi delle interessanti soddisfazioni nei traguardi parziali delle prove di una settimana. Un preziosissimo nuovo ingresso è quello di Ramon Sinkeldam: il campione olandese fungerà da ultimo uomo nel treno e da secondo sprinter del lotto, provando a garantirsi maggior spazio rispetto a quello avuto nella precedente esperienza. Nel 2017 è piaciuta la crescita di qualità di Marc Sarreau, pronto a diventare un fattore nelle prove del calendario francese. Neoarrivato ma di talento purissimo è Benjamin Thomas: il formidabile pistard è buon velocista ma non solo, dato che si difende benissimo sulle côte. Occhio, perché potrà diventare un protagonista per il futuro.

Mathieu Ladagnous © FDJ Mathieu Ladagnous © FDJ[/caption]

PAVÉ: Il leader anche in questo specifico settore continua ad Démare: nessuno oltre al piccardo ha possibilità di raccogliere una top 10 in una delle grandi classiche delle pietre. La miglior carta escluso il vincitore della Sanremo 2016 risponde al nome di Matthieu Ladagnous che però, quando va bene, può cogliere un piazzamento attorno alla ventesima posizione. Gregario di fiducia sono Mickaël Delage e Olivier Le Gac mentre c'è interesse per capire cosa possa fare tra i grandi Valentin Madouas. Il figlio d'arte si è infatti piazzato tra i dieci nelle corse a tappe, nelle prove vallonate, nelle cronometro e anche sul pavé, con il settimo posto all'ultima Paris-Roubaix under 23. Ecco, vederlo in azione nella parte iniziale di stagione nelle Fiandre non sarà improbabile.

Arthur Vichot © FDJ Arthur Vichot © FDJ[/caption]

CLASSICHE: Ogni anno ci troviamo a fare il medesimo ragionamento: riuscirà Arthur Vichot a diventare un corridore di primo livello? La risposta ormai è la solita, ovvero negativa. Gli anni passano anche per il due volte campione nazionale che, fuori dall'Esagono, non convince (non parliamo di vincere) praticamente mai. Nel suo risulta più efficace a certi livelli Anthony Roux, spesso piazzato nelle varie prove in linea di primavera e autunno, aiutato anche da un discreto spunto veloce. Può essere promettente l'allampanato Bruno Armirail, più curiosità invece per vedere se il neoarrivato Georg Preidler si sia ripreso dopo qualche passaggio a vuoto nell'ultimo periodo.
Notizia di esempio
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