Arrivano le montagne al Tour de l'Avenir, vince il colombiano Tejada. Vansevenant nuovo leader
Dopo il giorno di riposo, il Tour de l'Avenir si sposta sulle Alpi con la Grésy sur Isère-La Giettaz di 106.4 km caratterizzata da varie brevi salite sin sul traguardo. Già nei primi metri c'è da registrare la caduta e il ritiro del tedesco Jonas Rutsch che, al pari del non partente, il britannico Tom Pidcock, porta a due abbandoni di corridori della top 10.
Numerosi i tentativi di fuga, tutti infruttuosi fino a quello nato attorno al km 50, nel corso della salita del Col du Vorger: si muovono l'italiano Stefano Oldani, i danesi Jacob Hindsgaul e Morten Hulgaard, i francesi Clément Champoussin e Nicolas Prodhomme, i belgi Sylvain Moniquet e Mauri Vansevenant, lo svizzero Joël Suter, il neerlandese Ide Schelling, l'ecuadoriano Jefferson Cepeda e il colombiano Harold Tejada.
Di questi, sulle rampe del seguente Col de Montessuit, perdono terreno prima Hindsgaul, Hulgaard, Schelling e Süter, poi imitati da Oldani: in vetta i sei superstiti transitano con 1'50" sul gruppo. Tutto invariato sul Col de la Forclaz, con scollinamento ai meno 28 km, così come poco cambia sulla successiva Côte de Crest Volland Cohennoz di ben 11 km, se non per la perdita di terreno di Cepeda e Prodhomme. Nel gruppo maglia gialla, ridotto a dieci unità, i due azzurri presenti sono la maglia gialla Giovanni Aleotti e Samuele Battistella, il quale prova l'attacco a 8 km dal termine, sulla salita finale verso le Giettaz, non facendo tuttavia la differenza.
Sono dunque quattro gli attaccanti rimasti, che approcciano l'ultima salita con 1'50" di vantaggio: dopo un gran lavoro, ai meno 4 km si fa da parte Moniquet così come non riesce più a rimanere a contatto, pochi metri più tardi, neppure Champoussin. Sono così in due a giocarsi il successo in volata, per altro alquanto combattuta e non priva di punzecchiature fra i due: a prevalere è Harold Tejada, che regala alla Colombia una soddisfazione dopo un Avenir sinora deficitario.
Il prossimo elemento dell'Astana ha battuto il belga Mauri Vansevenant; terza piazza a 18" per Clément Champoussin, quarta a 35" per Sylvain Moniquet. Nel gruppo a 2'05" , quinta posizione per Samuele Battistella e settima per Giovanni Aleotti, inframezzati dallo statunitense Matteo Jorgenson. Completano la top ten il belga Ilan Van Wilder, lo spagnolo Urko Berrade e il norvegese Tobias Foss.
In classifica Giovanni Aleotti deve cedere la maglia gialla a Mauri Vansevenant: il vincitore dell'ultimo Giro della Valle d'Aosta diventa così l'uomo da battere di quest'edizione della corsa francese, precedendo l'azzurro di 45", Foss di 50", Battistella di 1'15" e Jorgenson di 1'19". Domani spazio ad un'altra tappa alpina, ma decisamente bizzarra: la Brides les Bains-Méribel di soli 23.4 km è tutta in salita, fino ai 2261 metri del Col de la Loze, dove è posto il traguardo.