Bergen 2017, assegnati i posti alle varie nazionali
Manca un mese all'avvio dei Campionati mondiali su strada 2017. La guida dei possibili contingenti delle principali categorie
Uno dei (pochi, va detto) meriti delle recenti variazioni regolamentari adottate dall'UCI riguarda il cambiamento nel sistema di qualificazione per i Campionati mondiali. Rispetto all'arzigogolato metodo precedentemente in vigore, da Aigle hanno semplificato il procedimento, utilizzando il ranking mondiale per nazioni. Il cui periodo utile ai fini di questo conteggio è terminato il 15 agosto. Andiamo quindi ad analizzare, nelle varie categorie, i posti a disposizione nelle prove in linea; per quanto riguarda le cronometro, fatti salvi i posti nominali per campioni continentali e olimpici nonché per gli iridati in carica, ogni nazione può schierare due corridore.
Categoria élite maschile
Ogni nazione posizionata nelle prime dieci piazze del World Ranking può schierare nove atleti. Nessuna sorpresa, perché a conquistare tale diritto sono i paesi più indicati. Avranno contingente massimo, dunque, Belgio, Colombia, Spagna, Francia, Italia, Australia, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania e i padroni di casa della Norvegia.
Le nazioni dall'11° al 20° posto del suddetto ranking hanno a disposizioni sei dorsali a testa. Di tale lista fanno parte Polonia, Slovacchia, Irlanda, Slovenia, Danimarca, Stati Uniti, Svizzera, Repubblica Ceca, Portogallo e Russia. Cinque saranno dunque gli uomini a disposizione per i grandi favoriti per il titolo, ossia Michal Kwiatkowski e Peter Sagan.
Le nazioni dal 21° al 30° posto possono presentarsi con tre corridori. È il caso di Lussemburgo, Austria, Sudafrica, Nuova Zelanda, Canada, Bielorussia, Ucraina, Kazakistan, Eritrea e Estonia. Squadre che possono provare a scombinare i piani ma che non presentano di certo nomi buoni per il podio.
Le nazioni dal 31° al 50° posto hanno la facoltà di schierare un ciclista. In questo gruppone ecco trovare Lettonia, Iran, Marocco, Romania, Lituania, Venezuela, Argentina, Turchia, Costa Rica, Giappone, Ecuador, Croazia, Ruanda, Brasile, Svezia, Corea del Sud, Algeria, Tunisia, Cina e Azerbaigian. Stona la presenza delle due compagini baltiche; i lituani hanno pagato caro la perdurante assenza di Ramunas Navardauskas, ai box per un problema di natura cardiaca.
Alle nazioni già elencate, possono aggiungersi quelle aventi corridori tra i primi 200 posti della classifica individuale e non aventi a disposizione posti in base al precedente metodo. Ma questa opzione non si attiva; il più vicino a questa soglia è Tsgabu Grmay; ma l'etiope della Bahrain Merida staziona al 433° posto, ben distante come il moldavo Cristian Raileanu (Team Differdange-Losch). 487°, e il greco Charalampos Kastrantas (Dare Viator Partizan), che si trova al 493° posto.
Non entra in vigore neppure la postilla dedicata ai campioni in carica non ancora qualificati, a cui è riservato un posto nominale. Sia il campione mondiale uscente (lo slovacco Peter Sagan), che il campione olimpico (il belga Greg Van Avermaet), che il campione europeo (il norvegese Alexander Kristoff), che il campione panamericano (il colombiano Nelson Soto), che il campione asiatico (il sudcoreano Park Sanghong), che il campione africano (il sudafricano Willie Smit), che il campione oceanico (l'australiano Lucas Hamilton) sono componenti di nazioni già qualificate.
Tuttavia il computo finale è passibile di variazioni. Nel caso di dorsali non pienamente utilizzati dalle nazioni già qualificate, questi vengono assegnati a scalare alle nazioni dal 31° posto in poi. Ad esempio, se la Repubblica Ceca decide di utilizzare solo 2 dei 6 posti a disposizione, Lettonia, Iran, Marocco e Romania potrebbero gareggiare con due atleti a testa.
Se, invece, una nazione decide di non usufruire di tutti i posti a sua disposizione, questi andrebbero alle nazioni non ancora qualificate, vale a dire quelle dal 51° posto in giù del World Ranking. Limitandoci ai primi quindici, nell'ordine questi paesi sono Grecia, Bulgaria, Cile, Hong Kong, Guatemala, Mongolia, Moldavia, Finlandia, Etiopia, Ungheria, Repubblica Dominicana, Serbia, Burkina Faso, Albania e Cuba. Ad esempio, se la Repubblica Ceca decide di non utilizzare nessuno dei 6 posti a disposizione, le prime sei nazioni dell'elenco precedente avrebbero la possibilità di essere presenti con un atleta a testa.
Categoria élite femminile
Ancora più semplice il calcolo relativo alla massima categoria femminile. Le prime cinque nazioni del World Ranking femminile possono schierare sette atlete. È il caso di Paesi Bassi, Italia, Australia, Stati Uniti e Gran Bretagna; in quest'ultimo caso si è assistito ad una lotta fino all'ultima gara con la nazione seguente distanziata di stretta misura.
Le nazioni dal 6° al 15° posto della graduatoria hanno la facoltà di portare sei cicliste. Nell'ordine si tratta di Polonia, Belgio, Danimarca, Germania, Canada, Finlandia, Sudafrica, Francia, Norvegia e Spagna. Le nazioni dal 16° al 20° posto possono presentare cinque atlete: diritto valido per Svezia (distanziata dalle iberiche per soli 2 punti), Cuba, Lussemburgo, Russia e Bielorussia. Tutte le altre nazioni, senza distinzione di piazzamento in classifica, hanno la possibilità di portare tre atlete.
Diversamente dal caso maschile, le detentrici dei vari titoli hanno un posto personale assicurato a prescindere dal contingente della nazione. A giovarsene maggiormente sono i Paesi Bassi, che vantano la campionessa olimpica (Anna van der Breggen) e quella europea (Marianne Vos); le orange, principali avversarie delle azzurre, saranno così in gara con ben nove ragazze.
Gli altri posti aggiuntivi vanno alla Danimarca, grazie alla campionessa mondiale uscente Amalie Dideriksen, e alle rimanenti campionesse continentali di Africa (la mauritiana Aurélie Halbwachs), America (la cilena Paola Muñoz), Asia (Qianyu Yang di Hong Kong) e Oceania (l'australiana Lisen Hockings).
Categoria under 23 maschile
Rimane, invece, decisamente più intricato il conteggio relativo a questa categoria. Questo perché vengono utilizzate le classifiche continentali, creando una variazione di posti e piazzamenti utili per ciascun continente.
Per quanto riguarda l'Europa, le prime quindici nazioni dello Europe Tour Ranking under 23 hanno diritto a cinque partenti. Si tratta di Francia, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Gran Bretagna, Russia, Norvegia, Italia, Polonia, Spagna, Bielorussia, Estonia, Slovenia, Germania e Irlanda.
Le nazioni dal 16° al 20° posto possono presentare quattro atleti. È il caso di Svizzera, Portogallo, Lettonia, Ungheria e Grecia. Le nazioni dal 21° al 27° posto possono schierare tre corridori. Tale regola vale per Finlandia, Azerbaigian, Serbia, Svezia, Ucraina, Repubblica Ceca e Lussemburgo.
Per quanto riguarda le Americhe, sono dieci le nazioni che usufruiscono dei pass. Le prime tre (Colombia, Stati Uniti, Canada) avranno a disposizione cinque posti a testa; le seguenti tre (Ecuador, Venezuela, Argentina) potranno presentare quattro atleti mentre i paesi dal 7° al 10° posto (Costa Rica, Panama, Porto Rico, Guatemala) si vedono assegnare tre posti.
Per quanto riguarda l'Asia, sono sette i paesi che si vedono premiare per le prestazioni. I primi due (Kazakistan, Corea del Sud) avranno cinque posti; i successivi due (Cina, Giappone) potranno presentarsi con quattro atleti a testa; le nazioni dal 5° al 7° posto (Mongolia, Hong Kong, Iran) avranno tre pass.
Per quanto riguarda l'Africa, sono cinque le nazioni premiate. La prima (Eritrea) con cinque atleti; la seconda (Marocco) con quattro; i paesi dal 3° al 5° posto (Ruanda, Sudafrica, Algeria) con tre. Decisamente più semplice la situazione dell'Oceania: la prima nazione (Australia) ha cinque partenti, la seconda (Nuova Zelanda) tre.
A complicare ancor più il panorama, arriva la postilla relativa alla qualificazione degli atleti di paesi senza posti assegnati. E per scoprire di chi si tratta bisogna utilizzare i singoli ranking continentali individuali; che vengono calcolati in modo unico, unendo quindi élite e under 23. Ai fini di tali aggiunte, ovviamente, devono essere calcolati i soli atleti under 23. Questi posti (uno per nazione) non sono nominali, per cui chi si trova in tale ranking garantisce la presenza al proprio paese ma non a se stesso.
Senza stare ad elencare le varie particolarità diverse per ogni continente, usufruiscono di tale opportunità solo Brasile (grazie a Caio Godoy), Cile (grazie a Matias Muñoz), El Salvador (grazie a Byran Mendoza) e Messico (grazie a José Alfredo Santoyo). Vi è poi la possibilità, per le nazioni facenti parte della Coppa delle Nazioni under 23 e non ancora qualificate, di poter portare tre atleti. L'unica nazione, al momento, in possesso di tale requisito è il Vietnam. Sempre a proposito di Coppa delle Nazioni, challenge che si concluderà con il Tour de l'Avenir, le prime cinque nazioni avranno un posto in più. Anche in questo caso confermato il posto in più per i campioni continentali in carica.