Iser-beat non perde il ritmo
Anche a Tabor non c'è trippa per gatti: Eli stacca tutti nel sesto giro e si aggiudica il tris, battuti Van der Haar, Vanthourenhout e Sweeck. Buon diciassettesimo posto per Stybar
Il circuito di Tabor, grande classico della Coppa del Mondo, torna in una collocazione ottobrina dopo qualche edizione in cui si era corso in là nella stagione. Ne consegue un circuito asciutto e senza ghiaccio, l'ideale per un finale aperto a più soluzioni e con una possibile volata. Già la prova under 23 soddisfa le aspettative e vive tutta sulla sfida fra i tre enfant prodige belgi Thibau Nys, Jente Michels e Witse Meeussen, messisi in evidenza già prima della trasferta americana nelle gare con gli élite (Nys ha dalla sua anche i due recenti quinti posti in America alle spalle di Iserbyt e compagnia). Alla fine a spuntarla è proprio il figlio di Sven, avvantaggiato da uno spunto veloce a dir poco strepitoso, che anche su strada gli varrà soddisfazioni. Michels chiude secondo, mentre un imprevisto impedisce a Meeussen di salire sul podio (il belga termina incredibilmente quindicesimo), che viene così completato da un altro giovane rampante proveniente dalle Fiandre, Emiel Verstrynge. Quarta piazza per Joran Wyseure, il campione del mondo, il quale precede l'ex iridato Pim Ronhaar, totalmente svantaggiato, lui che nel fango ci sguazza alla grande, da questo percorso veloce e scorrevole. Sesto un po' nella sorpresa generale lo statunitense Andrew Strohmeyer, il quale precede lo svizzero Dario Lillo, vecchia conoscenza della categoria, e il neo-U23 David Haverdings, sicuramente uno dei prospetti da seguire con maggior attenzione in questo avvio di stagione. Ottimo il piazzamento di Davide Toneatti, nono a 1'21" dal vincitore e meritatamente nella top ten chiusa da Danny van Lierop. Piazzati bene anche gli altri italiani: tredicesimo Lorenzo Masciarelli, diciottesimo Samuele Leone e ventesimo Tommaso Bergagna.
Tra gli élite i nomi da tener d'occhio sono sempre gli stessi, partendo dal dominatore dell'ultima Coppa Eli Iserbyt, arrivando al suo compagno Michael Vanthourenhout e passando per Lars van der Haar, rientrato in anticipo dall'America per preparare questo appuntamento, Laurens Sweeck e Quinten Hermans, tornato giovedì in campo ad Ardooie e subito vittorioso (battendo fra gli altri proprio Sweeck). Inoltre, grande curiosità del pubblico locale e non solo per la partecipazione di Zdenek Stybar, che si è posto come prossimo obiettivo nel ciclocross il Mondiale di Tabor 2024 e vuole iniziare già da questa stagione a riprendere il feeling con il mezzo e con i tracciati del fuoristrada.
Partenza ottima per Hermans e Sweeck, non benissimo Iserbyt, ma comunque il gruppone procede super compatto per il primo giro seguendo il ritmo dettato prima da Hermans e poi da Vanthourenhout. Intorno alla ventesima posizione Stybar, che su un percorso così veloce può sicuramente trovarsi a proprio agio. Sulla stessa falsariga della prima tornata anche la successiva, dove tenta fortuna Kevin Kuhn, disinnescato da Sweeck ed Hermans, fin troppo generosi in queste prime battute. Superato il primo quarto di gara ci prova Ryan Kamp ed è ancora il campione belga di Anversa 2020 a reagire.
Iserbyt, rimasto passivo nelle prime due tornate, si porta davanti all'inizio della terza e prova la sparata. Sweeck c'è, gli altri un po' meno, ma grazie al lavoro di Hermans anche Vanthourenhout, Van der Haar, Kamp e il campione ceco Michael Boros tornano sotto, seguiti da altri atleti pochi secondi più tardi. Già questa accelerazione, nonostante sia risultata inutile per creare selezione, è utile a dare indicazioni importanti: Eli rimane il favorito, ma anche oggi Laurens gliela farà sudare; tutti gli altri partono sfavoriti.
Come al solito la Pauwels cerca di sfruttare il gioco di squadra e manda in avanscoperta Vanthourenhout. Sweeck soffre inizialmente la sgasata, ma poi va a chiudere sul finire della quarta tornata, un po' come a Fayetteville. Tutti questi sforzi, però, rischia di pagarli più avanti. Dopo questa nuova accelerazione, comunque, in testa si è selezionato il solito quintetto: oltre all'atleta della Crelan e Michael ci sono anche LVDH, Iserbyt ed Hermans, quest'ultimo abbastanza sofferente. La quinta tornata è di sostanziale calma nonostante le provocazioni Pauwels a cui Sweeck risponde con un paio di spallate ben assestate, disincentivando così ogni velleità d'attacco. A causa del ritmo non altissimo rientra sulla testa della corsa un folto gruppetto di outsider, guidato dal trio Niels Vandeputte-Kuhn-Jens Adams.
Non appena i succitati si rifanno sotto, Iserbyt riparte senza però scattare con decisione; è un errorino di Sweeck dopo la prima scalinata a dare il la all'evasione del belga. Eli non si fa offrire l'assist due volte e rilancia scavando il gap nei tratti esplosivi, dov'è per distacco il più forte del circus (almeno fino al ritorno di Van der Poel). Sweeck si riavvicina un po'alla volta e a due giri dalla fine dista soli 3" dalla testa della corsa. Alle sue spalle Vanthourenhout fa ricucire il gap dal secondo posto a Van der Haar, completamente passivo nei primi tre quarti di gara. Il campione europeo con una fucilata si porta a ruota di Laurens e lì rimane fino a che non si accorge che la batteria dell'alfiere della Crelan è ormai scarica dopo cinquanta minuti di continue rincorse.
LVDH pianta lì Laurens e Michael, provando sullo slancio dello scatto a riportarsi su Iserbyt. In un attimo mangia al battistrada metà del distacco e al suono della campana paga 6" da Eli, mentre Sweeck e Vanthourenhout sono a 22". Il testa a testa virtuale lo stravince Iserbyt, che già dopo meno di metà tornata ha messo le cose in chiaro: a meno di problemi meccanici sarà tris anche per lui, proprio come per la compagna di squadra Van Empel. All'arrivo il folletto di Kortrijk giunge braccia al cielo, 5" prima di LVDH, il quale come suo solito spinge sino alla linea. Podio completato da Vanthourenhout (a 26") che con uno scatto nell'ultimo giro ha staccato Sweeck, quarto a 32" al termine di una prova generosissima, fin troppo. Hermans difende la top five dall'attacco di Adams e Vandeputte, rispettivamente sesto e settimo a 48" e 53". Il campione svizzero Kuhn è ottavo a 59", quello ceco Boros nono a 1'05" e il fratello di Toon Aerts, Thijs, completa la top ten a 1'05". Grande festa al traguardo anche per il diciassettesimo arrivato, il tre volte campione del mondo Zdenek Stybar, autore di una buona gara nella quale è rimasto costantemente tra quindicesimo e ventesimo posto senza mai calare il proprio passo. L'unico italiano al via, Gioele Bertolini, è ventitreesimo a 3'24".