Tour de France, tensione in casa UAE: anche Yates alza la voce
Nervi tesi nella squadra emiratina dopo quanto accaduto sul Galibier tra Juan Ayuso e João Almeida: anche Adam Yates si è lamentato dell'accaduto
La giornata di martedì 2 luglio è stata una di quelle che potrebbero rimanere nella storia del Tour de France 2024. Tadej Pogacar, infatti, ha rifilato i primi secondi di distacco ai suoi più immediati inseguitori, Remco Evenepoel e Jonas Vingegaard su tutti dopo il tentativo, non pienamente riuscito, sulle pendici del San Luca qualche giorno prima. Oltre al successo dello sloveno a Valloire, però, in casa UAE Team Emirates ha fatto notizia il plateale gesto di João Almeida, che ha chiesto con insistenza al compagno Juan Ayuso di portarsi in testa al gruppo e di fare il suo lavoro per il capitano.
Yates: “Ho dovuto fare il mio lavoro prima perché qualcuno non era in posizione”
Un gesto che non è passato inosservato, anche se forse non si è dato il giusto peso dal punto di visto mediatico, e che in realtà nascondeva più dissapori di quanti potessimo immaginarne. Ed è ben chiaro dalle dichiarazioni rilasciate da Adam Yates, che ai microfoni di ‘ITV Cycling’ ha spiegato la reale situazione venutasi a creare: “Ho dovuto fare il mio lavoro in anticipo perché alcuni ragazzi non erano in posizione. Conosco il mio ruolo e sono felice di farlo. Ognuno conosce il piano e il proprio lavoro, però non è facile stare davanti quando è necessario. Suppongo che questo arriverà con l'esperienza. Finché il capitano finalizza il lavoro non importa l'ordine in cui tiriamo”.
Successivamente ha provato Joxean Matxin, uno dei direttori sportivi presenti al Tour de France 2024 con l'UAE Team Emirates, a nascondere la polvere sotto al tappeto ai microfoni di ‘COPE’: “Avevamo un piano, ma i corridori lo hanno cambiato in base alla loro intelligenza. Per esempio, Adam Yates aveva detto di non sentirsi al meglio e quindi aveva iniziato a tirare prima. Mi è piaciuto molto. Poi Almeida e Ayuso hanno deciso di darsi cambi più corti tra loro. Ed è stato meglio così, è stata una scelta molto intelligente”.
Ayuso: “Il gesto di Almeida non era necessario”
Tentativo vano quello di Matxin, anche perché lo stesso Juan Ayuso ha poi fornito la sua versione dei fatti ad ‘AS’, negando problemi di squadra nonostante comunque non le abbia mandate a dire al suo compagno João Almeida: “All'interno della squadra le cose sono tranquille, non ci sono problemi. Sì, è vero che a volte quei gesti non sono necessari e sul Galibier non erano necessari, ma è andata così”. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno altri gesti di questo tipo, ma in ogni caso questi nervi tesi potranno essere una componente da non sottovalutare nel corso della Grand Boucle.