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Gand-Wevelgem 2021 - Dieci nomi

27.03.2021 21:00


Partenza: Ieper ore 10
Arrivo: Wevelgem ore 16 circa

Analisi del percorso: Qualche giorno fa, analizzando la Brugge-De Panne, notavamo come l'assenza di vento avrebbe reso più povera di contenuti tecnici e spettacolari quella corsa. In effetti la ex Tre Giorni è scivolata via abbastanza piatta. Ma con i 248 km della Gand-Wevelgem ci si rifà alla grande. Intanto si ripercorre un pezzetto di quella strada, proprio il famigerato De Moeren, rettilineo infinito e spazzato dalle correnti, che domani non dovrebbero mancare. Certo è un tratto che viene nella prima metà di gara, quindi rischia di non essere determinante. Ma ugualmente potrà indirizzare la corsa. Dopo la partenza di Ieper e un anello a est per scaldare la gamba, si sale verso il mare e tornando giù si costeggia il confine francese, passando appunto da De Moeren, subito dopo la citata De Panne, e andando poi di volata verso la zona dei muri: primo giro con Scherpenberg, Vidaigneberg, Baneberg, Monteberg e Kemmelberg; quindi si "sfora" verso l'enclave vallone intorno a Ploegsteert (gli inglesi la chiamavano Plugstreets, e il nome rimane a indicare i tre tratti di sterrato che da qualche anno danno ulteriore pepe alla corsa), per poi tornare a fare un secondo passaggio di Monteberg e Kemmelberg. Al terzo giro si rifanno Scherpenberg, Vidaigneberg e Baneberg, e si risale al Kemmelberg ma non dal versante del Belvedere, bensì da quello, molto più duro, dell'Ossario. Da lì al traguardo 35 chilometri di inseguimenti furibondi. Se c'è una corsa che è riuscita, in questi anni, a darsi una veste rinnovata, molto più affascinante e intrigante rispetto alla vecchia versione, è la Gand. Anche stavolta lo spettacolo non mancherà, statene certi.

1.Mads Pedersen


Campione in carica, il percorso gli sorride coi muri lontani dall'arrivo. Anticiperà i migliori nei tratti in asfalto o terrà i compagni per ricucire nei 35 km conclusivi? Punto a favore: ad Harelbeke si è ritirato, risparmiandosi tanta fatica a differenza dei rivali. La Trek può contare anche su Jasper Stuyven, in caso di gara esplosiva.

2.Sam Bennett


Implacabile nelle volate sinora, si testa su un terreno che non gli è congeniale al 100%. Molto importante per gli esiti della sua corsa, ma anche per quella di tutti gli altri, la tattica che utilizzerà la Deceuninck, compagine in grado di tenere a portata di mano gli attaccanti e condurre il capitano irlandese allo sprint finale.



3.Zdenek Stybar


Apparso brillantissimo nell'E3 può essere la carta del Wolfpack in caso di corsa resa dura dalle condizioni atmosferiche o dalla battaglia tra i big. Con la Deceuninck si cade comunque in piedi, basti citare Yves Lampaert o Davide Ballerini (pronto a mettersi in gioco dovesse mancare Bennett).

4.John Degenkolb


L'anno passato su queste strade si comportò molto bene. Rallentato ieri da una foratura, troverà domani un tracciato meno esigente, nel quale potrà esprimersi al suo meglio. Fa paura a tutti in uno sprint a ranghi non compatti.



5.Wout Van Aert


Brutto cedimento nel finale di Harelbeke, al termine di una giornata spesa tirando per chilometri e chilometri insieme a Van der Poel. Bisogna verificare se si è ripreso, ma ha per l'ennesima volta i favori del pronostico. Difficilmente rischierà la volata contro Bennett e Merlier, per cui lo vedremo, con ogni probabilità, tentare qualche attacco da lontano, nella speranza di mettere in croce le gambe dei migliori sprinter.

6.Christophe Laporte


Il francese della Cofidis è tra i velocisti più resistenti dell'intero panorama mondiale. Alla Parigi-Nizza ha colto due secondi posti al termine di frazioni esigenti altimetricamente, a conferma della sua classe. Un arrivo con 20-30 corridori tutti insieme sarebbe l'ideale per lui.



7.Tim Merlier


In questa stagione quando gli è stato assegnato il ruolo di capitano non ha mai fallito. Vincitore anche a Le Samyn, corsa per nulla semplice, può guardare con fiducia alla Gand, consapevole di essere uno dei migliori velocisti al mondo, ma temendo meno di altri i muri.

8.Anthony Turgis


Solidissimo nelle classiche degli ultimi mesi (compreso il Fiandre 2020). Paga dai migliori in termini di velocità, ma non è assolutamente fermo in volata. Dovesse esserci nei 30 chilometri finali una situazione simile a quella dell'anno scorso non andrebbe sottovalutato.



9.Arnaud Démare


In una stagione dove tutto sta girando per il verso sbagliato questa corsa può essere uno spartiacque: difficilissimo vincere, può però ottenere un buon risultato, supportato da due ottimi corridori come Geniets e Küng.

10.Giacomo Nizzolo


Speranza, insieme a Ballerini e Trentin, del Belpaese. La sfida sarà resistere lungo i muri e i tratti sterrati. Riuscisse a essere nel primo gruppo alla fine, meglio non porsi limiti.


a cura di Pietro Mauriello

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