Chi la Dunbar la vince: la Vuelta balla irlandese, O'Connor traballa
Nell'undicesima tappa della corsa iberica arriva ancora la fuga, vinta dall'irlandese della Jayco AlUla, Roglič rosicchia altri 37" all'australiano
L'undicesima tappa della Vuelta a España 2024 è stata vinta da Eddie Dunbar (Jayco AlUla), che ha regolato una numerosissima fuga (che è arrivata a contare trentotto corridori). L'irlandese ha battuto Quinten Hermans e Max Poole con un'azione decisa portata all'ultimo chilometro. Nel gruppo dei migliori, Primož Roglič ed Enric Mas hanno nuovamente attaccato la maglia rossa Ben O'Connor, che non ha resistito a lungo e ha dovuto cedere altre 37". Anche Richard Carapaz, uscito malconcio da una caduta, ha pagato una quindicina di secondi lasciando a Mas il terzo posto in classifica.
Vuelta a España 2024, la cronaca dell'undicesima tappa
L'undicesima tappa della Vuelta a España 2024 partiva e arrivava al Campus Tecnológico Cortizo Padron. Nel mezzo 166.5 km con due gpm di terza categoria e due di seconda. Il primo era Puerto San Xusto (3a cat,10.2 km al 4.2%). Dopo di esso si ripassava sul traguardo prima di rifare la salita dal versante di Puerto Aguasantas (3a cat 5.7 km al 6.1%), che veniva poi ripetuta, sempre dallo stesso versante Dopo un'altra asperità che si incontrava dopo il traguardo volante, con scollinamento a 27 km dall'arrivo, che faceva da antipasto al Gpm di Puerto Cruxeiras (3a cat, 2.9 km all'8.9%) che finiva a soli 8 km dal traguardo, prima della discesa, che terminava a 2.5 dall'arrivo.
Non sono ripartiti questa mattina Lorenzo Rota
(Intermarché-Wanty), Patrick Konrad (Lidl-Trek),Thymen Arensman (INEOS Grenadiers).
Il primo a cercare di avvantaggiarsi è stato Pablo Castrillo (Kern Pharma), ma il gruppo non ha lasciato spazio: per 25 km la media è stata di 50 km orari, e nessuno è riuscito ad avvantaggiarsi, nonostante i numerosi attacchi. Finalmente Jhonathan Narvaez (INEOS Grenadiers), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Mathias Vacek (Lidl-Trek), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Mauro Schmid e Callum Scotson (Jayco-AlUla) e di nuovo Pablo Castrillo (Kern Pharma) hanno creato un piccolo gap, ma neanche questo tentativo è durato più di quattro chilometri. Sulla prima salita è stato il turno di Marco Frigo (Free Palestine), Urko Berrade (Kern Pharma), Sam Oomen (Lidl-Trek), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Louis Meintjes (Intermarché-Wanty) e Ruben Fernandez (Cofidis) cercare la fuga su Puerto San Xusto, ma senza riuscirci: Frigo ha però conquistato i tre punti in palio sul Gpm.
Sulla discesa è partito Victor Campanaerts (Lotto Dstny), inseguito da Jhonatan Narvaez (INEOS Grenadiers), Reuben Thompson (Groupama-FDJ), Filippo Zana (Jayco-AlUla), Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Max Poole (dsm-firmenich PostNL), Ion Izagirre (Cofidis), Gianmarco Garofoli (Astana-Qazaqstan) e Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi).
Un altro folto gruppo di fuggitivi si è poi riportato su di loro: alla fine ne è nata una fuga di ben 38 corridori: tra di loro, oltre ai sopraccitati, Frigo, Patrick Gamper,Daniel Martínez e Nico Denz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Brandon Mc Nulty (UAE Emirates), Eddie Dunbar (Jayco-AlUla), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck) Ion Izagirre e Guillaume Martin (Cofidis) George Bennet (Free Palestine) Attila Valter (Visma-Lease a Bike) e Carlos Verona (Lidl-Trek). Nel frattempo la Jayco-AlUla ha dovuto rinunciare a Chris Harper, ritiratosi. Anche Richard Carapaz (EF Education-Easy Post ) ha rischiato con una brutta caduta, cavandosela però con alcune conclusioni sul fianco destro. Un altro ritiro pesante arriverà più tardi. e toccherà a Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny): il belga, quindicesimo in generale era in vistosa difficoltà, e verrà portato via in ambulanza dicendo di essersi sentito mancare sulle salite di oggi.
Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) intorno ai -90 ha cercato con un'azione solitaria la fuga nella fuga. È stato soprattutto la Free Palestine con Frigo ad inseguire Meurisse: Bennet sperava infatti di rientrare in classifica trovandosi a 9'50" dalla maglia rossa di Ben O'Connor (Jayco AlUla)il gruppo dei fuggitivi è arrivato ad avere più di sei minuti di vantaggio intorno ai -50, quando Xandro Meurisse aveva circa 1' di vantaggio, e il gruppo inseguitore si sfoltiva sul secondo passaggio su Puerto Aguasantas.
Ripreso Meurisse, battaglia tra i fuggitivi
Il belga è poi stato ripreso a 30 km dalla fine, quando la fuga contava ancora una trentina di unità e 5'30" sul gruppo principale. Denz e Gamper nel frattempo si erano staccati dalla fuga ed erano rientrati a dar man forte a Primož Roglič (Red Bull-Bora-Hansgrohe), che aveva messo i propri compagni con convinzione in testa a tirare. Ai-15 Campaneerts ha provato di nuovo un attacco durante il rifornimento, in vista dell'ultima salita, quella a Puerto Cruxeiras , ma senza successo, dando il via a una serie di attacchi, prima da parte di Gijs Leemreize (DSM-firmenich PostNL) e Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers), poi da Carlos Verona (Lidl-Trek), Max Poole (DSM-firmenich PostNL), Filippo Zana (Jayco AlUla) e Urko Berrade (Kern Pharma).
Attacca Roglič
Proprio sul Puerto Cruxeiras nel frattempo Primož Roglič ha lanciato la propria accelerazione seguito da Enric Mas (Movistar): Ben O'Connor ha subito perso contatto. Con Mas Roglič si erano avvantaggiati poi anche Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Mathias Skjelmose (Lidl-Trek), Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers) e David Gaudu (Groupama-FDJ). Dagli attaccanti anche Dani Martínez ha aspettato Roglič per aiutarlo ad aumentare il gap su O'Connor in discesa, dove l'australiano pagava ormai una trentina di secondi.
Dunbar vince, Roglič guadagna
Nel frattempo, ripresi Verona, Zana, Poole e Berrade, n gruppo di una quindicina di corridori si giocava la vittoria: all'ultimo chilometro è partito Eddie Dunbar: azione davvero potente quella dell'irlandese, a cui nessuno ha cercato di rispondere, e che gli ha permesso di arrivare al traguardo cogliendo la quarta vittoria in carriera. Dietro di lui Quinten Hermans ha battuto Max Poole nella volata per il secondo posto
Roglič è riuscito a guadagnare all'arrivo 37" su O'Connor, che resta maglia rossa con 3'16" di vantaggio sullo sloveno. In terza posizione sale Mas (3'58" il ritardo dello spagnolo) che scavalca Carapaz: l'ecuadoriano infatti non è riuscito a seguire il gruppo dei migliori, perdendo una quindicina di secondi. Guadagnano in classifica anche Carlos Rodríguez, che diventa sesto e sfila la maglia bianca a Florian Lipowitz (Red Bul -BORA-hansgrohe) per 6" e George Bennet, che ora è decimo
Maglia verde sempre a Wout van Aert (Visma-Lease a Bike) con 81 punti di vantaggio su Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), maglia a pois ad Adam Yates (UAE Emirates).
Domani altra tappa senza pianura con 3100 metri di dislivello e con una salita finale di 15 km al 4,5% e gli ultimi due al 7-8%.