Brand e Iserbyt, una poltroncina per due
Lucinda ed Eli continuano a dominare la scena nel Superprestige: a Merksplas la prima batte Annemarie Worst e Denise Betsema, il secondo piega Quinten Hermans e Laurens Sweeck
La Coppa del Mondo ha scelto la domenica come collocazione per quattordici delle sue sedici prove (Fayetteville e Rucphen uniche eccezioni), costringendo challenge storiche quali Superprestige e X2O a virare sul sabato per le proprie tappe. Ovvia conseguenza il sovraffollamento del calendario ed una necessaria selezione degli obiettivi da parte degli atleti, iniziando dalle giovanissime Van Anrooij, Van Empel, Pieterse e Vas, le quali hanno deciso di dare la precedenza alla CDM e sacrificare gli altri eventi. Oltre a loro, tra i grandi assenti odierni anche Vanthourenhout, alle prese con un raffreddore che sta mettendo in dubbio la sua partecipazione domani a Koksijde. C'è da dire però che il belga aveva già snobbato gli altri round del SP, ed è quindi possibile che la sua scelta sia frutto di programmazione.
Oggi dunque in programma l'ultima frazione prima del giro di boa del Superprestige, a Merksplas, località “giovane", alla seconda edizione della propria storia, iniziata con la volontà di sostituire degnamente la tradizionale tappa di Hoogstraten. Tracciato non particolarmente esigente, caratterizzato da lunghi rettilinei, un tratto tecnico del bosco e sul finire del giro un banco di sabbia, preceduto dalle tavole.
Partenza con caduta tra le donne, e una sfortunatissima Cant, rientrata dopo l'infortunio patito a Niel dieci giorni orsono, che l'ha costretta a saltare anche Leuven e Tabor, finisce a terra subito dopo il via. Per lei ovviamente gara in rimonta, conclusa con un degnissimo dodicesimo posto, davanti a Honsinger, sempre in difficoltà sui tracciati scorrevoli. Per quanto riguarda le posizioni di vertice, invece, da segnalare lo scatto iniziale di Alvarado, molto reattiva allo start. Brand non si fa prendere in castagna e si porta immediatamente in testa, seguita a ruota da Inge Van der Heijden. Quarta, quinta e sesta piazza occupate delle altre big, cioè Worst, Betsema e Kastelijn. Un piccolo errore della campionessa neerlandese dà il la alla coppia di testa, con l'iridata che annusa subito l'odore della vittoria e si lancia verso una cavalcata solitaria.
La reazione del gruppetto non è immediata e già al termine della prima tornata Lucinda può contare su un margine di circa 10" sulle inseguitrici: Worst, Van der Heijden, Kay, Kastelijn, Betsema e Alvarado. Annemarie forza l'andatura e con lei rimangono solamente Ceylin e Yara, particolarmente a proprio agio in un percorso che non nasconde particolari insidie tecniche. Denise inizialmente cede qualcosa ma riesce a rientrare grazie alla sua rinomata abilità sulla sabbia; non lascia spazio a tentennamenti e da quel momento in poi gestisce in prima persona l'inseguimento, distanziando Alvarado già nel corso del terzo giro. Il passo di Brand, però, è troppo anche per Betsema ed è presto chiaro a tutti che il trio orange si giocherà le due rimanenti posizioni sul podio.
Nonostante qualche avvicendamento in testa al drappello inseguitore è, come detto, principalmente Betsema a tirare, riuscendo nel penultimo giro a staccare Kastelijn sul zand-bak. Worst prende in mano la situazione, per rendere complicato e il più sofferto possibile il rientro della connazionale. La vice campionessa del mondo riesce nel proprio intento e conclude in seconda posizione la prova di Merksplas, a 19" da Brand, la quale ha gestito il vantaggio con un occhio alla gara di domani a Koksijde. Terza Betsema a 21" e quarta Kasteljn a 23". Lontana più di un primo Alvarado, anche lei tenutasi qualche energia in serbatoio in vista della Coppa. Rimonta fino al sesto posto per Bakker, che dà segnali di continuità dopo i primi spiragli di ripresa intravisti a Niel. A completamento della top ten Van der Heijden, Van Alphen, Kay e Clauzel. In classifica Brand vola in testa con 56 punti, seguita a stretto giro di posta da Worst e Betsema, entrambe 55 punti.
Iserbyt si prende la rivincita di Tabor
In campo maschile attesa per la rivincita di Tabor fra Iserbyt e Van der Haar, con Sweeck, Aerts ed Hermans nel ruolo di sfidanti. È quest'ultimo il migliore in partenza, marcato stretto da Kamp, Sweeck e due suoi compagni della Tormans: l'esperto Van Kessel e il promettente Verstrynge. Un po' più indietro Iserbyt e Aerts, mentre LVDH rimane invischiato nella lotta senza esclusione di colpi per un buon posizionamento. A metà giro il campione europeo U23 sorpassa il battistrada e va a condurre in prima persona il gruppetto. Terzetto in testa al termine della prima tornata, con Sweeck ed Hermans a ruota di Kamp. Inseguitori, tra i quali è presente anche Thibau Nys, guidati da Toon, Eli e Vandebosch. Van der Haar in caccia ancor più in fondo.
Solo Aerts e Iserbyt sono in grado di riprendere i tre davanti, ma il campione europeo ad inizio terzo giro si produce in un'accelerata notevole, riportando tutti sotto. In questa tornata è Toon a fare il ritmo e il gruppo si sfilaccia di conseguenza, anche se i migliori rimangono tutti assieme. Sweeck prende il comando delle operazioni e approfittando di un errore di Hermans scappa via, seguito da Aerts. Laurens desta un'ottima impressione in questa fase e lo stesso Toon è chiamato ad uno sforzo intenso per rimanergli vicino. Iserbyt non molla e riaggancia il duo sfruttando la propria agilità ed esplosività, con Quinten brillante sulle ruote. Siamo vicini a metà gara, ma non c'è spazio per la tregua, con i quattro che continuano il forcing per staccarsi l'un l'altro. Nonostante ciò Van der Haar riesce a rientrare proprio nel corso del quinto giro, poco prima che Iserbyt scagli il primo attacco di giornata.
Una foratura e una caduta mettono fuori gioco, rispettivamente, Nys e Kamp, i quali con la testa sono già alla tappa di domani e devono rinunciare ad un posto in top ten. Lotta nella settima tornata per prendere in prima posizione il tratto tecnico con Sweeck e Aerts che fanno a spallate. Un altro errore di Hermans, sempre nello stesso punto dove aveva già sbagliato nel quarto giro, permette ai due di guadagnare un buon margine sui rivali, che rientrano senza grossi affanni. Proprio Iserbyt coglie di sorpresa gli altri e tra la fine dell'ottavo e l'inizio del nono round mette la parola fine sulla corsa odierna, staccando definitivamente Aerts dopo un'entrata cattiva nel pezzo tecnico.
Hermans si lancia all'inseguimento del leader nel decimo e ultimo giro, ma senza risultato: il campione della Pauwels vince la decima prova stagionale, la terza nel Superprestige. Quinten secondo a 2", Sweeck terzo a 5", Aerts, che con una gestione più oculata delle energie avrebbe potuto far meglio, quarto a 13" e LVDH quinto a 16". Il campione europeo paga una partenza al rallentatore, così come Van Kessel, sesto a più di un minuto. Ottima settima piazza per il gemello di Laurens Sweeck, Diether, che precede Baestaens, Adams e Vandeputte. Classifica generale che vede, manco a dirlo, Iserbyt davanti con 58 punti, braccato da Hermans, 55 e Aerts, 54.
Domani appuntamento con la settima tappa della CDM in quel di Koksijde, in una stupenda cornice sabbiosa. Il Superprestige torna invece il 4 dicembre a Boom. Proprio Boom rappresenterà il momento più importante della stagione, almeno al maschile. Previsti infatti in quella data i rientri di Pidcock e Van Aert. Il campione belga, su strada e nel cross, ha già annunciato il proprio programma: dopo Boom sarà presente ad Anversa (05/12), Essen (11/12), Val di Sole (12/12). In seguito training camp in Spagna con il suo team, la Jumbo-Visma e poi Dendermonde (26/12), Zolder (27/12), Diegem (29/12), Loenhout (30/12), Baal (01/01), Hulst (02/01), Herentals (05/01), Middelkerke (il BK si terrà il 09/01). Ancora da decidere la partecipazione al Mondiale di Fayetteville (29-30/01), ma è presumibile che se otterrà risultati positivi nel periodo natalizio sarà presente in America. Van der Poel invece rientrerà con ogni probabilità in Val di Sole, già sicura della presenza anche di Marianne Vos, per una tappa che sarà un vero e proprio evento.