L'ultima volta di Annemiek van Vleuten al Simac Ladies Tour ©Movistar Team
Donne Élite

Kopecky vince e fa vincere Wiebes nel giorno di Van Vleuten

Il Simac Ladies Tour celebra l'ultimo giorno di gara di una leggenda assoluta. La SD Worx completa la festa con tappa e classifica generale. Balsamo seconda allo sprint

10.09.2023 16:13

La tappa è di Lorena Wiebes, la generale di Lotte Kopecky, i riflettori per Annemiek van Vleuten: il Simac Ladies Tour si chiude nel segno di tre enormi protagoniste di questa epoca, che hanno lasciato a modo loro il segno per tutta la settimana. Le copertine sono però inevitabilmente per Miek, che oggi ha trascorso il suo ultimo giorno della sua straordinaria carriera, già ampiamente celebrata nelle sue varie ultime volte di questi mesi: l'ultimo grande successo al Giro Donne, l'ultimo mondiale a Glasgow, l'ultima vittoria al Tour of Scandinavia, fino l'ultima ultima volta sulle strade di casa. 

AVV lascia il ciclismo femminile nelle ottime mani delle fenomenali atlete che stanno emergendo in questi anni, che possono esprimere il proprio talento in un contesto indubbiamente più professionale rispetto a quello dei suoi inizi nel 2007. Il merito è anche delle imprese di campionesse come lei e Anna van der Breggen, che ha dato una forte spinta verso un miglioramento del livello generale, a cominciare dalla stessa struttura interna alle squadre.

Simac Ladies Tour: la cronaca dell'ultima tappa

L'ultima tappa di Arnhem si articola su un doppio circuito con Beekhuizenseweg e Zijpendaalseweg da ripetere tre volte, che rendono la corsa esplosiva fin da subito. Già dai primi chilometri si assiste a una vera e propria corsa a eliminazione, perché il gruppo si spezza quasi subito in due tronconi. Dopo quaranta chilometri di corsa infatti nasce un tentativo di circa venticinque atlete, in cui sono presenti quasi tutte le donne di classifica: non mancano ovviamente le leader della SD Worx Wiebes e Kopecky, supportate da Mischa Bredewold, ma neanche Anna Henderson (Team Jumbo Visma), terza in classifica, Pfeiffer Georgi (Team dsm-firmenich) e la maglia bianca di Zoe Bäckstedt con Kasia Niewiadoma (Canyon SRAM). Per la Jumbo c'è anche Karlijn Swinkels, che soffia la maglia del Qom a Femke Gerritse (Parkhotel Valkenburg).

C'è anche Elisa Balsamo con Shirin van Anrooij, mentre ha mancato lo split Charlotte Kool, che mette a lavorare la Dsm per la volata insieme alla stessa Van Vleuten, l'unica della top ten rimasta indietro. Il gap tra i due gruppi oscilla a lungo tra i quaranta secondi e il minuto abbondante, ma il ricongiungimento non avverrà mai: la corsa si decide davanti. Una volta cristallizzata la situazione, prova a muoversi Niewiadoma: la polacca, che già ieri era stata tra le migliori in salita, prova ad andarsene in solitaria prima ai -27 e poi ai -21, guadagnando qualche secondo su quello che ormai è sostanzialmente il gruppo principale. 

Esaurite le preoccupazioni per la classifica generale, Kopecky si mette a disposizione di Wiebes per la vittoria di tappa, aiutando Bredewold a controllare il gruppo e a tenere sotto controllo la fuggitiva. Niewiadoma rimane per diversi secondi con pochi secondi di vantaggio, ma continua ad insistere anche solo per la vittoria di tappa, ma la sua avventura termina ai -2. 

Ci sono ancora squadre con buoni numeri oltre alla SD Worx, come Uno-X e Jumbo Visma, ma c’è ancora spazio per un attacco nel finale: come ieri, a provarci è Floortje Mackaij (Movistar Team), che dura però poche centinaia di metri. Nell’ultimo chilometro è dunque tutto apparecchiato per una chiusura trionfale per la SD Worx, con Kopecky in maglia gialla a lanciare Wiebes in verde. Elisa Balsamo prova a tenerle testa il più possibile, ma non c’è niente da fare contro la campionessa d’Europa, che riesce finalmente a vincere una volata in questa edizione. Kopecky chiude al terzo posto dopo il leadout e blinda il successo finale. Henderson sale sul podio alle spalle delle due SD Worx, mentre nelle prime sei posizioni rimane tutto invariato. Van Vleuten scivola dal settimo al ventitreesimo posto, ma non era certo quello che contava oggi.

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