Matteo Trentin torna al Giro d'Italia con la sua nuova squadra © Tudor Pro Cycling/Twitter
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Trentin, Dainese, Frigo e Oldani: al Giro sarà caccia alle tappe

Le formazioni dei quattro italiani - Tudor, Cofidis e Free Palestine - punteranno alle vittorie di tappa. Presenti anche Storer, Geschke, Woods e Vernon

Proseguono gli annunci delle formazioni che disputeranno il prossimo Giro d'Italia, che scatterà sabato da Venaria Reale. Dopo gli annunci della UAE Team Emirates di Tadej Pogačar e di due formazioni ambiziose come la Decathlon AG2R La Mondiale e la Soudal-Quick Step, in mattinata sono arrivati gli annunci della Cofidis e delle due formazioni Professional straniere di questa edizione: la Tudor Pro Cycling e la Free Palestine.

Dainese, Trentin e Storer: la Tudor vuole essere protagonista

La formazione elvetica di Fabian Cancellara disputerà il suo primo Grande Giro e, per farlo, ha cercato di mettere insieme una formazione solida e competitiva su diversi terreni pur lasciando fuori alcuni possibili protagonisti come Yannis Voisard e Arvid de Kleijn, che saranno impegnati al Tour de Hongrie.

Il nome principale è quello di Alberto Dainese, che sarà il velocista di riferimento: il nativo di Abano Terme proverà a mettersi alle spalle una corposa concorrenza di sprinter per andare a segno per il terzo anno consecutivo nella corsa rosa. Insieme a lui ci sarà Matteo Trentin, che torna al Giro d'Italia a distanza di otto anni dalla sua ultima partecipazione. Per le tappe di montagna ci sarà Michael Storer: l'australiano ha ritrovato la giusta continuità in questo inizio di stagione con diversi piazzamenti tra UAE Tour, Parigi-Nizza e Tour of the Alps ed è pronto a sbloccarsi con la maglia della sua nuova squadra. Nella selezione anche Alexander Krieger, che supporterà Dainese nelle volate di gruppo, e i polivalenti Alexander Kamp, Marius Mayrhofer, Florian Stork e Robin Froidevaux.

Foto di Alberto Dainese
Dopo la vittoria al Région Pays de la Loire Tour, Dainese punta a ripetersi al Giro d'Italia © Tudor Pro Cycling

Frigo ci riprova, con lui anche Woods e Vernon

Dopo un'edizione 2023 da incorniciare, la Free Palestine punta a un'altra corsa rosa da protagonista e schiera alcuni dei suoi corridori più forti per puntare alle singole tappe.

Dopo aver sfiorato il successo l'anno scorso, alla sua prima partecipazione in un Grande Giro, Marco Frigo sarà di nuovo al via con l'obiettivo di conquistare la sua prima vittoria tra i professionisti. Tante le tappe adatte al classe 2000, che al suo fianco avrà l'esperto Michael Woods, il cui obiettivo saranno le tappe di montagna, e Nick Schultz, un profilo molto simile a Frigo per caratteristiche. Ampia scelta per le volate: accanto a Ethan Vernon, lo sprinter principale, ci saranno Hugo Hofstetter e il neoprofessionista Riley Pickrell, entrambi molto veloci. Simon Clarke e Nadav Raisberg completano una selezione valida e ambiziosa.

Cofidis al via per spezzare la maledizione della prima vittoria stagionale

La situazione in casa Cofidis non è delle più rosee: nonostante il rinnovo del contratto da parte del main sponsor fino al 2028, la storica squadra francese sta forse vivendo il periodo più difficile dalla sua fondazione in termini di risultati. L'ultima vittoria risale al 6 settembre dello scorso anno, quando Jesús Herrada vinse l'undicesima tappa della Vuelta a España.

Per sbloccarsi, la squadra francese punta su corridori veloci o adatti a fughe da lontano. Stefano Oldani proverà a dare una svolta alla sua stagione, fino a questo momento più complicata del previsto, mentre l'esperto Simon Geschke andrà a caccia dell'ultima stoccata nella sua ultima stagione da professionista. In volata fiducia a Stanisław Aniołkowski, al suo primo Grande Giro in carriera. Completano la selezione Benjamin Thomas, Nicolas Debeaumarché, Harrison Wood, Rubén Fernández e Thomas Champion.

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Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.