Dalla mischia esce l'irlandese Bennett
Prima tappa del BinckBank Tour, sotto la pioggia il velocista della Bora-Hansgrohe rimonta e supera Edward Theuns
Nelle gerarchie di squadra è ormai da tempo scivolato alle spalle di Peter Sagan e Pascal Ackermann, ma in questo 2019 il velocista irlandese Sam Bennett che scelto di stare il più possibile alla larga dalle polemiche e continuare a lavorare in maniera professionale per approfittare di ogni occasione possibile: il risultato è che il 28enne della Bora-Hansgrohe è già arrivato a quota nove vittorie in stagione e sembra non essersi fatto condizionare da trattative e indiscrezioni per quello che è un ormai certo addio alla squadra tedesca a fine stagione. Appena un giorno dopo il sesto posto al Campionato Europeo di Alkmaar, Bennett ha vinto oggi la prima tappa del BinckBank Tour conquistando la maglia di leader e candidandosi ad essere protagonista anche in altre frazioni di questa settimana tra Belgio e Paesi Bassi.
Démare cade sul pavé bagnato
Le occasioni per i velocisti non mancano mai al BinckBank Tour e questa tappa inaugurale era una di quelle: i 167 chilometri tra Beveren e Hulst erano completamente pianeggianti, con alcuni tratti in pavé, non particolarmente lunghi o sconnessi, come insidia principale. I corridori sono partiti con il sole e subito è partita una fuga di quattro atleti il cui vantaggio ha raggiunto i tre minuti e lì si è stabilizzato: i corridori all'attacco da lontano erano Lukasz Wisniowski (CCC Team), Lars Ytting Bak (Dimension Data), Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen-Baloise) e Baptiste Planckaert (Wallonie Bruxelles).
Con il passare dei chilometri, sulla corsa ha iniziato a cadere la pioggia e questo ha complicato decisamente le cose: se in partenza i tratti di pavé non destavano particolare paura, con le pietre bagnate e scivolose era tutto un altro affare. Lo sanno bene Larry Warbasse e Arnaud Démare che ad una sessantina di chilometri dalla conclusione, sul settore di Zoetenberm, hanno innescato una caduta che ha spezzato il gruppo in più tronconi: questa situazione di caos ha provocato ovviamente un'accelerazione da parte del plotone, anche perché tra coloro che erano rimasti indietro c'erano corridori interessanti, uno su tutti il lussemburghese Bob Jungels. Nel giro di qualche chilometro, però, tutti i gruppi attardati sono riusciti a rientrare ed in corsa è tornata la tranquillità.
Gruppo compatto ai meno 3 km
A 40 chilometri dall'arrivo la corsa è entrata nel circuito finale attorno a Hulst da ripetere due volte: il vantaggio dei fuggitivi Bak, Planckaert, Verwilst e Wisniowski era ormai ridotto a 1'20" e Jumbo-Visma, Deceuninck-QuickStep, Bora-Hansgrohe e UAE Team Emirates avevano tutte messo almeno un uomo a tirare per assicurarsi che in nessun modo oggi si potesse sfuggire all'arrivo in volata. I fuggitivi hanno comunque fatto in tempo ad arrivare in testa al cosiddetto Chilometro d'Oro, il tratto di 1000 metri con tre traguardi volanti che mettevano ognuno in palio degli abbuoni: oggi era posto ai 9 chilometri dall'arrivo ed ha visto allungare in testa Wisniowski e Bak che hanno anche guadagnato 8" e 7" rispettivamente.
Mentre Planckaert e Verwilst venivano ripresi dal gruppo, Bak e Wisniowski sono riusciti a prolungare anche per qualche chilometro la loro avventura. Il destino della fuga era comunque segnato perché il gap era di appena 15" e così a tre chilometri dall'arrivo il gruppo è tornato compatto: l'ultimo ad arrendersi è stato il polacco Lukasz Wisniowski del CCC Team e da quel momento tutta l'attenzione è stata concentrata sui velocisti e sui loro treni.
Rimonta vincente di Bennett
In preparazione della volata è stata la Trek-Segafredo la squadra più organizzata, anche grazie al fatto di non aver dovuto lavorare in precedenza: la formazione di Luca Guercilena ha messo davanti un bel treno con il danese Mads Pedersen in formato extralusso per lanciare il compagno di squadra Edward Theuns, corridore veloce ma di certo non un velocista puro in grado di rivaleggiare con il migliori. Theuns ha saputo approfittare dell'ottimo lavoro della Trek e della pioggia che ha reso più dura la tappa di oggi, ma non ha comunque potuto far nulla contro la poderosa rimonta di Sam Bennett che non gli ha lasciato scampo: l'irlandese della Bora è andato a vincere nettamente, il 28enne belga invece ha portato a casa una seconda posizione che eguaglia il miglior piazzamento del 2019 ottenuto qualche settimana fa nella tappa di Triesta all'Adriatica Ionica Race.
Brutto finale invece per la Jumbo-Visma che aveva Mike Teunissen e Dylan Groenewegen immediatamente alle spalle del trenino Trek negli ultimi 500 metri: i gialloneri, però, non si sono capiti e così Teunissen ha finito col fare la volata per sé piazzandosi in terza posizione, Groenewegen invece si è ritrovato chiuso - anche dal compagno di squadra - e ha chiuso solo settimo. Dal quarto al sesto posto dell'ordine d'arrivo troviamo Jasper Philipsen, Phil Bauhaus e Timothy Dupont, rivedibile anche il treno della Deceuninck-QuickStep con Hodeg solo nono. Domani la seconda tappa del BinckBank Tour sarà nuovamente tutta in pianura e adatta ai velocisti, meteo permettendo.