Il Tour Femmes è subito una Lotteria
Nel senso di Lotte: Kopecky stacca tutte sull'unica salita di giornata e si aggiudica tappa, maglia gialla, maglia verde, maglia a pois. Il dominio SD Worx è già tangibile con Lorena Wiebes seconda. Decima Elisa Longo Borghini
La SD Worx ha vinto quest'anno 48 corse élite; in 16 di queste (esattamente una su tre) la squadra olandese ha fatto doppietta (in realtà in due occasioni è stata tripletta), e la maggior parte delle volte la doppietta è stata Lotte Kopecky-Lorena Wiebes. Abbiamo avuto un simile ordine d'arrivo alla Omloop Het Nieuwsblad, alla Nokere Koerse, nella sesta tappa del Thüringen Tour e nella generale della stessa corsa tedesca (qui una delle due triplette, con Mischa Bredewold al terzo posto). E oggi, nella frazione d'esordio del Tour de France, per la quinta volta in questo 2023 Lotte e Lorena si sono piazzate al primo e al secondo posto.
Per soddisfare la curiosità dei lettori, citiamo anche le altre doppiette: quattro volte abbiamo avuto al traguardo (o in classifica) Marlen Reusser-Demi Vollering: terza tappa e generale dell'Itzulia, seconda tappa e generale del Suisse; due volte la doppietta è stata Vollering-Kopecky (Strade Bianche e Amstel), una volta Kopecky-Vollering (Fiandre), Vollering-Reusser (prima tappa dell'Itzuli), Bredewold-Barbara Guarischi (con Wiebes a far tripletta) nella seconda tappa del Thüringen, Guarischi-Wiebes (terza tappa del Thüringen) e Vollering-Wiebes (campionato olandese). Una statistica come un'altra per sottolineare lo strapotere dello squadrone guidato in ammiraglia da Danny Stam, Anna van der Breggen e Lars Boom.
I grandi giri sono però sfuggiti alla corazzata SD Worx, battuta per un soffio da Annemiek van Vleuten alla Vuelta (Vollering fu seconda) e di fatto mai in gioco al Giro (solo nona Niamh Fisher-Black). Al Tour tutte per Demi per provare a spezzare il dominio di AVV; ma nel frattempo ci sono altre frecce all'arco del team nato nel 2010 come Dolmans-Landscaping e diventato poi Boels-Dolmans prima che nel 2021 arrivasse il nuovo sponsor (dal presente Tour affiancato da Protime).
E una freccia di tutto rispetto è Lotte Kopecky: nella stagione della definitiva maturità, la 27enne nata a Rumst ha raggiunto oggi la doppia cifra di successi, tra i quali spicca ovviamente il Fiandre e non vanno trascurati i due titoli nazionali belgi (crono e strada, a confermare uno strapotere inarginabile nel movimento interno). L'anno scorso Lotte (che nei ritagli della strada dà spettacolo pure in pista) era rimasta a bocca asciutta al Tour, per cui stavolta ha voluto fare le cose per tempo, approfittando di un finale di tappa che certo era molto adatto alle sue caratteristiche, e mettendo a segno una piccola impresa tutt'altro che da sottovalutare: perché scattare in cima a una côte va bene, tenere il margine sulle inseguitrici per nove chilometri di discesa e piano finale pure, ma rifilare in uno spazio così breve oltre 40" a una muta affamata comprendente tutte le più forti del Tour non era propriamente così scontato.
Alla felicità di casa SD Worx fa da contraltare una giornata non esaltante per il pedale italiano: solo Marta Cavalli aveva resistito nel gruppo delle big sull'attacco di Kopecky, ma si è sacrificata per la compagna Cecilie Ludwig, manifestando così in maniera piuttosto chiara le gerarchie di casa FDJ; Elisa Longo Borghini ed Erica Magnaldi sono rientrate in un secondo momento nel drappello, mentre Silvia Persico è rimasta fuori dal novero, accusando 23" di ritardo dalle donne di classifica. Magari è stato solo un assestamento iniziale, ma il timore è che nei giochi che contano le azzurre staranno un po' in disparte.
Tour de France Femmes 2023, la cronaca della prima tappa
123.8 km, partenza e arrivo a Clermont-Ferrand, e il Tour de France Femmes 2023 ha preso il via questa mattina in questa sorta di lancio all'americana con quello maschile che si concluderà in serata. Tappa sostanzialmente facile, nella prima parte è stato dato spazio a Typhaine Laurance (Lifeplus Wahoo) che però è stata raggiunta ai -78 dal gruppo dopo aver avuto un mezzo minuto di margine per una ventina di chilometri. Mentre la 24enne transalpina era fuori, si è segnalato il vano tentativo di accodarsi da parte di Amandine Fouquenet (Arkéa) e il ritiro di Mireia Benito (AG Insurance-Soudal Quick-Step), finita fuori strada ai -97 in un prato apparentemente morbido, ma portata via in ambulanza dopo aver picchiato su un ostacolo celato dall'erba; per fortuna la spagnola non ha riportato fratture.
Si son dovuti aspettare i -46 per avere un nuovo tentativo d'attacco, condotto da Marta Lach (Ceratizit-WNT), la quale è stata capace di raggranellare 50" di vantaggio massimo prima di essere inesorabilmente riassorbita ai -31. Ai -28 una caduta a centro gruppo ha coinvolto tra le altre la stessa Lach, Paula Patiño (Movistar), Nathalie Eklund (Israel Premier Tech Roland), Natalie Grinczer (Lifeplus) e Maaike Coljé (Arkéa); nessuna conseguenza.
Ai -27 Lizzie Deignan (Lidl-Trek) ha vinto lo sprint intermedio (senza abbuoni ma con punti) di Saint-Hippolyte davanti a Ashleigh Moolman (AG Insurance) e Karlijn Swinkels (Jumbo-Visma), quindi il ritmo ha continuato a crescere sui piccoli saliscendi della zona e ciò è costato caro a diverse ruote veloci, tra cui Elisa Balsamo (Lidl) e Rachele Barbieri (Liv Racing-TeqFind), staccatesi dal plotone. Tra l'altro l'ex iridata ha pagato l'andatura delle sue stesse compagne, che spingevano (in chiave Elisa Longo Borghini) insieme alle SD Worx-Protime pronte a lanciare Lorena Wiebes o Lotte Kopecky.
Ai -11 sulla Côte de Durtol è stata Marlen Reusser (SD Worx) a trainare tutte, mentre il gruppo continuava a perdere pezzi. La trenata dell'elvetica ha lasciato appena 25 atlete davanti, dopodiché a 300 metri dalla vetta (ai -9.7) è scattata Lotte Kopecky che si è andata a prendere il Gpm dei -9.4 e l'annessa maglia a pois; alle sue spalle hanno scollinato in dieci prima del primo dei tanti buchi che avevano forellato il plotone.
Nel drappello c'erano la compagna di Lotte, Demi Vollering, la campionessa uscente Annemiek van Vleuten (Movistar) scortata dalla fida Liane Lippert, le FDJ_Suez Marta Cavalli (che si è sacrificata nell'inseguimento) e Cecilie Uttrup Ludwig, le Canyon//SRAM Racing Katarzyna Niewiadoma ed Elise Chabbey e ancora Mavi García (Liv Racing), Veronica Ewers (EF Education-TIBCO-SVB) e la Moolman.
In discesa ai -6 è rientrato un secondo gruppetto con - tra le altre - Elisa Longo Borghini, mentre un secondo drappello con Marianne Vos (Jumbo) e Lorena Wiebes è rientrato ai 2 chilometri; ma Kopecky era decisamente irraggiungibile, il margine che in un brevissimo spazio aveva messo insieme era più vicino al minuto che al mezzo. Lotte ha scaricato tutta la tensione in una raggiante esultanza con la quale ha festeggiato pure la prima maglia gialla della corsa (e quella verde, anche).
A 41" sono state cronometrate Wiebes, Charlotte Kool (DSM-Firmenich) e Vos, che nella volata per il secondo posto hanno aperto un margine di 2" su tutte le altre, da Moolman e Vollering in giù; Longo Borghini si è piazzata al decimo posto, Erica Magnaldi (UAE ADQ) al 14esimo, Cavalli ha perso metri nel finale chiudendo a 50"; Silvia Persico (UAE) si è piazzata 26esima a 1'06", Juliette Labous (FDJ) ha pagato 1'26".
In classifica Kopecky ha 45" su Wiebes, 47" si Kool, 51" su Vos e 53" sul gruppetto delle big della classifica. Domani la seconda tappa del Tour de France Femmes 2023 porterà il gruppo da Clermon-Ferrand a Mauriac, 151.7 km molto mossi, in particolare con 50 chilometri finali che paiono una Liegi (l'ultima côte che scollina vicino al traguardo); non a caso la vincitrice della Doyenne, nonché una delle favorite per il Tour, ovvero Demi Vollering, ha già puntato una fiche su questo traguardo. Vedremo come risponderanno Annemiek e le altre.