Lore de Schepper sul podio del GP Chambéry 2024 con Évita Muzic ed Erica Magnaldi © AG Insurance-Soudal
Donne Élite

A Chambéry è nata una giovanissima stella: Lore de Schepper

18 anni appena, la belga del team sviluppo della AG Insurance-Soudal fa il vuoto in salita e resiste da sola per 40 chilometri. Podio per Muzic e Magnaldi

14.04.2024 23:19

Lore de Schepper ha appena 18 anni e da oggi può orgogliosamente vantare una vittoria nel ciclismo élite. Esile scalatrice belga, molto attiva anche sui campi di cross, tesserata per il team development della AG Insurance-Soudal (NXTG è la sigla che indica la next generation), si è imposta in solitaria al GP de Chambéry, denotando una personalità fuori dal comune oltre a una gamba che le ha permesso di tenere a distanza atlete solide e soprattutto molto forti in salita come Évita Muzic ed Erica Magnaldi, che si son dovute accontentare del podio di giornata. Ma contro la scatenata Lore oggi non c'era niente da fare.

GP Féminin de Chambéry 2024, la cronaca della gara

Giunto alla quinta edizione, il GP Féminin de Chambéry si sostanziava in 112.1 km costituiti da un doppio circuito, il principale dei quali caratterizzato dalle salite di Col des Anes e Chemin de la Combette, il cui ultimo scollinamento era fissato a 4 km dall'arrivo, posto - questo - a propria volta su una rampetta di un chilometro nella città alpina che ospitò i Mondiali del 1989.

In corsa - curiosità tra le varie - l'unica ciclista UCI proveniente dall'Arabia Saudita, la 26enne Muruj Adil Felemban, tesserata per la Liv AlUla Jayco Continental: il suo esordio in una gara del calendario internazionale si è concluso con il ritiro dopo una quarantina di chilometri. Ma in casi come questi, come si dice, basta la presenza a dar senso al tutto.

In corsa non sono mancati gli attacchi, così come varie scissioni del plotone, ma per avere una chiara attaccante (solitaria, in questo caso) abbiamo dovuto aspettare i -67 con la sortita di Anabel Yapura (Komugi-Grand Est); l'argentina, dapprima seguita da Michaela Drummond (Arkéa-B&B Hotels), poi da Sandrine Etienne (Féminin Chambéry), in entrambi i casi invano, è riuscita a mettere insieme un vantaggio prossimo ai 2' (limite toccato ai -50), prima che la reazione del gruppo, ispirata in particolare dal lavoro delle FDJ-Suez (tra le quali un'Alessia Vigilia particolarmente impegnata) cambiasse l'inerzia della corsa.

Attacco e tenuta fino alla fine: clamorosa Lore de Schepper

Lore de Schepper in azione insieme ad Anabel Yapura © AG Insurance-Soudal
Lore de Schepper in azione insieme ad Anabel Yapura © AG Insurance-Soudal

Prima ancora che il gruppo completasse le proprie operazioni di ricucitura, sono emerse in contropiede alcune atlete, e tra queste s'è avvantaggiata Lore de Schepper (AG Insurance-Soudal NXTG), uscita ai -45 prima del terz'ultimo approccio allo Chemin de la Combette. La belga ha raggiunto Yapura poco dopo lo scollinamento dei -43, ma il plotone non era lontano e non si sarebbero date a quel punto grandi chance all'azione. Al passaggio da Chambéry ai -38 De Schepper ha staccato Yapura avviandosi alla sua giornata da monologhista, mentre la sudamericana veniva ripresa dalle inseguitrici sul Col des Anes ai -34.

Proprio qui è partito un nuovo contropiede dal gruppo con Évita Muzic (FDJ-Suez), Karolina Perekitko (Winspace) e le due italiane Erica Magnaldi (UAE ADQ, qui schierata col team development) e Giada Borghesi (BTC City Ljubljana Zhiraf Ambedo); a questo drappello si sono poi aggiunte altre atlete, tra cui Monica Trinca Colonel (Bepink-Bongioanni), ma l'azione era destinata a sfumare nel corso dei chilometri. Quel che non sfumava era la splendida tenuta della 18enne De Schepper al comando della corsa.

All'ultimo giro sono uscite ancora quattro corritrici, di nuovo Magnaldi e Borghesi, quindi Cédrine Kerbaol (Ceratizit-WNT) e Ane Santesteban (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi), quindi sulla rampa finale un rivolgimento last minute ha visto Évita Muzic emergere nuovamente forte (le distanze tra le varie parti in causa erano comunque ridotte) per andare a prendersi il secondo posto su Magnaldi e Borghesi a 16" dalla vincitrice.

Per il primo, però, non c'era niente da fare, perché Lore de Schepper ha condotto brillantemente fino in fondo la propria azione indimenticabile, quella che le ha regalato la prima di tante affermazioni tra le élite. Perché non è pensabile che una ragazza in grado di fare quanto mostrato oggi non riempia il palmarès di tanti bei trofei nei prossimi anni.

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