Covid, altri sette corridori sono costretti ad abbandonare il Giro d'Italia
La formazione più colpita è la Soudal-QuickStep che, dopo Evenepoel, perde altri quattro corridori. Costretti allo stop anche Vendrame, Gandin e Tesfatsion; per quest'ultimo sintomi influenzali.
Non solo Evenepoel. Questa mattina, alla vigilia della partenza dell’undicesima tappa del Giro d’Italia da Camaiore, la Soudal-QuickStep ha pubblicato un aggiornamento medico, per comunicare i ritiri di altri quattro corridori della squadra belga dal Giro d’Italia, in seguito al riscontro della loro positività al covid. Si tratta di Mattia Cattaneo, Jan Hirt, Louis Varvaeke e Josef Černý.
«Dopo la positività di Remco domenica sera, altri due nostri corridori non si sentivano bene lunedì mattina, ma erano negativi ai test antigenici», ha spiegato il medico della Soudal-QuickStep Toon Cruyt. «Per questo, abbiamo sottoposto tutti e sette i nostri corridori ancora in corso a un test PCR (più sensibile rispetto all'antigenico, ndr), che hanno portato alla luce le quattro positività. Continueremo a monitorare e implementare il nostro protocollo di test sui tre corridori - Davide Ballerini, Pieter Serry e Ilan Van Wilder - e sui membri dello staff che proseguiranno la corsa», ha concluso Cruyt.
Oltre ai quattro Soudal-QuickStep, altri corridori non saranno al via dell’undicesima tappa. Tra questi Andrea Vendrame, positivo al test covid a cui la squadra ha sottoposto tutti i suoi corridori; gli altri, tutti negativi, proseguiranno la corsa. Si conclude così un Giro d’Italia molto sfortunato per il corridore veneto, caduto dopo la linea d’arrivo della tappa di Salerno e stoicamente in corsa, nonostante una lussazione della spalla.
Ritiro anche per Natnael Tesfatsion: l’eritreo, come comunicato dalla Trek-Segafredo, si è svegliato con sintomi influenzali e non sarà quindi al via.
Il covid pone fine anche al Giro d’Italia di Stefano Gandin: il 27enne corridore del Team Corratec aveva concluso all’86esimo posto la tappa di ieri.
Da Camaiore non riparterà nemmeno Jonathan Caicedo. La EF-Easypost ha comunicato che a fermare il corridore ecuadoregno è un'infezione virale non-covid.