Arvid de Kleijn vince la quarta tappa © Tour de Langkawi
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Tour de Langkawi, che beffa per la fuga! Quarta tappa a De Kleijn

Troppo attendismo per i sei fuggitivi di giornata che vengono ripresi negli ultimi 300 metri. Il neerlandese anticipa Malucelli (2°) e Peñalver (3°)

Alla flamme rouge della quarta tappa del Tour de Langkawi sembrava tutto pronto per una volata tra i fuggitivi di giornata; il sestetto al comando si era avvantaggiato nella salita di inizio tappa e dopo più di cento chilometri in avanscoperta il vantaggio sul gruppo principale era sufficiente per giocarsi la tappa in una volata ristretta. Alla fine, però, l'ha spuntata il gruppo: i sei di testa si sono guardati troppo a lungo, favorendo il rientro dei velocisti principali e dicendo addio alle speranze di vittoria. Stavolta Arvid de Kleijn (Tudor) non ha sbagliato, anticipando sul traguardo Matteo Malucelli (JCL UKYO) e Manuel Peñalver (Polti Kometa).

Tour de Langkawi 2024, quarta tappa: la cronaca

La quarta tappa di questa edizione, da Kuala Kubu Bharu a Bentong, misurava 131 chilometri ed era la più difficile da interpretare: dopo un avvio non semplice, con la salita di Gap (18.9 chilometri al 3.1%) inserita dopo appena venti chilometri di gara, una lunga discesa avrebbe guidato la corsa verso gli ultimi 70 chilometri, interamente pianeggianti. Anche a causa di un finale privo di difficoltà altimetriche, nessuno tra i pretendenti alla vittoria finale ha cercato di ribaltare il risultato della tappa regina di ieri, che ha assegnato la maglia di leader al favorito della vigilia Max Poole (DSM-firmenich).

La salita. piuttosto, è servita a formare una fuga poco pericolosa per gli uomini di classifica, formata da sei uomini: insieme a Stefan De Bod (EF Education-EasyPost), Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Yuma Koishi (JCL UKYO) e Cristian Raileanu (Li Ning Star), figuravano al comando anche Joan Bou (Euskaltel-Euskadi) e Manuel Aparicio (Burgos-BH), i più vicini al leader della generale con un distacco di 2'09". Il gruppo ha concesso spazio ai sei fuggitivi, che hanno scollinato con un vantaggio di poco inferiore ai tre minuti; Aparicio è transitato per primo, assicurandosi la maglia di miglior scalatore nella tappa di domani. 

Il gruppo durante la partenza della quarta tappa © Tour de Langkawi
Il gruppo durante la partenza della quarta tappa © Tour de Langkawi

Al termine della discesa le formazioni dei velocisti hanno preso il comando delle operazioni in gruppo. Le più attive sono state, come nei giorni scorsi, la Tudor di Arvid de Kleijn e la DSM-firmenich PostNL di Casper van Uden. Tra i sei fuggitivi, intanto, c'era un ottimo accordo; il gruppo principale ha dovuto lavorare sodo per portare il suo distacco sotto al minuto. Con il passare dei chilometri le possibilità per la fuga di arrivare al traguardo aumentavano; a soli tre chilometri dall'arrivo, i sei potevano vantare ancora 30" di vantaggio.

In corrispondenza dell'ultimo chilometro, però, è iniziata la tipica fase di studio tra i battistrada, per i quali una vittoria di questo calibro avrebbe rappresentato un ottimo risultato stagionale. Il gruppo non si è fatto sfuggire l'occasione e a 400 metri dall'arrivo ha raggiunto la fuga sotto il ritmo di Maikel Zijlaard (Tudor), ultimo uomo di De Kleijn. A lanciare la volata è stato proprio De Kleijn che ha calcolato bene i tempi e ha conquistato la vittoria davanti a Matteo Malucelli (JCL UKYO) e Manuel Peñalver (Polti Kometa). Spazio in top 10 per Mattia Pinazzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), 4°, e Giovanni Carboni (JCL UKYO), 10°.

Cambia la classifica generale: a causa di una penalità, Harold Martín Lopez (Astana Qazaqstan), fino a stamattina 2° in classifica generale, è stato scavalcato dai principali inseguitori, permettendo a Thomas Pesenti (JCL UKYO) e Unai Iribar (Kern Pharma) di salire sul podio virtuale della corsa a quattro tappe dalla fine.

Tour de Langkawi 2024, quarta tappa: i risultati

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Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.