
Anello culturale in Sicilia: percorso fra Siracusa e Ragusa
Circa 200 km tra reperti e monumenti che portano dalla preistoria al barocco, senza trascurare siti singolari come le Latomie e leggende locali
Cultura e storia, natura ed enogastronomia sono indissolubilmente legate tra loro nella regione, ma è possibile sviscerare un itinerario a valenza prevalentemente storico- culturale senza trascurare gli altri aspetti.
Si parte da Siracusa per l'anello culturale
L’itinerario prevede terreno misto con strade asfaltate e sterrate e zone prevalentemente agricolo-naturalistiche, tra oleandri, carrubi, vigneti e pioppeti. La lunghezza rende questo anello culturale un giro per esperti, ma è possibile suddividerlo in tappe grazie all’attraversamento di città e paesi che consentono quindi anche opportuni rifornimenti. Fondata da coloni greci nel 700 a.C., Siracusa conobbe uno sviluppo rapidissimo. Il Teatro Greco, risalente circa al 200 a.C., costituisce uno dei massimi esempi di architettura teatrale dell’occidente greco. Da vedere anche il Tempio di Apollo, dei primi anni del VI secolo a.C., e l’Anfiteatro Romano risalente al III-IV secolo d.C. Da non perdere le Latomie, enormi cave di pietra prevalentemente sotterranee da cui si ricavavano i materiali per la costruzione degli edifici cittadini in epoca greco-romana, usate tuttavia anche come celle per i prigionieri. All’interno di una di queste, vi è il cosiddetto Orecchio di Dionisio, dotato di una eccezionale acustica. Leggenda vuole che la costruzione risalga al tiranno siracusano Dionisio, per custodirvi i prigionieri e poter ascoltare da un’apertura dall’alto le loro conversazioni amplificate dall’eco.

Le tappe successive
Noto, tappa successiva di questo anello culturale in Sicilia, è detta “capitale del barocco” ed è Patrimonio Culturale UNESCO. Tra gli innumerevoli monumenti e palazzi, da non perdere una visita alla settecentesca Chiesa di Santa Chiara, uno dei maggiori esempi di tale stile, la Basilica Cattedrale di S.Nicolò, Palazzo Landolina, un tempo dimora dell’omonima famiglia, e Palazzo Nicolaci residenza dell’omonima famiglia nobiliare. A Pachino da vedere la Torre Scibini, edificata nel XVI secolo come punto di osservazione ed allertamento contro le incursioni di navi pirata. Attualmente è luogo FAI. Ma la città è nota anche per essere la terra del pomodoro ciliegino IGP, ed insieme alla successiva tappa di Modica (celeberrima per il suo cioccolato) offre un plus gastronomico all’itinerario. Di origine antichissima e tutt’ora lavorato rifacendosi alle tecniche antiche, il cioccolato di Modica ha consistenza ed aspetto particolari e vanta la IGP.
La conclusione dell'anello culturale siciliano
Prima del rientro a Siracusa, il percorso dell’anello culturale siciliano tocca Ragusa, salita all’onor delle cronache per essere una delle località ove si è girata la serie del commissario Montalbano. La città è “sdoppiata” in una parte più moderna ed una più antica che corrisponde al centro storico, Ragusa Ibla. Anche qui il barocco è predominante. Buon esempio il Duomo di S.Giorgio, il cui Museo consente di ricostruire le vicende storico-politiche, architettoniche e topografiche della città. Palazzo Zacco, anch’esso Patrimonio UNESCO, ricostruisce la storia della cultura contadina locale: attrezzi e documentazione narrano il lavoro nei campi, la preparazione del pane e dei formaggi, i lavori manuali delle donne. Infine, una sosta nell’ottocentesco Giardino Ibleo, luogo FAI, consente di ammirare il panorama sottostante allo sperone roccioso su cui sorge.