Primoz Roglic a Roma sul podio del Giro d'Italia © Giro d'Italia Twitter
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Roglic festeggia in patria e guarda al futuro: focus sulla Vuelta, niente Tour

Il vincitore del Giro d'Italia protagonista ieri di una festa organizzata in Slovenia per celebrare il successo. Poi Primoz annuncia i prossimi obiettivi: no a Tour de France e Mondiali, sì alla Vuelta

20.06.2023 13:31

A tre settimane di distanza dal termine della Corsa Rosa è ancora tempo di festeggiamenti per Primoz Roglic. Il fuoriclasse sloveno è infatti stato protagonista ieri di una celebrazione indetta in suo onore a Lubjana dove, con Maglia Rosa e Trofeo Senza Fine, ha potuto godersi tra la sua gente una giornata in cui gustare una volta ancora il grande successo ottenuto a maggio sulle strade italiane. Accompagnato sul palco dal figlioletto Lev, Primoz ha poi fimato numerosi autografi e partecipato alle fotografie con i tifosi festanti.

A termine della celebrazione si è poi tenuta una conferenza stampa in cui il capitano della Jumbo-Visma ha potuto presentare i prossimi obiettivi della sua stagione, ed in particolar modo sciogliere i dubbi che sorgevano sulla sua possibile partecipazione al Tour de France. Queste le parole di Roglic: Il Tour de France quest'anno non rientra nei miei piani, esattamente come campionati nazionali che si terranno il prossimo week-end. Mi concentrerò invece sulla Vuelta a España, che sarà la mia prossima gara”. Aggiunge poi : ”Nemmeno i Mondiali rientrano nella preparazione in vista della Vuelta, abbiamo concordato il tutto con la squadra. Non posso prendere il via a gare importanti le competizioni senza un'adeguata preparazione".

Dichiarazioni dunque che non lasciano spazio a molti dubbi. Dopo una primavera che l'ha visto in azione solo in due occasioni (Tirreno-Adriatico e Volta a Catalunya) entrambe vinte, sembra ora delinearsi un lungo periodo di lontananza dalle competizioni per Roglic, che potrebbe addirittura rientrare alle gare proprio alla Vuelta, un po' come già accaduto nel 2019, quando dopo il Giro d'Italia concluso in terza posizione vinse la corsa spagnola dopo mesi di assenza dalle corse, con la sola parentesi del campionato sloveno in linea di fine giugno. Alla luce del suo passato, si tratta di una scelta assolutamente saggia e comprensibile, vista la presenza di un capitano unico per la Grand Boucle come Jonas Vingegaard e la possibilità di vincere per la quarta volta il grand tour iberico, un risultato che lo proietterebbe ancor di più nella storia.

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