La fuga resiste, Edward Theuns insiste e torna alla vittoria alla Bredene Koksijde
Il belga della Lidl-Trek ha la meglio da un gruppo che si era avvantaggiato a metà gara, ripreso solo in piena volata. Secondo Lamperti, terzo Eekhoff
Non servono i muri per rendere spettacolare una corsa in Belgio, e la Bredene Koksijde Classic continua a dimostrarlo anno dopo anno. A vincere la classica delle Fiandre occidentali è Edward Theuns, che si impone da un gruppo di ottimi passisti che si era avvantaggiato a metà gara, resistendo fino alla fine al rientro delle squadre dei velocisti, a cui sono mancati pochissimi metri per giocarsi la vittoria.
Il belga della Lidl-Trek si trova a spesso a lavorare nel treno di Jonathan Milan o di Mads Pedersen, ma quando ha l'occasione per giocarsi le proprie carte dimostra ancora di avere l'esperienza e la punta di velocità per giocarsi la vittoria, che gli mancava da quasi quattro anni.
Bredene Koksijde Classic 2025, la cronaca della gara
La corsa ha pochissime difficoltà altimetriche, concentrate in trenta dei 200 chilometri totali, mi fin da subito viene approcciata in modo molto aggressivo, con il vento come fattore determinante. Il gruppo si spezza più volte e ogni tentativo di fuga viene neutralizzato prima di arrivare sui muri, e ai -110, prima del secondo passaggio sul Baneberg, si avvantaggia un gruppo molto pericoloso. All'attacco ci sono Jakob Söderqvist (Lidl-Trek), Warre Vangheluwe (Soudal-Quick Step), Robbe Ghys (Alpecin-Deceuninck) Vito Braet (Intermarché-Wanty), Aivaras Mikutis (Tudor Pro Cycling), Ethan Vernon (Free Palestine), Erik Resell (Uno-X Mobility) e Tim Marsman (VolkerWessels).
Il loro vantaggio supera il minuto quando alle loro spalle si forma un gruppo di contrattaccanti, composto da Luke Lamperti (Soudal Quick-Step), Florian Vermeersch (UAE Team Emirates), Aimé De Gendt (Cofidis), Edwards Theuns (Lidl-Trek), Alec Segaert (Lotto), l'italiano Alessandro Romele (XDS-Astana) e il vincitore della Nokere Koerse Nils Eekhoff (Team Picnic PostNL), insieme al compagno Julius van den Berg. Dopo oltre venti chilometri di inseguimento, gli otto riescono a rientrare sulla testa della corsa, mentre dietro il gruppo si spezza nuovamente.
Chi è rimasto davanti ha meno di sessanta chilometri pianeggianti per chiudere un gap importante da un gruppo di testa molto numeroso, con diverse squadre rappresentate e ottimi passisti per tenere viva l'azione. A tirare sono soprattutto la Q36.5 di Matteo Moschetti, il Team Jayco AlUla di Dylan Groenewegen e la Wagner Bazin WB, che ha in Daivde Persico un'opzione per la volata.
Negli ultimi 30 chilometri arrivano davanti anche Arkéa B&B Hotels e Tudor, che nonostante la presenza di Mikutis davanti vuole arrivare allo sprint con Alberto Dainese. All'ultimo giro del circuito finale il vantaggio della fuga scende fino a 30", ma le forze tra i due gruppi non sono molto diverse. Groenewegen rimane coinvolto in una caduta ai -10, mentre davanti arriva anche la Uno-X per completare l'inseguimento. Il distacco continua ad assottigliarsi chilometro dopo chilometro, ma il braccio di ferro prosegue fino all'ultimo chilometro.
La testa del gruppo rientra sulla coda dei battistrada in piena volata, ma nessuno dei velocisti che arriva da dietro riesce a tornare in corsa per la vittoria. Vangheluwe e Söderqvist si sacrificano per Lamperti e Theuns, e ai 200 metri il belga lancia lo sprint, tenendosi dietro fino al traguardo sia lo statunitense che Eekhoff, che avevano provato a uscire all'ultimo.
Theuns arriva a quota dieci vittorie in carriera e torna al successo per la prima volta dal Tour de Hongrie 2021, quando aveva battuto allo sprint un allora diciannovenne Olav Kooij. Per Eekhoff e Lamperti è il secondo podio in tre giorni dopo la Nokere Koerse, mentre i migliori dal gruppo sono Stian Fredheim (Uno-X Mobility), ottavo, e Milan Fretin (Cofidis), nono davanti a Romele.