Tour de France, 1a tappa: ed è subito classifica
Anche il Tour de France è pronto a partire e lo farà con una tappa scoppiettante nel cuore dei Paesi Baschi; il percorso ondulato promette le prime scintille, forse anche tra i big
La Grande Boucle 2023 parte subito con una tappa molto esigente che non lascerà illesi i principali pretendenti alla maglia gialla. Nei 182 km previsti intorno a Bilbao, che ospita partenza ed arrivo, si accumulano oltre 2500 metri di dislivello, per una giornata uscita direttamente dall'Itzulia che ha pochissima pianura da offrire. La tappa è nervosa fin dall'inizio e difficile da controllare, ma a muovere i grandi nomi dovrebbero essere gli ultimi 3 GPM, tra loro piuttosto vicini e concentrati nei 50 km finali. Fanno da antipasto le salite a Gerekiz (circa 3 km al 4.5%) e Morga (4 km al 4.7%) - dove è posto il GPM - prima di arrivare alle due ascese più impegnative di Vivero (4.2 km al 7.3%, max 14%), posta a 27 km dal traguardo, e Pike (2 km al 10%, max 16%), quando invece mancano soltanto 9600 metri. La discesa è estremamente semplice, trattandosi di uno stradone ampio dove bisogna pedalare, quindi è possibile che possano esserci ricongiungimenti. La vittoria di tappa sarà assegnata in vetta ad un ulteriore strappo di 1 km con una pendenza media intorno al 5%.
Fari puntati su…
Una tappa così complicata collocata in apertura paradossalmente apre la possibilità di indossare la prima maglia gialla ad un più ampio ventaglio di corridori: se da un lato sono esclusi i velocisti più puri, il resto del lotto (dai velocisti resistenti agli scalatori) può tranquillamente ambire al successo se dotato della giusta condizione fisica. Come spiegato più su le ultime due salite sono ripide ed è possibile che ci siano già movimenti importanti; tuttavia la discesa dalla Côte de Pike è tutta da pedalare e desistere potrebbe essere più conveniente che insistere per un attaccante, a seconda della situazione alle proprie spalle. Aggiungiamo a questo che alla prima tappa del Tour saranno tutti carichissimi e freschissimi, quindi anche salite piuttosto impegnative come questo potrebbero in realtà non creare particolare selezione. Quindi può sia ricompattarsi un gruppo relativamente folto, sia sganciarsi un'azione di pochi uomini (o magari solitaria) di forza. Inoltre non è da escludere nel primo caso che un attimo di indecisione favorisco un colpo da finisseur (ve lo ricordate Nibali a Sheffield?).
Ergo, un po' tutti i capitani delle principali squadre vanno segnati col circoletto rosso; proviamo qua sotto a menzionare i nomi possibili, già sapendo di non poter nominare tutti. Non si può non partire dalla corazzata Jumbo-Visma che potrà scegliere tra Jonas Vingegaard e Wout Van Aert, ma anche tra la fitta schiera al loro fianco (nomi come Cristophe Laporte o Tiesj Benoot potrebbero tranquillamente essere spendibili). Più scontato, forse, il nome della UAE Team Emirates capitanata da Tadej Pogačar, anche se Gianetti ha già annunciato Adam Yates (uomo adattissimo ad un finale come questo) come cocapitano del fuoriclasse sloveno. Vale la pena di giocarsi subito anche l'altro fenomeno non ancora menzionato, ovvero Mathieu van der Poel, probabilmente l'unico della Alpecin-Deceuninck in grado di essere protagonista su un percorso così impegnativo. Un gradino sotto, ma con grandi possibilità, sta Julian Alaphilippe (Soudal - Quick Step), ritornato recentemente al successo al Delfinato. Ci sono poi squadre prive di riferimenti così solidi, ma con più frecce al proprio arco: la INEOS Grenadiers potrà puntare sia su un uomo esplosivo come Tom Pidcock, che sui suoi uomini di classifica Carlos Rodríguez e Egan Bernal; la Bahrain - Victorious ha tra le proprie fila un uomo adattissimo a questa tappa come Matej Mohorič, ma anche due capitani baschi che giocano in casa, ovvero Pello Bilbao e Mikel Landa; in casa EF Education-EasyPost potrebbero far bene Richard Carapaz, Neilson Powless e Magnus Cort; la Lidl-Trek potrà giocarsi i suoi uomini di punta Giulio Ciccone e Mattias Skjelmose, o magari, in caso di un andamento di corsa particolarmente blando, anche Mads Pedersen; la AG2R Citroën Team potrà anch'essa affidarsi all'uomo di classifica Ben O'Connor o a un corridore da Ardenne come Benoît Cosnefroy; punterà su una coppia tutta transalpina (Warren Barguil e Clément Champoussin) il Team Arkéa Samsic, mentre Intermarché - Circus - Wanty punta tutto sul debutto al Tour di Biniam Girmay, affiancato da un Rui Costa ritrovato che non si potrà ignorare del tutto. E poi in ordine sparso vanno menzionati altri uomini di classifica come David Gaudu (Groupama - FDJ), Jai Hindley (BORA - hansgrohe), Enric Mas (Movistar Team), Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Simon Yates (Team Jayco AlUla), Guillaume Martin (Cofidis), Michael Woods (Israel - Premier Tech) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team). Rimangono da menzionare la Lotto Dstny, che punta tutta sul proprio velocista Caleb Ewan per il quale questa tappa potrebbe essere un po' troppo dura, la TotalEnergies di Peter Sagan, che ai tempi d'oro sarebbe andato a nozze con questo finale, e la Uno-X Pro Cycling Team che potrebbe sperare in una delle tante promesse, partendo da coloro che hanno fatto classifica al delfinato, ovvero Tobias Halland Johannessen e Torstein Træen.
Tour de France 2023, gli orari della prima tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 12:55 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 (dalle 14:45 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:00 alle 18:00).