Team Sky e Bradley Wiggins di nuovo nella bufera: «Superata la linea etica»
Mentre il Team Sky deve ancora risolvere il caso riguardante la positività al salbutamolo di Chris Froome nel corso dell'ultima Vuelta a España, dal parlamento britannico arriva un'altra pesante mazzata all'immagine di Dave Brailsford e di tutta la squadra: oggi è stato pubblicato infatti il rapporto della commissione del Dipartimento per Digitale, Cultura, Media e Sport che ha indagato sulle varie accuse di doping e abuso di farmaci nel mondo sportivo britannico.
Il rapporto, che ha coinvolto anche il mondo dell'atletica, si è concentrato in particolar modo sulle esenzioni per uso terapeutico (TUE) del triamcinolone da parte del Team Sky e di Bradley Wiggins nell'avvicinamento al Tour de France del 2012. Le conclusioni sono molto dure: «Dalle prove raccolte dalla Commissione, crediamo che questo potente corticosteroide sia stato utilizzato per preparare Bradley Wiggins, e possibilmente altri corridori a suo supporto, per il Tour de France. Lo scopo di questo non era un bisogno medico, ma di incrementare il rapporto peso potenza in vista della corsa. Ciò non costituisce una violazione del codice antidoping della WADA, ma supera la linea etica tracciata da Dave Brailsford per il Team Sky. In questo caso, crediamo che i farmaci siano stati utilizzati dal Team Sky, in accordo con le regole WADA, per migliorare le prestazioni degli atleti».
La risposta del Team Sky è arrivata attraverso un comunicato stampa in cui la formazione britannica si assume la piena responsabilità per gli errori commessi in passato, evidenziando però che da allora sono state adottare nuove e più stringenti misure per eliminare ogni area grigia ma soprattutto smentendo categoricamente che ci sia stato un uso di farmaci per migliorare le prestazioni o un abuso di triamcinolone: «Siamo sorpresi e delusi - si legge - che la Commissione abbia scelto di diffondere affermazioni anonime e potenzialmente calunniose senza presentare alcuna prova o darci la possibilità di rispondere».
Dello stesso tono è anche il commento dello stesso Bradley Wiggins, pubblicato attraverso un post su Twitter: «È triste che le persone possano essere accusate di cose che non hanno mai fatto e che queste accuse vengano presentate come fatti reali. Smentisco fortemente che qualsiasi farmaco sia stato utilizzato senza necessità medica, spero di poter dire la mia nei prossimi giorni e dare la mia versione».