Le squadre 2023: Bahrain-Victorious
La formazione bahreinita deve salutare Sonny Colbrelli ma mantiene alte le ambizioni. Grandi aspettative per le corse a tappe con Landa e Caruso, Mohoric capitano unico nelle classiche
Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 formazioni WorldTour 2022. Tocca ora alla Bahrain-Victorious, formazione che trae il nome dall’omonimo stato del medio oriente, ma a forte vocazione internazionale. Nata nel 2017 per volontà del principe bahrainita Nasser la formazione affida la guida societaria allo sloveno Milan Erzen e, grazie a delle notevoli capacità economiche garantite proprio dalla cordata del Bahrain, ha saputo affermarsi in pochi anni tra le grandi squadre del panorama mondiale. Il progetto iniziato 6 anni fa ha dato i propri frutti, ed il team è pronto a nuove stagioni di successi su tutti i terreni.
Come detto, la formazione gode di un roster fortemente variegato sia nelle caratteristiche che nelle nazionalità degli atleti, provenienti da ben 16 paesi diversi, tra cui 4 italiani. Dopo alcune stagioni di rodaggio la Bahrain-Victorious ha definitivamente fatto il salto di qualità a partire dal 2020, con acquisti mirati nei vari reparti e una grande valorizzazione dei corridori già in organico, seguendo metodi di allenamento che prevedono una elevata attenzione all’aspetto scientifico delle performance. Non sono tuttavia mancati alcuni sospetti, dovuti ad indagini dell’Europol, che hanno portato ad una serie di perquisizioni ai danni di corridori e staff ma, fortunatamente, al momento non risulta che tali indagini abbiano avuto seguito. Imprevisto non di poco conto è invece stato l’addio alle corse di Sonny Colbrelli dovuto a problemi cardiaci, che ha tolto alla squadra (e purtroppo al movimento italiano tutto) uno dei suoi più forti rappresentanti.
Il mercato in entrata e in uscita
Per la prima volta dalla partenza di Nibali a fine 2019 la squadra si trova ad affrontare gli addii di capitani di spessore. Parliamo ovviamente del già citato Sonny Colbrelli e di Dylan Teuns, uomo di punta del team sulle Ardenne accasatosi alla Israel-PremierTech. Lasciano anche i due gregari di lusso Jan Tratnik, che passa alla Jumbo-Visma, e Luis León Sánchez, che torna all’Astana Qazaqstan. A completare le 7 uscite ci sono poi Domen Novak alla UAE, Stephen Williams che raggiunge Teuns alla Israel-PremierTech ed infine il taiwanese Chun Kai Feng, sempre poco impiegato nelle ultime stagioni. Per provare a sopperire alle non indifferenti partenze i 7 ingaggi mirano a rafforzare il roster in pianura a nelle volate. Arrivano in squadra Andrea Pasqualon, velocista resistente autore di ottime stagioni ultimamente, e Nikias Arndt, passista veloce tedesco continuo ad affidabile. Ad equilibrare gli over-30 Pasqualon ed Arndt ci sono alcuni interessanti corridori ben più giovani, come il velocista serbo Dusan Rajovic dalla Corratec, Fran Miholjevic e Sergio Tu dal CT Friuli, lo scalatore Rainer Kepplinger dalla Hrinkow e l’australiano Cameron Scott dalla ARA Sunshine Coast. Questo quintetto di corridori, alcuni dei quali semi-sconosciuti, dimostra le buone capacità di scouting dello staff di squadra e mira anche a ringiovanire un roster ricco di uomini d’esperienza.
Ingaggi
> Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert)
>Nikias Arndt (DSM)
>Dusan Rajovic (Corratec)
>Fran Miholjevic (CT Friuli)
>Sergio Tu (CT Friuli)
>Rainer Kepplinger (Hrinkow)
>Cameron Scott (ARA Sunshine Coast)
Cessioni
Sonny Colbrelli (Ritiro)>
Dylan Teuns (Israel-PremierTech)>
Luis León Sánchez (Astana Qazaqstan)>
Jan Tratnik (Jumbo-Visma)>
Chun Kai Feng (Utsunomiya Blitzen)>
Stephen Williams (Israel-PremierTech)>
Domen Novak (UAE)>
Gli uomini per le corse a tappe
Damiano Caruso
Pello Bilbao
Jack Haig
Gino Mäder
Santiago Buitrago
La categoria in cui l’abbondanza del team si può manifestare appieno è sicuramente quella degli scalatori. La coppia basca composta da Mikel Landa e Pello Bilbao, dopo le ultime stagioni incentrate sul Giro d’Italia si sposta in Francia e punterà al Tour, lasciando così al tridente composto da Damiano Caruso, Jack Haig e Gino Mäder il compito di guidare la squadra al Giro. In totale il team può contare su 5 uomini a caccia di un podio finale, questo l’obiettivo. Un gradino sotto ai già citati, sono presenti in squadra dei comprimari che svolgeranno probabilmente mansioni di gregari di lusso: Wout Poels, Santiago Buitrago, Hermann Pernsteiner sono tutti ottimi scalatori che rientrano in questa categoria. I bravi grimpeur non sono tuttavia finiti, la “linea verde” di squadra è infatti rappresentata da Edoardo Zambanini, Rainer Kepplinger e Fred Wright. Il primo ha intrapreso un convincente percorso di crescita, e se Kepplinger deve ancora misurarsi con i “grandi” del WorldTour Wright si è già ritagliato buoni spazi come formidabile battitore libero.
Gli uomini per le corse in linea
Heinrich Haussler
Fred Wright
Con le assenze di Colbrelli e Teuns, Matej Mohoric è pronto a prendersi i gradi di capitano per le classiche primaverili, ed il suo programma è quello di affrontarle tutte, dalla Milano-Sanremo (di cui è campione in carica) alla Liegi, passando per le corse del pavé. Lo sloveno fa bene a non porsi limiti viste le ultime, scintillanti stagioni. Tutti a servizio del capitano, dunque, almeno negli appuntamenti principali. Tra i passisti e gregari del team annoveriamo gli esperti Jasha Sütterlin, Kamil Gradek e Jukiya Arashiro, il cronoman danese Johan Price-Pejtersen, il promettente Fran Miholjevic, Sergio Tu, Filip Maciejuk ed Ahmed Madan. Chi invece potrebbe permettersi di agire con più libertà, specialmente sulle pietre, sono corridori come Heinrich Haussler, lo stesso Fred Wright e Matevz Govekar, anche se quest’ultimo preferisce percorsi più vallonati.
Gli uomini per le volate
Jonathan Milan
Andrea Pasqualon
Dusan Rajovic
Il velocista puro della squadra resta il tedesco Phil Bauhaus, spesso vincente nelle corse minori e buon piazzato nelle grandi corse a tappe. Attenzione poi a Jonathan Milan, che da pistard si sta scoprendo ottimo velocista, raccogliendo piazzamenti e vittorie in corse di secondo piano, ma se il friulano dovesse proseguire nel dedicarsi alle volate, il team potrebbe avere un nuovo sprinter a cui affidare un treno. Da quest’anno ad affiancarli ci saranno anche Andrea Pasqualon, sprinter decisamente meno classico e amante dei percorsi più mossi e Nikias Arndt, che definire velocista è improprio data la sua versatilità, anche se il teutonico nasce come sprinter. C’è poi curiosità per vedere all’opera i due nuovi acquisti Cameron Scott e soprattutto Dusan Rajovic, già vincente in corse di secondo piano.