Van Aert ci sarà ai Mondiali? Il medico: "Non è impossibile"
Il belga si è dovuto ritirare dalla Vuelta a España 2024 dopo la caduta nella sedicesima tappa: c'è una speranza di vederlo nella rassegna iridata
La tappa numero 16 della Vuelta a España 2024 è stata ‘travolta’ dalla caduta di Wout Van Aert, la seconda di una certa gravità in questa stagione per il forte corridore del Team Visma | Lease a Bike. In marzo, infatti, il nativo di Herentals era incappato in un incidente alla Dwars door Vlaanderen 2024, insieme a Jasper Stuyven, Mads Pedersen e Biniam Girmay, che lo aveva costretto a rimanere fuori per quasi due mesi per recuperare al meglio.
E nelle ultime settimane, gara dopo gara, giorno dopo giorno, era riuscito a raggiungere una condizione davvero importante, al punto da vincere ben tre tappe in questo terzo Grande Giro stagionale. La caduta che lo ha visto coinvolto nella Luanco-Lagos de Covadonga, però, riporta a galla per Wout Van Aert i brutti ricordi di qualche mese fa, soprattutto per l'incertezza sui tempi di recupero. A tal proposito Kris Van der Mieren, medico della Federazione ciclistica belga, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘Sporza’, noto portale belga, dando aggiornamenti sulle sue condizioni e sui possibili tempi di recupero.
Van der Mieren: “Bisogna controllare che non sia stata colpita la rotula”
“Tutto dipende da cosa è danneggiato esattamente. Non posso dire nulla di specifico sulla ferita di Wout, ma in generale la vediamo spesso tra i ciclisti. Si presenta come ferita sulla pelle, ma poi bisogna controllare che non sia stata colpita anche la rotula e in mezzo c'è anche il tessuto tendineo. La ferita deve guarire, non c'è modo di ‘aggirarla’. La guarigione avviene in tre fasi. Innanzitutto occorre chiarire tutto, poi si deve creare un nuovo tessuto e infine questo deve diventare più forte”.
Van der Mieren: “Mondiali? Se la ferita riguarda solo la pelle non è impossibile”
A Van der Mieren è stato poi chiesto se Wout Van Aert riuscirà a partecipare ai Mondiali di Zurigo, in programma dal 21 al 29 settembre: “Se si tratta di una ferita che riguarda solo la pelle non sarà poi così grave. Se è stato colpito il tessuto tendineo ci vorrà un po' più di tempo per rigenerare tutte quelle fibre e portarle al livello di un ciclista di punta. In questo caso si parlerebbe di settimane o mesi. Quindi nel primo caso partecipare ai Mondiali non sarebbe impossibile, nel secondo caso Van Aert dovrà affrontare una riabilitazione più lunga. Penso che tutti siano dispiaciuti per Wout. Ha sicuramente avuto la sua parte di sfortuna. Il percorso di riabilitazione è molto difficile, soprattutto perché finora è andato tutto bene per lui. Van Aert è uno dei corridori più forti con cui abbia mai lavorato, ma anche lui ha i suoi limiti”.