Trofeo Serra de Tramuntana, Stork star per un giorno, 2° Marcellusi
Primo successo da professionista per il tedesco della Tudor
Una mossa da finisseur per beffare i favoriti e conquistare il primo successo della carriera in massima serie: Florian Stork allunga le mani sul Trofeo Serra de Tramuntana, terza prova del Challenge Maiorca, con uno scatto ai piedi della temuta rampa finale nell'abitato di Selva. Il solo Martin Marcellusi - inizialmente braccato da un Marc Hirschi in versione stopper extralusso - ha provato a seguire il tedesco della Tudor, senza tuttavia finalizzare il riaggancio. Il pur incoraggiante 2° posto conquistato dal corridore laziale della VF Group lascia in eredità sensazioni contrastanti: se è pur vero che i candidati alla vittoria erano altri (leggi: Morgado e lo stesso Hirschi), i biancoverdi non hanno sfruttato appieno la superiorità numerica nel finale - accanto a Marcellusi c'erano Fiorelli e Pinarello - lasciandosi sfuggire uno dei corridori meno quotati del lotto.
La cronaca del Trofeo Serra de Tramuntana
La rassegna maiorchina prosegue con il 19° Trofeo Serra de Tramuntana: 151,3 km da Lluc a Selva adatti ai passisti resistenti e ai cacciatori di traguardi, senz'altro agevolati dall'inversione del percorso, che propone in appendice la rampa di Plaza Major (400 metri al 9,3% su una strada stretta e tortuosa). Anche il resto, però, non sfigura: il Coll de Sa Batalla (8 km con una pendenza media del 4.3%) è la prima portata di un trittico in quota che prosegue con il Coll de Puig Major (8,3 km al 4,1% medio) e il Coll de Soller (7,7 km al 5,6%), posizionato ai -39 dalla linea d'arrivo. La successiva discesa presta ancora il fianco ai colpi di mano, ma il lungo tratto pianeggiante che precede l'arrampicata conclusiva è favorevole a chi insegue.
Dopo un effimero attacco del belga Jasper De Buyst (Lotto) in compagnia del britannico Charles Paige (Unibet Tietema Rockets, peraltro vittima di una caduta) e dell'italiano Lorenzo Milesi (Movistar), la corsa entra nel vivo sulla seconda delle tre salite in programma: gli uomini di fatica della Tudor - al servizio dello svizzero Marc Hirschi (Tudor) - e della UAE Emirates-XRG, schierati per il portoghese António Morgado (UAE Emirates-XRG) - sgranano il gruppo, costringendo alla resa anche quei velocisti che speravano in un bis del Trofeo Ses Salines-Felanitx, in testa l'eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty). Selezione molto dura in cima al Coll de Puig Major: non più di 40 uomini in testa alla corsa.
Acque agitate anche in discesa: Hirschi trascina con sé altri 16 uomini, tra i quali il belga Henri Vandenabeele (Lotto), i norvegesi Cedric Bakke Christophersen (Unibet) e Markus Hoelgaard (Uno-X Mobilty) gli spagnoli Roger Adrià (Red Bull-BORA-Hansgrohe, tra i primi a staccarsi sul Soller), Jon Barrenetxea (Movistar). Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels), gli italiani Christian Scaroni (XDS Astana) e Diego Ulissi (XDS), gli svizzeri Fabio Christen (Q36.5) e Jan Christen (UAE) e il già citato Morgado. Il minore dei due fratelli elvetici si mette subito al servizio del suo capitano, che si congeda dai compagni di ventura ai -41 dal capolinea. Alla sua ruota si accoda Ulissi che, dopo aver tenuto brillantemente il passo di Morgado, decide di affrontare la discesa - inumidita dalla pioggia che ha accompagnato la carovana per tutto il giorno - senza correre rischi. La picchiata dal Coll de Soller si trasforma in una trappola per i Christen - ambedue finiti a terra senza conseguenze - e per Scaroni, che perde il treno buono per colpa di un incidente meccanico.
Nell'ultimo tratto di discesa, si forma una coppia all'inseguimento di Morgado: Hoelgaard divide la strada con lo spagnolo Hugo De La Calle (Burgos Burpellet BH). Ai due contrattaccanti si accoderanno in seguito il campione nazionale svizzero, Ulissi e Vandenabeele, a loro volta imitati dagli italiani Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Martin Marcellusi (VF Group) e Alessandro Pinarello (VF Group), il tedesco Florian Stork (Tudor) e gli spagnoli Barrenetxea e García Pierna. Gli 11 inseguitori - attardati di circa 20" ai -22 dall'arrivo - viaggiano all'unisono in pianura finché un esausto Morgado non è costretto a rassegnarsi all'evidenza: tutti insieme a 11 km da Selva.
A questo punto, tutto lascia presagire che il giallo si risolva sull'ultimo strappo. E invece, quando mancano 3300 metri alla conclusione, Stork affonda un colpo secco e preciso. I VF Group provano subito a rintuzzare l'attacco del tedesco, ma il lavoro ai fianchi di Marc Hirschi è esemplare. Ciononostante, Marcellusi riesce comunque a scappare via ai -2, lanciandosi così all'inseguimento del 27enne renano. Che, tuttavia, affronta di slancio la rampa conclusiva e tiene sotto controllo la rimonta del corridore romano. Stork brinda così alla sua prima vittoria tra i professionisti con 18" di margine su Marcellusi e 24" su Hoelgaard, che regola allo sprint Barrenetxea e il redivivo Morgado. A seguire Hirschi e Ulissi, distanziati di 28". In fondo alla top 10 Fiorelli, attardato di 31" dal vincitore.
Sabato il trofeo Trofeo Pollença-Port d’Andratx
Il Challenge Maiorca proseguirà sabato con la quarta e penultima prova, il Trofeo Pollença-Port d’Andratx (Andratx-Mirador d'Es Colomer, 151,5 km), anch'esso favorevole ai corridori con il dono della versatilità, più che mai necessaria per affrontare gli ultimi 3 km, le cui pendenze oscillano costantemente tra il 7 e l'8%. Prima di servire la portata finale, il menu propone altre tre scalate: il Coll de Sa Gramola (5,5 km al 5,1%), il Coll de Claret (poco più di 10 km al 3,7%) e il Puig Major dal versante più impegnativo (14,2 km al 6%).
Diretta streaming su Discovery+ a partire dalle 14.30.