
Investito in allenamento: trauma cranico e diverse fratture per Nicola Rossi
Nonostante la violenza dello scontro, il ciclista piacentino non è in pericolo di vita
Nicola Rossi, 22 anni, portacolori della Biesse Carrera Premac, è stato investito da un’auto mentre si allenava lungo la statale 45 all’altezza di Rivergaro, in Val Trebbia. La dinamica dell’incidente è tristemente comune: un automobilista proveniente da Bobbio ha svoltato a sinistra per entrare in un distributore di benzina, senza accorgersi del giovane atleta, tagliandogli la strada. Rossi, che solo mercoledì aveva disputato il Trofeo Laigueglia senza concluderlo, non ha potuto evitare l’impatto ha urtato violentemente la portiera posteriore del veicolo. La violenza dello scontro ha mandato in frantumi un finestrino e spezzato il casco del ragazzo.
La prognosi
Nonostante le sue condizioni inizialmente apparissero critiche, il ciclista piacentino non ha mai perso conoscenza e non è in pericolo di vita. Stabilizzato dal personale del 118, è stato trasportato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Parma, dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico commotivo e diverse fratture. Gli esami hanno escluso lesioni agli organi interni. Anche la vertebra cervicale, inizialmente sotto osservazione, non presenta danni significativi: basterà un bustino ortopedico per qualche giorno
Più complessa la situazione del gomito destro fratturato in modo serio. Dopo un consulto ortopedico, si deciderà se operarlo a Parma o trasferire Rossi all’ospedale di Piacenza, più vicino alla sua casa di Pittolo, per un intervento mirato.

Nicola Rossi, classe 2003, è al quarto anno tra gli Under 23. L'anno scorso è stato secondo al campionato italiano su strada di categoria dietro a Edoardo Zamperini. In questa stagione aveva esordito nella Firenze - Empoli Memorial Renzo Maltinti con la maglia della Biesse Carrera Premac dopo tre anni alla Beltrami TSA - Tre Colli. Mercoledì aveva anche partecipato al Trofeo Laigueglia vinto da Juan Ayuso, pur senza concluderlo.
La sicurezza dei ciclisti sulle strade: un problema irrisolto
La vicenda di Nicola Rossi, per quanto conclusasi con un sospiro di sollievo, è l’ennesimo sintomo di un problema irrisolto: la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane. Solo nel 2024, secondo i dati preliminari dell’ACI, decine di atleti e amatori hanno perso la vita o subito gravi infortuni in incidenti simili, spesso causati da distrazione o scarsa visibilità. La Statale 45, con il suo traffico intenso e i numerosi accessi laterali, non è nuova a episodi del genere. Per Rossi, il ritorno in sella non sarà immediato, ma non tutti, purtroppo, possono dirsi altrettanto fortunati.