Giro d'Italia 2024, 12a tappa: anche i muri ci mettono lo zampino
Non è una tappa tremenda, ma di muri e strappi ce ne sono a catinelle, quindi occhi aperti. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
La 12a tappa di questa edizione del Giro d'Italia è quella dei muri, nemmeno poi così leggerina, anche se l'arrivo a Fano costringe ad un finale leggermente più blando visto che siamo distanti dalle vere coste marchigiane che quasi ogni anno animano la Tirreno-Adriatico. In ogni caso dopo una cinquantina di km pianeggianti, la tappa incontra una serie di salite (alcune muri veri e propri, altre sono piuttosto blande) che termina solo a ridosso del traguardo (se ne contano almeno una quindicina). Si inizia con un primo blocco molto esigente senza tratti di respiro: Crocette di Montecosaro (8.2 km al 2.7%, con punte fino al 13% per raggiungere Civitanova Alta); Bv. per Montelupone (1.8 km al 6%); Recanati (Traguardo volante, 3.4 km al 6.5%, max 18%); Bv. per Castelfidardo (1 km al 5%); Osimo (GPM, 1.5 km al 5.5%, max 12%; il dato ufficiale di 7 km include anche la prima parte a Castelfidardo); Villa San Paterniano (700 metri all'11%, max 15%); San Paterniano (700 metri al 5%); Costa dei Gatti (400 metri all'8%). Dopo questa sequenza si incontra un tratto facile di 13 km, poi tornano a susseguirsi altre asperità: Monsano (GPM, 4.2 km al 4.1%, tratto duro di circa 1.5 km al 6.5%, max 12%); Ostra (GPM, 1.1 km al 9.4%, max 15%); Ripe (Intergiro, 1.8 km al 5%); La Croce (GPM, 1.6 km al 7%, max 12%; il dato ufficiale di 5.5 km include anche lo strappo di Ripe); Mondolfo (Traguardo volante, 1.7 km al 4.5%, max 15%). Dopo Mondolfo la strada rimane ondulata per 7 km fino al termine della discesa, quindi si incontra un ultimo tratto pianeggiante di 11 km, prima dell'ultima impennata verso Monte Giove su strada strettissima: nell'ordine si incontrano una prima rampa di 250 metri al 13%, 350 metri di respiro e un ulteriore muro di 500 metri al 16%, max 20%; quindi la strada scende per circa 600 metri e risale in modo irregolare per altri 800 fino allo scollinamento. Qui inizia la discesa stretta, tecnica e ripida, su Centinarola, che riporta in pianura quando mancano a circa 7 km dall'arrivo. Da segnalare che gli ultimi 500 metri sono ricchi di curve e non favoriscono l'inseguimento.
Fari puntati su…
Non è una tappa dei muri tremenda come quelle di certe edizioni della Tirreno Adriatico, ma è pur sempre una frazione insidiosa con molti passaggi ripidissimi, di cui uno a pochissimi km dal traguardo. Questo significa che innanzitutto uno sguardo andrà messo anche sugli uomini di classifica, anche se non è detto che si mettano a battagliare in prima persona. La tappa si preannuncia pericolosa soprattutto pensando al modo in cui è stato corso fin qui questo Giro: dopo una cinquantina di km iniziano subito le montagne russe ed è molto probabile che si arrivi a quel punto in meno di un'ora e con la fuga ancora tutta da comporre. Con queste premesse i tranelli e gli agguati sono dietro l'angolo se il ritmo dovesse restare sostenuto per un po', pensando che ad esempio poco dopo si incontra la salita a Recanati, una delle più dure.
Per controparte, da lì in avanti la maggior parte degli strappi saranno magari ripidi ma spesso molto brevi, più simili ad un Fiandre che ad una Liegi, contesto in cui alcune ruote veloci potrebbero anche cercare di resistere, magari giocando di anticipo: sarebbe il caso senz'altro di Laurence Pithie (Groupama - FDJ) che proprio oggi ha centrato il suo primo piazzamento e sembra in crescita, ma anche di Jonathan Milan (Lidl-Trek), Danny van Poppel (BORA - hansgrohe) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) con il secondo che ha in squadra un altro nome molto interessante come Quinten Hermans. Ovviamente sia che arrivi la fuga, sia che la corsa venga controllata nomi molto interessanti sono quelli di Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Jhonatan Narváez e Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), Andrea Piccolo, Michael Valgren e Mikkel Frølich Honoré (EF Education - EasyPost), Andrea Bagioli e Jasper Stuyven (Lidl-Trek). Allontanandoci dalle Fiandre e pensando alle Ardenne i nomi aumentano ulteriormente: si pensi ai mille nomi della Decathlon AG2R La Mondiale Team, tra i quali il nostro Andrea Vendrame, il campione italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), Maximilian Schachmann (BORA - hansgrohe), Alessandro De Marchi e Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Simon Clarke (Israel - Premier Tech), oltre ovviamente (come detto più su) a tutti gli uomini di classifica, partendo dallo stesso Tadej Pogačar (UAE Team Emirates).
Giro d'Italia 2024, gli orari della dodicesima tappa
Il via ufficiale sarà dato da Martinsicuro alle 12:30, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 12:00 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:15 alle 17:45).