Del Grosso mantiene le promesse ed è il nuovo campione del mondo U23
Il talento della Alpecin fa gara di testa dal primo giro e mette in fila i belgi Verstrynge e Michels. Paletti il migliore degli italiani (27°)
Dopo Pim Ronhaar a Oostende 2021, i Paesi Bassi tornano ad avere un campione del mondo nella categoria U23 grazie a Tibor Del Grosso. Il classe 2003 della Alpecin-Deceuninck era stato battuto solo da Thibau Nys lo scorso anno, e arrivava a Tabor come il principale favorito di una gara dal pronostico comunque aperto.
Del Grosso quest'anno aveva già vinto quattro gare di Coppa del mondo di categoria, e anche tra gli élite ha più volte dimostrato di essere già ad alti livelli, con il quinto posto ai campionati nazionali e il decimo in Coppa del mondo a Hulst.
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In partenza Del Grosso riceve un grosso aiuto dal compagno Danny van Lierop, che gli apre la strada in uscita dalla prima curva, mentre a centro gruppo la caduta dello statunitense Andrew Strohmeyer mette fuori gioco alcuni dei possibili protagonisti, tra cui il belga Ward Huybs.
La nazionale guidata da Sven Vanthourenhout può comunque contare su un'importante superiorità numerica, con Emiel Verstrynge e Jente Michels a condurre la gara insieme a Del Grosso e al francese Léo Bisiaux, con anche Arne Baers e Yordi Corsus a inseguire.
Già nel secondo giro però Del Grosso riesce a fare la differenza grazie alla sua grande abilità tecnica, distanziando immediatamente i rivali. Solo Verstrynge riesce in qualche modo a rispondere, restando a lungo a pochi secondi di distanza ma senza tornare a contatto, mentre Michels e Bisiaux si giocano la medaglia di bronzo.
La durezza del percorso contribuisce a dilatare i distacchi soprattutto nella seconda metà di gara, quando Del Grosso si invola definitivamente verso il titolo mondiale. Verstrynge non riesce più a tenere il passo del neerlandese, che dopo aver firmato il miglior tempo dell'intera gara nel corso del secondo giro (10.08), mantiene anche nel terzo e nel quarto dei cinque giri previsti un ritmo inavvicinabili per chiunque, guadagnando oltre 25 secondi.
Senza correre grandi rischi, Del Grosso ha quindi tutto il tempo per godersi l'ultimo giro prima di arrivare da solo a braccia alzate, con 27" su Verstrynge, che si prende la medaglia d'argento solo in volata su Michels, che è riuscito a raggiungerlo nel finale e a metterlo in difficoltà anche allo sprint. I due belgi salgono dunque sul podio, mentre Bisiaux cala nel finale e chiude a 1'13".
Restrizioni geografiche
Il campione del mondo junior di Hoogerheide è il migliore dei tre francesi presenti nella top ten, con Rémi Lelandais quinto a 1'29" e Martin Groslambert al nono posto. L'altro intruso in un ordine d'arrivo dominato dai belgi (cinque nei primi dieci) è il canadese Ian Ackert, protagonista di un'ottima gara fino al sesto posto finale.
Già nella categoria immediatamente sotto agli élite la maggiore abitudine degli atleti del Benelux alle gare di alto livello inizia a farsi sentire, molto più che nelle categorie junior, dove la base è più ampia e molte nazioni diverse iniziano ad affacciarsi ai vertici mondiali. Si è visto questa mattina nella gara femminile, con due sole neerlandesi tra le prime dieci e nessuna a medaglia, e si vedrà probabilmente nella gara maschile di domani (ore 11.05).
Tra i protagonisti ci sarà anche Stefano Viezzi, vincitore della coppa del mondo di categoria, mentre tra gli Under 23 i due azzurri non sono riusciti a fare gara da protagonisti: il migliore è stato Luca Paletti, ventisettesimo a 4'57" da Del Grosso, mentre Filippo Agostinacchio dopo un discreto avvio ha chiuso in ventinovesima posizione.