Tour de l'Avenir, segnali dal futuro
Partita con una breve cronosquadre-esibizione la più importante gara a tappe per gli under 23. Passiamo in rassegna i protagonisti più attesi, da Uijtdebroeks a Hayter. L'Italia punta sulle volate di Bruttomesso
Il Tour de l'Avenir è già qui. Anche quest'anno, da oggi al 28 agosto, la Francia ospiterà una delle corse a tappe più interessanti del pianeta. C'è una ragione se i francesi, con un pizzico di autoesaltazione che non guasta mai, lo chiamano Giro del Futuro: è la vetrina perfetta per spiccare il volo verso il professionismo ed assicurarsi un contratto ai massimi livelli. Sulle strade della corsa d'Oltralpe sono nati talenti di enorme caratura: l'albo d'oro può vantare con orgoglio i nomi, tra gli altri, di Tadej Pogačar, Egan Bernal, Nairo Quintana e David Gaudu. Insomma, atleti che non hanno bisogno di presentazioni.
Quest'anno la sfida è più infuocata che mai. I nomi di quelli che lotteranno per succedere al vincitore uscente, Tobias Johannessen, fioccano come nespole. La Norvegia ha assegnato il suo numero 1 all'iridato junior Per Strand Hagenes, affiancato dall'ambizioso Johannes Staune-Mittet che punta al bersaglio grosso. Lenny Martinez e Romain Grégoire, padroni di casa, accendono le speranze dei francesi: l'ultima maglia gialla per la Francia risale infatti al 2016, quando si impose un "inarrêtable" David Gaudu. C'è poi l'uomo da battere, che parla fiammingo ed è già professionista: si tratta di Cian Uijtdebroeks, talento pregiato dal difficile rapporto con la dea bendata, che condivide i gradi di capitano con un altro pezzo da novanta, Lennert van Eetvelt.
Il Regno Unito punta su due autentici portenti della montagna che hanno il futuro segnato: Leo Hayter, fresco di trasferimento alla Ineos e già dominatore del Giro U23, e Tom Gloag, stagista della Jumbo Visma e in cerca di riscatto dopo una stagione complicata. La Spagna propone un roster piuttosto interessante guidato da Igor Arrieta. Gli altri corridori da seguire per la classifica generale sono il tedesco Georg Steinhauser e il ceco Mathias Vacek, così come Archie Ryan, stella dell'Irlanda, e Matthew Riccitello per gli Stati Uniti.
E l'Italia? Quest'anno non sarà tra le nazioni di prima fascia per la classifica generale, ma proverà a rendersi protagonista nelle volate con Alberto Bruttomesso. Per l'azzurro si rinnova la sfida con altri due sprinter di prim'ordine, Casper van Uden e Sam Watson, a cui si aggiungono due mostri sacri delle volate come Thibau Nys e Jensen Plowright.
Il percorso è equilibrato e strizza l'occhio a tutti i tipi di corridore. Dopo il prologo a squadre odierno, non valido per la classifica generale, il menu offre tre volate a ranghi compatti e una quarta tappa adatta agli scattisti. Qui potranno mettersi in mostra le ruote veloci, ma anche gli uomini di classifica dovranno stare attenti: l'insidia, a questi livelli, è sempre dietro l'angolo. Si entrerà nel vivo della lotta per la maglia gialla con la quinta tappa, cronosquadre di 28 chilometri, e la sesta, una frazione di media montagna. Il giorno di riposo precede il gran finale: i due arrivi in salita, dove gli scalatori potranno finalmente sprigionare ogni goccia del loro talento, e un'ultima tappa che affronta il Col de l'Iseran saranno teatro della lotta per la maglia gialla. La prima la veste l'olandese Loe van Belle, transitato per primo nel prologo di esibizione che ha aperto le danze in serata e nel quale l'Italia si è piazzata sesta a 10" dai Paesi Bassi.
La corsa sarà trasmessa in streaming sul sito del Tour de l'Avenir, con l'arrivo di ogni tappa che oscilla tra le 15 e le 17. A farci compagnia nei prossimi giorni, insieme alla Vuelta, ci sarà anche questa splendida competizione.