Remco Evenepoel, iridato a crono a Zurigo 2024 © Soudal Quick-Step
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Remco Evenepoel parla della sua fede nell'Islam: “È qualcosa di meraviglioso”

Il doppio campione olimpico ha spiegato quanto ha inciso la fede sul suo lungo recupero e la riabilitazione

18.04.2025 13:51

Il 25enne due volte campione olimpico Remco Evenepoel ha parlato della forza che ha tratto dalla sua fede nell'Islam, durante un evento stampa in vista del suo ritorno nel Brabantse Pijl.

Il belga parla della sua fede, che condivide con la moglie: “Abbiamo pregato tanto durante la riabilitazione”

La Freccia del Brabante vedrà il debutto di Remco Evenepoel nella stagione 2025 © Soudal Quick-Step
La Freccia del Brabante vedrà il debutto di Remco Evenepoel nella stagione 2025 © Soudal Quick-Step

Già all'inizio della settimana Remco Evenepoel aveva scritto su Instagram di aver pregato molto durante la sua lunga e difficile riabilitazione, insieme alla moglie Oumi Rayane, che il corridore ha lodato più volte pubblicamente per averlo aiutato incondizionatamente durante il suo recupero ed essergli stata sempre vicina. “Come superare i periodi difficili, come concentrarsi, come essere felici nei momenti bui. Abbiamo pregato molto insieme e lo faremo ancora. Anche questo è qualcosa di straordinario che mi hai insegnato. È una gioia poterlo condividere con te”, ha scritto Evenepoel in un post dedicato alla moglie, a cui è legato sentimentalmente da 5 anni.

Durante la conferenza stampa in vista del suo ritorno al belga è stato chiesto che cosa significasse esattamente la fede per lui, una scoperta piuttosto recente per il giovane fuoriclasse, che ha confidato: “Ho scoperto la fede l'anno scorso. È qualcosa che condivido con Oumi e di cui siamo orgogliosi”, ha detto. “Penso che ognuno debba avere il proprio rapporto con la fede. È ciò che mi dà un appoggio, qualcosa che mi aiuta nella vita. È qualcosa di meraviglioso. Se è l'Islam? Sì, è l'Islam”.

Evenepoel racconta il recupero: "Se fossi stato un giocatore di basket o un tennista, la mia carriera sarebbe finita”

Durante la conferenza stampa il belga ha anche parlato delle condizioni della sua spalla dopo l'incidente. Mentre ormai manca poco alla sua prima gara della stagione 2025 al De Brabantse Pijl, Evenepoel ha ammesso che la spalla lo preoccupa ancora, ma punta a ottenere buoni risultati nelle Classiche delle Ardenne. 

Rivelando l'entità delle sue lesioni dopo l'infortunio in allenamento di dicembre, quando si è schiantato contro un furgone delle Poste, ha affermato che "dopo qualche settimana, abbiamo scoperto una lesione a un nervo che non è ancora guarita, quindi una parte di un muscolo della spalla non funziona per il momento”, ha spiegato. “Per fortuna, questo muscolo non è il più importante per i ciclisti. Se fossi stato un tennista, un giocatore di basket o di pallavolo, la mia carriera sarebbe finita. La mano è di nuovo al 100%, così come le costole, la scapola e i polmoni; sono solo i legamenti e i muscoli a essere ancora un po' sensibili e dobbiamo usare molto nastro adesivo per stabilizzare la spalla, soprattutto nei tratti di pavé”.

Il 25enne ha ammesso che il suo stato fisico "non è ottimale, ma le mie gambe girano, e questa è la cosa più importante”. Tra pochissimo, sapremo come sarà andato il suo ritorno alle corse, dopo l'infortunio dello scorso dicembre.

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