Tour de l'Avenir, Jakobsen festeggia la firma con la Quick Step con una vittoria
La seconda tappa del Tour de l'Avenir, disputata sulla distanza di 132.4 km tra Inzinzac-Lochrist e Bignan, è stata caratterizzata da una fuga a due. Protagonisti Adrien Garel (Bretagna) e Maxime Roger (Auvergne Rhône Alpes), partiti giù al km 0 e che passano al km 10 con 3'20" di margine.
Nel gruppo iniziano i contrattacchi, che portano solamente alla diminuzione del gap a soli 1'25" al km 30. La situazione si calma e la Danimarca del leader Kasper Asgreen si può mettere in testa al plotone, controllando il ritmo; la concausa è la risalita del vantaggio della coppia al comando, che tocca l'apice di 3'50" a metà percorso.
Prima Norvegia e poi Germania si danno da fare, portando al ricongiungimento con i fuggitivi ai meno 20 km. Rincominciano quindi le schermaglie, con tanti corridori desiderosi, ma vanamente, di guadagnare spazio. C'è invece chi perde contatto; fra questa decina di nomi vi sono Franck Bonnamour (Francia) e il trentino Nicola Conci, entrambi caduti precedentemente.
Il plotone entra nell'ultimo giro di 11.6 km del percorso tirato da Gran Bretagna e Portogallo. Ai meno 7.8 km riescono ad avvantaggiarsi Florian Cam (Bretagna) e Rasmus Tiller (Norvegia); proprio quest'ultimo, campione nazionale assoluto, si sbarazza del collega ai meno 5.5 km, sfoggiano le sue doti da passista. Lo scandinavo mantiene un centinaio di metri di margine che, nelle tortuose stradine della campagna bretone, è tutt'altro che disprezzabile.
Tiller entra nei 2 km conclusivi con 6" di vantaggio sul gruppo, ma la sua azione si esaurisce ai meno 1.7 km. Si giunge così al km finale con la Polonia in testa, nonostante un tentativo di uno svizzero. Ai meno 500 metri, in un sinistra-destra assai stretto, cade Aurélien Paret-Peintre (Francia). Il transalpino si trova in nona posizione; motivo per cui, a lottare per il successo, sono solamente gli otto.
Ci prova subito Alan Banaszek (Polonia), ma viene respinto dalla pendenza finale. Parte lungo Álvaro Hodeg (Colombia), che viene però sverniciato da Fabio Jakobsen; l'olandese, due volte campione nazionale, va a vincere senza problemi. Per lui, che proprio oggi è stato ufficialmente ingaggiato dalla Quick Step Floors, si tratta della nona gioia del 2017.
Secondo posto dunque per Hodeg, mentre terzo Kristoffer Halvorsen (Norvegia). A seguire Aleksandr Riabushenko (Bielorussia), Joris Nieuwenhuis (Paesi Bassi), Michal Paluta (Polonia), Alan Banaszek (Polonia) e Uladzimir Harakhavik (Bielorussia). Completano la top 10 Dmitrii Strakhov (Russia) e Bjorg Lambrecht (Belgio).
Data la neutralizzazione, non cambia nulla in classifica, con Kasper Asgreen (Danimarca) sempre di giallo vestito. Domani appuntamento con la Missillac-Châteaubriant di 125.7 km, con un percorso piuttosto accidentato e un finale in leggerissima pendenza.